(di Tommaso Gregorio Cavallaro) L’attesa è finita. Verrebbe da ringraziare qualche nume nell’alto dei cieli, perché domani finalmente ricomincerà a rotolare il pallone – anzi i palloni – sui verdi (ottimisticamente parlando) campi della serie A. La Roma, tra ruomours sul futuro societario, casi Pizarro & co beghe di mercato
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L'America è ancora lontana, il Catania no
(di Tommaso Gregorio Cavallaro) L’attesa è finita. Verrebbe da ringraziare qualche nume nell’alto dei cieli, perché domani finalmente ricomincerà a rotolare il pallone – anzi i palloni – sui verdi (ottimisticamente parlando) campi della...
, sfiderà il Catania di Giampolo: impegno sulla carta non proibitivo, ma che nasconde moltissime insidie. Sotto le luci della ribalta, per quanto riguarda la giornata odierna, ci sono le parole di mister Ranieri, che si è amichevolmente (?) intrattenuto con i cronisti convenuti a Trigoria per la conferenza stampa pre-match.
PAROLA AL COACH – A tenere banco, ovviamente, il caso Pizarro. Il tecnico di San Saba non sembra avercela con il cileno, reo di un soggiorno mostre in quel di Valparaiso, anzi: “Non sono deluso dal suo comportamento - dice l'allenatore parlando del centrocampista - il ragazzo ha avuto diversi problemi ed è umano e normale che una volta tornato a casa abbia voluto accertarsi delle sue condizioni. Mi auguro che ci metta poco a guarire e che torni presto perchè per me è importantissimo e soprattutto rimane al centro del progetto tecnico” Motivo per il quale non se ne priverebbe mai, se dipendesse da lui: “A meno che il Pek non mi chieda di andar via, per me è incedibile.”. Per quanto riguarda, invece, la probabile multa, il mister se ne lava le mani: “Non spetta a me deciderlo, io faccio l’allenatore”.Il mister si sofferma velocemente anche sull’altro ritardatario, che almeno è tornato ma che comunque vedrà la partita dalla tribuna: “Adriano è arrivato in ritardo per problemi burocratici che conoscevamo, ora dovrà mettersi in pari con i compagni.” Ranieri, al di là delle beghe interne lo spogliatoio, è sicuro che la sua Roma partirà con il piede giusto: “i ragazzi sono carichi, vogliosi di fare bene e io li ho trovati in forma” Nessuna dritta per quanto concerne la formazione, tranne che per il ruolo del portiere, ruolo che per Ranieri ha un unico padrone: “Julio Sergio è al 100 per cento, quindi non ci sono ballottaggi”. Mentre in attacco i ballottaggi sono aperti; Totti compreso: “Domani lo saprete. Come prenderebbe un'altra esclusione (Il Capitano, ndr)? Gioca la Roma, se tutti capiranno che tutti sono importanti faremo un bel campionato, altrimenti no”. Chiusura sul mercato, nel senso che Claudio Ranieri chiude il mercato giallorosso, ma solo in entrata: “Noi dobbiamo sfoltire la rosa, come posso fare delle richieste? Non c'è nulla, né Berhami né Sculli né altri”.
THE FUTURE – Se tutte le varie indiscrezioni venissero confermate, i tifosi della Magica dovrebbero iniziare ad acquisire dimestichezza con l’idioma anglofono. Tutti, ormai, danno in netto vantaggio le due offerte di marca statunitense; una del trio Tisch, Mara e Johnson, l’altra di un misterioso magnate a Stelle e Strisce. Oggi, però, sono arrivate le prime smentite; una fonte molto vicina a Johnson ha, infatti, fatto sapere che il patron dei NY Jets non è assolutamente interessato all’acquisto della Roma. Smentita di sorta o meno, comunque, sia Unicredit che Rothschild hanno preferito trincerarsi dietro il solito e scontato: “No comment”. La partita rimane aperta e l’esito non è per niente scontato, anche se il boccino parrebbero avercelo giocatori d’oltreoceano. Nel mentre queste voci consentono al titolo Roma di chiudere in netto rialzo la giornata di contrattazioni: +4,5%.
MERCATO – Okaka ha lasciato in mattinata Roma e nel pomeriggio è arrivato a Bari, dove ha rilasciato – nella conferenza stampa di presentazione – le sue prime dichiarazioni in biancorosso. Seconda cessione, quindi, dopo quella di Baptista; ne mancherebbero ancora quattro/cinque – Loria, Antunes, Rosi, Cicinho – per completare il piano di dismissioni messo in antere dal management romanista. Il quinto nome dovrebbe essere quello di Doni, che è stato veramente a un passo dal Malaga, ma il portierone brasiliano è ormai entrato nell’ordine delle idee di rimanere a Roma, almeno fino a giugno. Poi, Dio vede e provvede.
LE FORMAZIONI – Anche se Ranieri si è chiuso nel più cupo mutismo, quando gli sono state chieste delucidazioni in merito all’undici titolare per la sfida di domani, le sue scelte dovrebbero essere queste: Julio Sergio, Riise, Mexes, Juan, Cassetti, Perrotta, De Rossi, Simplicio, Menèz, Totti e Borriello. Il capitano, dunque, favorito su Vucinic come partner d’attacco dell’ex milanista, mentre a centrocampo – recuperato De Rossi – dovrebbe tornare titolare, dopo 57 giorni d’assenza, Simone Perrotta, che si schiererà alla sinistra di capitan Futuro con Simplicio a destra. Panchina per Nicolas Burdisso, a cui Mexps ha oramai rubato il posto da titolare inamovibile.
Capitolo Catania: 20 i convocati di Giampaolo – che ha dichiarato di venire a Roma: “Fiducioso che la squadra faccia una grande prestazione” - per questa partita, nella quale il tecnico etneo dovrebbe schierare una formazione con il 4-1-4-1: con Andujar fra i pali, Alvarez, Bellusci, Silvestre e Marchese in difesa, Sciacca regista di centrocampo, Gomez, Ledesma, Martinho e Antenucci proiettati in avanti dietro Maxi Lopez unica punta.
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