Fabrizio Lucchesi, direttore generale del Pisa, ed ex dirigente romanista, si è espresso sul mercato giallorosso durante La città nel pallone, su Radio Ies. Ecco le sue parole:
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Lucchesi: “La squadra ha bisogno di campioni. Destro? Andrà alla Roma”
Fabrizio Lucchesi, direttore generale del Pisa, ed ex dirigente romanista, si è espresso sul mercato giallorosso durante La città nel pallone, su Radio Ies. Ecco le sue parole:
Come si gestiscono ingaggi così alti in uscita?“Questo non è un problema della Roma, ma di tutti. I contratti di lavoro nel corso degli anni tendono a scendere e quelli pluriennali sottoscritti anni fa, ora sono un problema di tutti”.
Quanto influirà Zeman in questa stagione? “Sicuramente tanto. Sono contento di averlo chiamato quando l’ho portato a Pescara. Il risultato finale sarà deciso anche dalla squadra che dovrà seguire le sue idee”.
Considera Zeman uno scudo? “E’ una scelta particolare. Sicuramente prima di prenderlo ci hanno pensato e nel bene o nel male, è una scelta che devi portare avanti”.
Zeman si aspettava un mercato del genere? “E’ una domanda a cui non sa dare risposta neanche Zeman. Solamente il risultato del campo ce lo dirà. A Zeman non preoccupa questa idea, anzi, qualche volta ha ecceduto nella ricerca di giocatori troppo sconosciuti. Francamente non ne conoscevo due-tre di questi nomi. Sono curioso”.
Che tipo di classifica si aspetta? “E’ presto per dirlo. Ad oggi la Juventus è quella che ha fatto più di tutti. La Roma per importanza è tra i primi quattro posti”.
Sul mercato della Roma. “La Roma ha bisogno di campioni. I buoni giocatori riempiono il mondo, i campioni anche in erba fanno la differenza”.
Sull’affare Destro? “In questo momento è il migliore giovane e attaccante in erba in Italia. E’ un ottimo giocatore e secondo me sarà della Roma”.
La Roma fatica a muoversi in Italia. Perché? “Spesso gli italiani costano più degli stranieri. I giocatori esteri a parità di qualità costano meno di quelli italiani”.
Capello in Russia. “E’ un'esperienza diversa per il quale lo hanno riempito di soldi. Ho parlato con Spalletti varie volte e il calcio russo ha bisogno di allenatori preparati che portino una mentalità europea. Chi meglio di Capello? In questo mestiere è uno dei primi due al mondo”.
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