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Luis Enrique divide l'opinione pubblica. Taddei, problemi in allenamento

(di Alessio Nardo) Meno tre alla sfida contro il Palermo. La Roma segue la strada del riscatto e auspica una serata di gloria al “Barbera”, dove non vince da quasi cinque anni (l’ultima volta nell’agosto 2007).

Redazione

(di Alessio Nardo) Meno tre alla sfida contro il Palermo. La Roma segue la strada del riscatto e auspica una serata di gloria al "Barbera", dove non vince da quasi cinque anni (l'ultima volta nell'agosto 2007).

A parlare del match di sabato sera ci ha pensato il presidente rosanero Maurizio Zamparini, nel suo consueto intervento a Radio Radio: "Roma e Palermo possono considerarsi due squadre simili: la differenza è che il Palermo ha una società più solida, che sarei io. Totti è un grande campione, ma ormai gioca con una gamba sola"

Se a Luis Enrique mancheranno due pilastri importanti come Juan e Pjanic, anche Bortolo Mutti potrebbe fare i conti con alcune defezioni di spessore. Non ci sarà al 100% Matias Silvestre,alle prese coi postumi di una lesione muscolare alla coscia destra. In dubbio Giulio Migliaccio, potenziale sostituto del centrale argentino in difesa, accanto a Mantovani. Il calvo centrocampista napoletano ha effettuato lavoro differenziato assieme allo sloveno Bacinovic. Oggi a Trigoria seduta d'allenamento pomeridiana. Rodrigo Taddei ha abbandonato in anticipo il terreno di gioco, non partecipando alla partitella finale. Nel caso non fosse disponibile per sabato sera, Luis Enrique si affiderebbe al tandem di terzini Rosi-José Angel. Ci sarà certamente Simon Kjaer in difesa, accanto ad Heinze. Del difensore danese ha parlato chi l'ha scoperto e portato in Italia, ovvero l'ex ds del Palermo Rino Foschi“Kjaer? E’ un grande giocatore che sta attraversando un brutto momento, merita fiducia - ha detto a pagineromaniste.com -Ha delle qualità immense, purtroppo non è facilitato dal modo di giocare impostato da Luis Enrique. La Roma non deve bocciarlo, ha tutto per diventare un grande”

LUIS ENRIQUE DIVIDE - Si parla sempre del possibile futuro (o meno) di Luis Enrique alla Roma. Il tecnico spagnolo, apparso stanco e rattristato nel post derby, continua a dividere l'opinione pubblica. Basti leggere le opposte opinioni di due ex giallorossi. Ruggiero Rizzitelli, ai microfoni di calciomercato.it, boccia l'operato del mister di Gijon: "Non condivido la scelta di affidare la guida della squadra a un tecnico come Luis Enrique, che prima della sua avventura in Italia si era espresso solo come tecnico della formazione ‘B’ del Barcellona. Il mio parere sul suo operato è negativo, non solo per i risultati conseguiti, ma anche per le scelte da lui adottate nel corso della stagione". L'ex portierone austriaco Michael Konsel, intervistato da Radio Manà Sport, è invece più positivo: “Ho seguito a Trigoria gli allenamenti e sono rimasto impressionato, perchè il tecnico asturiano vive di calcio, con grande entusiasmo e per questo spero che la società vada avanti con lui in attesa che arrivino i risultati”.

Importante il parere di un grande del calcio italiano. Dino Zoff (70 anni compiuti pochi giorni fa), a Radio Radio ha criticato l'organizzazione tattica della Roma: “La Roma? Le partite si sono viste. Quando lasci i due centrali da soli, anche se sono bravissimi e intervengono 8 volte in modo positivo, in due casi l’attaccante va via e ti fa gol. La storia è questa. Bisogna avere un equilibrio“. Secondo Fabio Liverani, ex regista del Palermo dal cuore giallorosso, è giusto che la società difenda Luis Enrique:Io penso che sia una cosa giusta - ha detto a Romanews.eu - nel senso che fino a quando la società e i giocatori credono nel progetto di un allenatore è giusto difenderlo a priori. La Roma ha cambiato tanto e quindi delle difficoltà erano più che lecite".

ROMA NERVOSA - Un articolo di oggi su ForzaRoma.info del collega Luca Parmigiani fa luce su un evidente problema in casa Roma: l'abbondanza di cartellini rossi. Nove le espulsioni totali dall'inizio della stagione (otto in campionato, record negativo nell'attuale Serie A), fra l'altro comminate ad otto giocatori diversi (José Angel col Cagliari, Kjaer con la Lazio, Juan, Gago e Bojan a Firenze, Lamela in Coppa Italia con la Juve, Osvaldo e Cassetti a Bergamo, Stekelenburg nel derby di ritorno). Ingenuità, nervosismo, falli dovuti a scompensi tattici. Su tali aspetti si dovrà necessariamente lavorare e migliorare.

E VILLAS BOAS? - Nel frattempo, nonostante la smentita di ieri dell'agente Carlos Gonçalves ("Non so da dove sia uscita questa notizia"), si continua a parlare dell'incontro segreto a Londra tra il ds giallorosso Franco Baldini e l'ormai ex tecnico del Chelsea Andres Villas Boas. Il corrispondente italiano di "A Bola" Elio Arienti ha rilasciato una breve dichiarazione a gazzettagiallorossa.it:"C'è stato un incontro Baldini-Villas Boas, ma al momento non c'è nulla di concreto. L'ieda Roma lo affascina, ma è anche attratto dal ritornare a Milano dopo i due anni come vice di Mourinho".

Al momento la Roma è con Luis Enrique, come dimostrato dalle parole di Walter Sabatini di ieri ("Sarà lui il nostro tecnico il prossimo anno"), ma se fosse il tecnico spagnolo a decidere di andarsene (ipotesi difficile ma non remota), il nome di Villas Boas sarebbe certamente in prima linea per la sostituzione. A tal proposito, sempre ai microfoni di gazzettagiallorossa.it, si è espresso l'agente FIFA Roberto Calenda: "Secondo me l’avventura diLuis Enrique a Roma non è terminata, credo che iniziare un altra avventura con un allenatore giovane con gli stessi propositi non sarebbe giusto. Andrebbe prima consumata l’avventura con Luis Enrique per poi saggiare dopo altre opportunità".