"Sì, la penso come Garcia sullo scudetto. Anche noi giocatori dobbiamo prendere questa responsabilità detta dal mister. Noi ci pensiamo, ci proviamo e andiamo in campo ogni volta per vincere. Però, come ho detto tante volte, giochiamo partita dopo partita e alla fine vedremo. Ci proviamo, perché abbiamo sicuramente la forza per farlo". Lo ha ribadito Morgan De Sanctis in occasione dell'evento Lotto della scorsa settimana, probabilmente lo ripeterà domani Miralem Pjanic nel corso dell'intervista esclusiva che andrà in onda su Roma Tv ed oggi è stato il turno di Adem Ljajic che è a Roma da oltre un anno, e, come il resto dei compagni, ha assorbito la mentalità del tecnico. Insieme ai compagni vive la quotidianità dello spogliatoio ed è consapevole della forza di questo gruppo. Ed anche della sua. In un'intervista a Sky l'attaccante serbo ha parlato non solo delle ambizioni di questa Roma, ma anche del suo rapporto con la città e con i tifosi. "Mi piace questa città, mi piace questa squadra, questi tifosi", ha dichiarato all'emittente satellitare, sottolineando ancora quanto tenga a fare bene qui, una città a volta difficile e talvolta in preda ad altalene emotive. Il gol più recente segnato con la maglia giallorossa è quello realizzato contro il Torino, subito prima dello stop di campionato, seguito da una non-esultanza di cui si è parlato nei giorni seguenti. Gol, bello, e dito indice davanti alla bocca come a dire di finirla con le chiacchiere e soprattutto con le critiche nei suoi confronti. Ljajic ha poi specificato che era un gesto rivolto alla stampa, non certo ai quasi quarantamila dell'Olimpico, ai quali subito dopo ha rivolto un applauso. "Non era riferita a nessuno direttamente - ha continuato il serbo - era un momento in cui non mi sentivo apprezzato e mi è venuto spontaneo quel gesto. Ci sono tanti chiacchieroni che parlano e non capisco il perchè: molte volte mettono in mezzo me e qualche mio compagno anche se non facciamo nulla di male, giochiamo sempre per dare il massimo nella nostra squadra e per questa maglia che per noi è molto importante". Ed ha chiuso l'argomento dicendo: "Non ho nulla contro i tifosi". Anche perchè poi ha giurato una non eterna ma piuttosto lunga fedeltà alla Roma: "Se mi vogliono, posso rimanere qua altri dieci anni, non ci sono problemi per me". Poi il buon proposito per non dover più portare quel dito indice vicino la bocca e rimpolpare quelle statistiche legate al suo rendimento in base alle quali emerge che in 43 presenze totali con la maglia della Roma ha segnato 9 reti, quasi una ogni 450 minuti: "Faccio di tutto per lavorare bene ogni giorno, dando il massimo in allenamento, ma devo fare ancora tante cose per arrivare ad essere maturo".
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Ljajic d’accordo con Garcia: “Siamo forti, puntiamo allo scudetto”. Destro pronto per Bergamo, Totti per la Champions
Scelta obbligata questa volta per Rudi Garcia: Totti sconta il turno di squalifica e Destro è pronto per partire dall'inizio contro l'Atalanta. Il capitano torna per la trasferta di Mosca
Meglio pensare all'immediato futuro che dice: doppia trasferta Bergamo-Mosca. Infatti la Roma sarà impegnata in campionato sabato 22 contro l'Atalanta e tre giorni dopo nella fredda capitale russa per riuscire ad ipotecare un passaggio agli ottavi di Champions League. "Tutte e due le partite sono molto importanti - ha dichiarato Ljajic riferendosi a questo doppio impegno esterno - Ogni partita per noi è come una finale, cerchiamo di vincere sempre. Anche a Mosca andremo per giocare il nostro calcio e alla fine vedremo".
DESTRO-TOTTI, BERGAMO-MOSCA - Si rinnova questo binomio. Mattia Destro, reduce dall'amichevole contro l'Albania della nazionale italiana, è pronto a vestire la maglia da titolare contro la formazione di Colantuono. Francesco Totti invece sarà impiegato contro il CSKA. Questa volta l'assegnazione è obbligata: il capitano infatti in campionato è squalificato, dunque lascerà spazio al collega di reparto classe 1991; viceversa, proprio perchè tenuto lungamente a riposo, causa somma di cartellini gialli talvolta discutibili, Totti potrà partire titolare nella penultima giornata della fase a gironi di Champions League. Bergamo, la tanto attesa trasferta utile per rivedere giocatori che sono stati tenuti lontano dal campo a causa di un infortunio. Davide Astori sicuramente sarà in campo, mentre Leandro Castan prosegue il recupero con la forza di un guerriero, come lui si definisce e come viene identificato dalla tifoseria giallorossa che attende il suo rientro. "Questa sfida la vinco io" ha scritto su Instagram il centrale brasiliano che ribadisce ancora di non avere un tumore. Castan a Bergamo non ci sarà, ma un giocatore che non mancherà all'appuntamento è Juan Manuel Iturbe. Anche lui è rimasto nella capitale per le due settimane di pausa per le nazionali e si è allenato sempre con i compagni che, come lui, non sono stati convocati dalle rispettive selezioni. Oggi su Twitterha espresso la sua voglia di continuare a lavorare per crescere e migliorare, per non rimanere una 'pippa' come si è definito ai microfoni di Roma Radio: “Le cose vengono da sè, devo solo guardare avanti e continuare a lavorare per ottenere i risultati!”.
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