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Losi: “A questa Roma manca un centravanti vero”

"Non può essere sempre Totti a risolvere la partita con una punizione o un’invenzione come ci ha abituato"

Redazione

“Fu proprio in un Roma-Sampdoria che mi diedero il soprannome di 'Core de Roma'. Mi infortunai e mi misero una fascia elastica. Rientrai in campo zoppicando e cercavo di essere utile. Stavamo perdendo. Manfredini segna il momentaneo 2-2. Poi, a 5 minuti dalla fine… Noi attaccavamo anche se eravamo in 9, è capitato sotto la Sud un calcio d’angolo. Siccome gli angoli li batteva Lojacono e sapevo come lo calciava, mi son portato al limite dell’area di rigore. L’Olimpico era pieno, la Sud ci stava inneggiando, sperando nel miracolo. La palla mi passo accanto e finì in calcio d’angolo nella direzione opposta. Allora lui lemme lemme passò accanto a noi per andare a calciare e gli dissi: Battila come prima se puoi e lui mi disse: Ci provo. L’ha calciata identica a quella precedente, però io stavolta ero sulla gamba buona. Sono riuscito a saltare, non so come ci son riuscito, ma l’ho colpita di testa e fatto il gol della vittoria. Da quel momento diventai Il Core de Roma” ha detto Giacomo Losi intervistato da Vocegiallorossa.it

Roma-Sampdoria di questa sera:

“Nell’ultima partita qualcosa di buono si è visto; non è che abbiamo fatto una grande partita, ma sembrava che i calciatori avessero un piglio diverso. Speriamo si continui in quel modo, la squadra deve crederci ed è stata costruita per giocare un calcio diverso da quello che gioca adesso. Dall’1-7 contro il Bayern sembra si sia rotto il giocattolo, peccato perché la squadra è un ottimo team e giocava il più bel calcio in Italia. Da quel momento si è spenta la luce, non so cosa sia successo… Non è più la squadra di prima. Mi auguro che i calciatori ritornino a essere coesi, decisi, compatti e con la mentalità giusta per vincere contro la Sampdoria. Non è facile perché è bene messa in campo, è tranquilla in classifica e ha un allenatore (Mihajlovic n.d.r.) abbastanza carismatico che riesce a dare la carica giusta ai giocatori. Mi auguro che la Roma dimostri tutta la forza che ha perché è una grande squadra”.

Sul reparto arretrato romanista:

“Non somiglia alla difesa dello scorso anno. Si commettono errori da dilettanti, vedo troppa sufficienza. Un difensore deve essere sempre molto attento e determinato per tutta la partita. Se non lo fa gli attaccanti di oggi ne approfittano subito. Non possono avere pause. Sono difensori validi, gente che ha una certa esperienza, ma fanno degli errori da principiante. A parte questo la Roma non fa gol. Se non butti dentro la palla quando hai le occasioni buone le partite le perdi o le pareggi. Creiamo gioco a centrocampo, teniamo la palla, però quando andiamo alla conclusione siamo poveri. Noi possiamo fare errori in difesa ma quando crei 5-6 occasioni in una partita almeno 2 ne devi buttare dentro”.

Quindi manca un centravanti alla squadra?

“Alla Roma manca un punto di riferimento in area di rigore. Non può essere sempre Totti a risolvere la partita con una punizione o un’invenzione come ci ha abituato. Lui ormai sta facendo i miracoli, non si può mica chiedergli di andare a prendere la Luna e portarla sulla Terra. Già è troppo quello che riesce a fare. Perché se non c’è lui non c’è luce. Purtroppo la verità è questa. Ha 39 anni, ne può avere anche 50 ma è eccezionale. Meno male che c’è ancora…”

Roma-Fiorentina in Europa League

“Ho più paura in casa che fuori casa (ride n.d.r.). Secondo me la Roma passa il turno, ma le gare europee son partite diverse da quelle del campionato italiano. Nelle ultime partite la Fiorentina non mi è sembrata una squadra trascendentale, è battibile e spero che la Roma riesca a batterla. Bisogna provarci in tutte le maniere, l’Europa League è un obiettivo importante.

Lotta Champions League. Chi temere di più tra Napoli e Lazio?

“Dico Lazio. Il Napoli è troppo estemporaneo, vince le partite, ma lascia punti per strada. La Lazio è in crescita, l’ho vista giocare molte partite e nelle ultime, sta andando veramente bene. Mi fa più paura la Lazio e ha una motivazione in più del Napoli nel riprendere la propria rivale cittadina”