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Lazio, Reja: “Abbiamo ancora un margine importante su Inter e Roma”

«Purtroppo abbiamo lasciato le penne a Parma ma guardiamo avanti e prepariamo nella maniera giusta questa gara con il Napoli. Per loro, come per noi, sarà una finalissima.

Redazione

«Purtroppo abbiamo lasciato le penne a Parma ma guardiamo avanti e prepariamo nella maniera giusta questa gara con il Napoli. Per loro, come per noi, sarà una finalissima.

Sabato si deciderà gran parte del nostro destino». Il tecnico della Lazio Edy Reja, incassata la sconfitta con i ducali, pensa già allo scontro diretto per il terzo posto con i partenopei che andrà in scena sabato sera all'Olimpico. Per il goriziano, un appuntamento tra passato e presente. «A Napoli abbiamo compiuto una corsa per raggiungere la Serie A e poi l'Europa, non posso dimenticarlo - ha ammesso l'allenatore a Lazio Style Radio -. La Lazio però non è da meno, anche qui ho percorso una strada importante e raggiungere l'obiettivo sarebbe motivo di grande soddisfazione».

Tre partite perse negli ultimi quattro incontri disputati, ma il terzo posto che vale la Champions è ancora lì. «Questa battuta di arresto non ci voleva - ha proseguito il tecnico -, un calo di tensione che era già successo. Però facendo l'analisi anche delle condizioni delle altre squadre come Napoli e Udinese, noto che quando è terminata un pò la carica nervosa degli impegni europei abbiamo avuto tutti un rendimento non eccezionale. Abbiamo un margine importante, anche se chi è dietro, come Inter e Roma, si sono avvicinati».

 

Il pensiero di Reja è anche per Giorgio Chinaglia, scomparso ieri. «Lo ricordo chiaramente come tutti i tifosi laziali - le sue parole -, un grande atleta della Lazio di Maestrelli. Mi ha colto di sorpresa, sono personaggi che sembrano non muoiano mai. È un vuoto incolmabile». Un giocatore, una bandiera, un modello. «Dal punto di vista della carica agonistica si è sempre contraddistinto. Grande carisma e temperamento, un trascinatore. Noi dobbiamo prendere esempio da queste doti e questo modo di intendere il calcio» ha auspicato il goriziano.(ANSA).