L'aria di festa non gli si addice, soprattutto perchè alla fine del campionato mancano sei giornate e in ballo ci sono ancora punti pesanti per conquistare il terzo posto.
news as roma
Luis Enrique difende la Roma: “Non è stagione cattiva”
L’aria di festa non gli si addice, soprattutto perchè alla fine del campionato mancano sei giornate e in ballo ci sono ancora punti pesanti per conquistare il terzo posto.
Per questo, alla vigilia della sfida dell'Olimpico con la Fiorentina, che sarà disputata esattamente a distanza di un anno dalle firme che a Boston sancirono il passaggio di proprietà del club dalla famiglia Sensi alla cordata statunitense, Luis Enrique affronta con ironia e sarcasmo il primo compleanno della Roma 'made in Usà: «Alla società faccio gli auguri, hanno fatto tutto bene, tranne prendere questo allenatore...il resto ottimo». In realtà, il tecnico asturiano rivendica la bontà del lavoro fatto sulla panchina giallorossa, sottolineando «le cose buone» fatte dalla squadra: «Altrimenti non saremmo a questo punto del campionato, con un'opzione per arrivare al terzo posto». «Certo, non pareggiamo mai: o vinciamo o facciamo figuracce. Ma abbiamo vinto 15 partite, fatto tanti punti - spiega Luis Enrique -, e siamo vicini a tutti quelli che stanno facendo un grande campionato, quindi finora anche la nostra stagione non deve essere cattivissima». Tra le note negative già certificate spicca però la totale mancanza di continuità di risultati da parte di Totti e compagni: «Che non siamo stati regolari è una cosa evidente. Lavoriamo ogni settimana per cambiare questa cosa, per evitare le troppe sconfitte che abbiamo fatto, ma non credo che finora il nostro sia un campionato da dimenticare - sottolinea ancora l'allenatore -. Mancano sei partite, quasi niente, ma tutto l'importante. Tutto quello che servirà per dire se avremo fatto una bella stagione oppure no. Posso solo assicurare che daremo tutto in campo e faremo la nostra proposta. Dopo vediamo se ce la facciamo». E per conquistare l'accesso alla prossima Champions League la Roma dovrà innanzitutto sbarazzarsi della Fiorentina. «Il ricordo della brutta partita persa all'andata (3-0 con tre espulsi, ndr) sarà un bello stimolo - ammette Luis Enrique -. Loro arrivano in un momento di difficoltà, anche se nell'ultima trasferta ha vinto in casa del Milan. Della Fiorentina mi preoccupa il fatto che ha bisogno di fare punti per arrivare presto alla salvezza e che è una squadra di altissima qualità, con calciatori di livello top come Jovetic e Montolivo». A trascinare i giallorossi sarà invece Totti, tornato al gol con l'Udinese, ed elogiato pubblicamente dal suo tecnico: «Francesco è un calciatore di un livello unico, interpreta il calcio in modo diverso dal 95% dei giocatori. Si è sempre messo a disposizione della squadra, non utilizza troppo le parole magari, ma in campo conta più l'esempio. Il cuore che mette quando entra in campo aiuta tutti: ha fatto una prestazione bellissima con l'Udinese e mi aspetto che si ripeta con la Fiorentina. Abbiamo bisogno di lui ed abbiamo bisogno che la squadra sia arrabbiata». Squadra che nel corso della rifinitura ha provato ancora De Rossi al fianco di Kjaer in difesa, soluzione già adottata da Luis Enrique con l'Udinese. Se dovesse ripetersi, a centrocampo sarebbe ancora Gago ad agire da regista basso con ai fianchi Pjanic e la sorpresa Marquinho («sta andando oltre le nostre aspettative, credo sia stato un grande acquisto» le parole del tecnico sul brasiliano), mentre in attacco il tridente sarà formato da Totti, Osvaldo, e uno tra Bojan, Lamela e il recuperato Borini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA