Ancora si fa fatica a credere che la Roma sia riuscita a perdere ieri contro la Sampdoria una partita che stava conducendo tranquillamente verso la vittoria. La sconfitta chiama in causa ovviamente Juan: per il brasiliano i voti sono bassissimi e passano dal quattro al tre.
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Le PAGELLE dei quotidiani: Vucinic migliore in campo, disastro Juan
Ancora si fa fatica a credere che la Roma sia riuscita a perdere ieri contro la Sampdoria una partita che stava conducendo tranquillamente verso la vittoria. La sconfitta chiama in causa ovviamente Juan: per il brasiliano i voti sono bassissimi e...
Troppo gravi gli errori del numero 4 che hanno sancito l’ennesima occasione persa dei giallorossi.
Migliore in campo Vucinic: il montenegrino aveva portato in vantaggio i giallorossi al termine di un’azione personale staordinaria: voti alti anche per Mexes costretto poi a rimanere negli spogliatoi nell’intervallo per infortunio.
Insufficienza per mister Ranieri: su di lui pesa come un macigno la scelta di far entrare il capitano Totti ad appena quattro minuti dal termine della gara.
IL MESSAGGERO- M.FERRETTI
JULIO SERGIO 4,5La doppia parata su Marilungo, in chiusura di primo tempo, è da portiere vero. Poi preferisce fare rigore e beccarsi il rosso pur di non fare segnare Palombo. Scelta sbagliata, che - di fatto - la Roma paga in maniera pesantissima. CASSETTI 6Dà un’occhiata a Guberti, limitando parecchio le sue avanzate, ed è decisivo quando ruba palla e dà il via all’azione del gol di Vucinic. Ripresa più in affanno, con la Roma in inferiorità numerica. Ma non molla, però. MEXES 7 Primo tempo sontuoso, di fronte a Pozzi e Marilungo. Senso della posizione, tecnica e concentrazione. Esce durante l’intervallo per un problema alla coscia. N. BURDISSO 6 Meno inattaccabile di Mexes, ma fa il suo mettendoci sempre quel pizzico di cattiveria necessaria lì al limite dell’area di rigore. Ripresa in linea con la prima frazione, quindi con poche sbavature, nonostante Juan gli complichi la vita. RIISE 5,5Comincia in maniera molto tattica, limitando gli arrembaggi verso la porta di Curci. Non diventa mai protagonista in positivo. Soffre prima Koman poi Mannini. PERROTTA 6 Intermedio di destra, dà un mano a Cassetti in fase difensiva e, appena può, si butta avanti. Sul piano della corsa nulla da dire, anche con la Roma in inferiorità numerica. GRECO 4,5 Centrale di centrocampo, parte al rallentatore e non trova mai confidenza con le proprie giocate. Esce via via di scena, dando un contributo minimo alla causa. BRIGHI 6 Intermedio di sinistra, gioca in catena difensiva con Riise e raramente si vede dalle parti dell’area doriana. Come per Perrotta, secondo tempo di grande sacrificio. MENEZ 6Parte largo a destra, ma spesso sta dall’altra parte. Porta a spasso se stesso e il pallone, inventa - nella prima frazione - un paio di bellezze e tenta di far gol (Curci in angolo). Esce per far posto a Doni, dopo l’espulsione di JS. BORRIELLO 6 E’ la punta di riferimento centrale nel tridente d’attacco romanista. Fa bene i movimenti, nel primo tempo prova a far secco Curci, ma l’ex portiere della Roma gli fa una prodezza. Dopo l’espulsione di JS paga cara l’inferiorità numerica della Roma. VUCINIC 6,5 Il suo gol è un mix di corsa e tecnica, compreso il destro che annichilisce Curci. Scambia spesso la posizione con Menez, dà una mano in fase difensiva. Come per Borriello, il secondo tempo diventa una lotta contro i mulini a vento o quasi. JUAN 3 Al posto di Mexes, dall’inizio della ripresa: clamoroso l’errore che porta al pari della Samp, con espulsione di Julio Sergio. E regala in maniera grottesca anche la palla-gol a Guberti. DONI 6 Fa bene un’uscita bassa su Pazzini, poi Juan tradisce anche lui. TOTTI ng Mossa della disperazione dopo la rete di Guberti, e con la Samp in inferiorità numerica: quattro minuti (scarsi) da mettere nella galleria dei brutti ricordi. Potrà raccontare ai propri figli di aver dovuto sopportare anche questo...
RANIERI 5 Inconcepibile che il cambio di Totti arrivi in pieno recupero e non subito dopo la rete di Guberti. E già prima della rete di Guberti andavano riviste un po’ di cose in mezzo al campo. Dalla panchina, una gestione assai insufficiente della partita. Soprattutto per l’immobilismo dimostrato nei momenti cruciali della partita.
GAZZETTA DELLO SPORT- F.BIANCHI
JULIO SERGIO 5,5 Sarebbe stato meglio lasciar passare Palombo. La Roma in 11 non avrebbe perso questa partita. Cercando di rimediare a Juan, ha peggiorato la situazione.
CASSETTI 6,5 Spinge, oscura il suo ex compagno Guberti per lunghi tratti della sfida. Quando segna, è dall’altro lato del campo, lui non c’entra.
MEXES 6 All’inizio si fa anticipare da Pozzi, poi gli prende le misure. Il suo infortunio (adduttori) si trasforma in disastro per la Roma.
JUAN 3 Peggio di così è difficile fare. Regala la partita alla Samp con due errori da matita rosso intenso.
BURDISSO 6 Rende la vita difficile alle punte utilizzando anche i soliti eccessi agonistici. Un giallo per il pestone a Pozzi lo meritava.
RIISE 6 Guerriero senza macchia e senza paura, rischia persino di sfasciarsi la testa contro una telecamere.
GRECO 6 Il credito di fiducia all’interno della squadra aumenta: saggezza e piedi dolci. Vuoi vedere che non esce più? (Totti s. v.)
BRIGHI 6 Prima gioca in copertura, poi da trequartista. L’utilità fatta persona.
7 IL MIGLIORE VUCINIC Imprendibile per i difensori doriani, segna, sfiora il bis, cerca di far segnare Borriello. É l’uomo-squadra.
PERROTTA 6 Lui e Brighi si fanno intercambiabili, tra difesa e offesa. Con buoni risultati. MENEZ 5,5 Non è in giornata. Sacrificato per far entrare Doni.
DONI 6 Più sorpreso da Juan che da Guberti. Il resto è, quasi, noia.
BORRIELLO 6,5 Tiene alta la squadra, Curci gli nega il raddoppio.
All. RANIERI 6 La sua Roma, in 11, era padrona del campo. Ma quel Totti messo a gara finita cosa ci rappresenta?
CORRIERE DELLO SPORT- D.TORROMEO
7 Vucinic Un gol d’autore, la cosa più bella dell’intera partita. Per come è stato pensato, per come lo ha realizzato. Progressione, tocco d’artista, botta da cannoniere di razza. Grandissimo in occasione della marcatura, autore di altre buone giocate, resta in palla sino alla fine. 6,5 Mexes Bene quando decide di giocare sull’anticipo, duro nei contrasti, agile in acrobazia. Un’indecisione su Pozzi, gli errori si fermano lì. Poi un risentimento muscolare lo mette fuori gioco. 6,5 Menez Quando va via in accelerazione crea sempre pericoli. Il giochino ieri gli è riuscito due volte nel primo tempo ( 36' e 44'). Entrambe le volte Curci è stato costretto a salvarsi in angolo. Nella ripresa non ha avuto il tempo per ritentare. 6 Burdisso Una partita senza grandi (o difficili) interventi, ma anche senza svarioni. Tosto come al solito. La Sampdoria riesce a tirare in porta una sola volta, oltre al gol di Guberti. 6 Julio Sergio Un doppio (impegnativo) intervento su Marilungo (un piccolo capolavoro) salva la Roma nel finale del primo tempo. In avvio di ripresa si trova da solo davanti a Palombo, lo stende e la sua avventura finisce lì. 6 Perrotta Onesta partita di contenimento, grande impegno e pochi sbagli. E’ l’elemento che si muove meglio all’interno del centrocampo romanista. 6 Borriello Gli offrono pochi palloni giocabili, poche occasioni per puntare a rete. Fa quello che la squadra gli consente di fare. Nel finale è in affanno, ma continua a lottare. 6 Doni Entra a freddo, nulla può sul rigore. Una bella parata nel finale. Per il resto, se la cava anche perché la Sampdoria non ha mai l’occasione per impegnarlo. 5,5 Cassetti Qualche buon intervento. Soffre però quando attaccano dalla sua parte, concede spazi in progressione al suo avversario, è (a volte) impreciso negli appoggi. 5,5 Greco Fatica a tenere le fila del centrocampo romanista e (soprattutto) non trova mai la giocata giusta per rilanciare la manovra offensiva. 5,5 Ranieri (all.) Ancora una volta in trasferta non è riuscito a costruire una Roma solida, capace di portare a casa quello che aveva costruito. Lascia più di un dubbio la sua decisione di mettere dentro Totti al 46' della ripresa. 5,5 Brighi Corre e si impegna. Fallisce però nel ruolo di incursore. Il ricordo del Perrotta dei tempi d’oro, un fenomeno in quella posizione, provoca attacchi di nostalgia. Poco attivo quando si tratta di ripartire in avanti. 5 Riise Non va. Sulla fascia destra nasce il gol del raddoppio doriano, su quella fascia non sempre è preciso in contenimento. Rare, quasi nulle, le sue incursioni in avanti. 4 Juan Una maledetta domenica per il brasiliano. Due errori clamorosi, due gol della Sampdoria. Molle nell’appoggio a Julio Sergio, offre a Palombo un assist spettacolare. Rigore, espulsione, Roma in 10. Poi, nel finale, stoppa mettendo in pratica la palla sui piedi di Guberti che raddoppia. Un disastro, una prestazione impensabile per un giocatore della sua classe e del suo valore.
IL ROMANISTA- D.GIANNINI
Julio Sergio 5.5 Il niente per 45 minuti, tranne un paio di voli per controllare palle che escono di un soffio. Poi nel recupero Marilungo gli arriva davanti da solo. Lo ferma, lo riferma, blocca la palla. Quindi si immola per fermare Palombo e rimedia il rosso. Era meglio prendere il gol? Per come è andata a finire sicuramente sì.
Cassetti 5.5 Sarà che gioca praticamente sempre e che quindi non può essere super brillante, ma soffre da morire i guizzi di Guberti, mica di Garrincha. Tanto che Ranieri è costretto a dire a Vucinic di dare una mano da quella parte.Va un po’ meglio quando la Roma è sotto di un uomo e di un gol. Solo un po’.
Mexes 7: Finché c’è lui non c’è trippa per gatti. E’ praticamente perfetto in ogni intervento: d’anticipo, in recupero, in acrobazia. E’ talmente più forte degli altri che anche la giocata più complicata pare facile. E dire che aveva un problema alla coscia. Esce sorridente (a ragione) a fine primo tempo dicendo che tornerà in campo. Non è così. Purtroppo.
Burdisso 6+: Non bastano nemmeno le sue urla a svegliare Juan dal torpore. E dire che ci ha provato in tutti i modi a tenere in piedi la difesa nel momento di maggiore difficoltà. A fine primo tempo una distrazione l’aveva avuta anche lui lasciando Marilungo solo davanti a Julio Sergio. Dopo 7 minuti di partita si era invece lanciato in tackle alla Burdisso su Pozzi. Un po’ come aveva fatto a Cagliari prendendo il rosso. Stavolta gli va bene e sembra il segno di una giornata fortunata. Non è così.
Riise 6-: Non fa danni, ma non brilla neppure. Una partita onesta ma poco alla Riise. Che magari spesso concede qualcosa dietro ma che davanti sa far male. Stavolta, invece, è attento in difesa ma non trova mai lo spunto dalle parti di Curci.
Greco 5: La partita storta è arrivata. Capita anche ai più grandi, quindi può succedere anche a lui. Non c’è da farne un dramma,ma è così.All’inizio fatica a capire che, senza Pizarro e De Rossi e con due giocatori di quantità come Perrotta e Brighi ai fianchi, stavolta tocca a lui far girare la Roma. Quando comincia a farlo, arriva il giallo (l’ennesimo) che gli ritoglie la tranquillità. E da quel momento sbaglia tantissimo.
Perrotta 5.5 : Il carattere non gli manca e la fascia al braccio gli dà anche la responsabilità. Si cala nel ruolo del capitano quando Vucinc ringhia contro l’arbitro e lui è bravo a mettersi davanti per evitare guai a Mirko. Per il resto fa una partita senza lampi. Cerca anche un paio di incursioni alla vecchia maniera, ma stavolta non c’è chi lo possa servire.
Brighi 6: Parte così così, ma va in crescendo recuperando un’infinità di palloni. Uno di questi lo usa per lanciare nello spazio Menez che per poco non va in gol. Quando c’è bisogno di una sicurezza, lui c’è.
Menez 6: Un po’ svagato, sicuramente meno in partita rispetto agli ultimi tempi. Eppure quando decide di inventare è sempre delizioso. La prima vera azione romanista dopo 35 minuti parte dai suoi piedi e solo Curci toglie a Borriello il gol del raddoppio. A inizio ripresa se ne va a Lucchini che lo abbatte prendendo il giallo. Sembra sul punto di cambiare la partita e invece la partita cambia lui: rosso a Julio Sergio e via negli spogliatoi a testa bassa.
Borriello 6: Stavolta non è devastante, ma l’analisi più corretta se la fa da solo quando dice “sono sempre presente”. Ovvero sul pezzo, in partita. Le migliori occasioni a parte il gol se le procura lui. Anche nel secondo tempo quando di testa non trova l’angolo e poi fa prendere il rosso a Lucchini. E se a fine primo tempo Curci non avesse fatto il miracolo, magari la storia sarebbe cambiata...
Vucinic 7: Peccato che questa partita sarà ricordata per gli errori di Juan, perché lui ha fatto tutto per vincerla. E’ come un ghepardo nella savana di Marassi.Vede la sua preda, scatta ed è velocità pura. Poi pianta gli artigli e sterza. E quegli artigli gli servono per arrivare sempre prima sulla palla, anche quando sembra impossibile. Come certi stop che solo lui sa fare. Quel gol alla Vucinic basterebbe e avanzerebbe e invece torna a difendere come un mediano. E’ arrabbiato perché gioca poco? Per favore, Mirko, non ti calmare fino a maggio.
Ranieri 5.5: Cambia tanto rispetto al Catania, visto che sono passati meno di 3 giorni dalla vittoria sui siciliani. Ma la partita la cambiano le sostituzioni che non avrebbe fatto (fuori e Mexes per infortunio e dentro Juan, fuori Julio Sergio per il espulsione e dentro Doni). Il problema è il terzo cambio. Perché, va bene che si era sotto di un uomo,ma aspettare il 45esimo abbondante per far entrare Totti (la storia e il simbolo della Roma) non è una proprio gran mossa.
Juan 3 Che vuoi dire di una prestazione così? Analizzare tutti gli errori e le indecisioni collezionate in 45 minuti sarebbe impietoso. Meglio un semplice no comment.Meglio.
Doni 5,5 Entra a freddissimo e non fa il miracolo sul rigore. Fa una buona uscita bassa su Pazzini lanciato da Macheda, poi però si fa passare il pallone in mezzo alle gambe sul gol di Guberti. L’errore è di Juan, ma lui è quanto meno poco fortunato.
Totti SV Pochi minuti in cui in pratica non si gioca. Il modo peggiore per provare a ritrovare il sorriso.
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