(eurosport.com) Domenica contro il Torino non è riuscito ad eguagliare il record di Volk,l'attaccante della Roma nell'era del Fascismo che andò in gol per 7 partite consecutive.
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Lamela evoca i ricordi della grande Roma
(eurosport.com) Domenica contro il Torino non è riuscito ad eguagliare il record di Volk,
Lamela si è fermato a 6, complice anche le non buone condizioni fisiche dopo la botta presa nel corso del match. Oggi però lo celebra anche l'edizione internazionale diEurosport con un articolo a lui dedicato. Acquistato dal River Plate oltre un anno fa dopo il trauma della loro prima retrocessione, si è atteso a lungo a Roma prima di vederlo. I tifosi hanno sentito molto parlare di lui, comprese le avances del Barcellona fatte al papà del giocatore. Lamela scelse di rimanere in Argentina perchè non si sentiva ancora pronto a partire. Eurosport racconta tutta la recente storia dell'attaccante, dalla lite con Osvaldo a Udine e all'incoronazione di Totti: "Può essere il mio erede", fino ai dubbi sulle sue qualità dopo la prima stagione in giallorosso.
Alcuni lo considerarono un flop e Sabatini, direttore sportivo della Roma, disse: "Se Lamela non diventa un campione significa che sono un asino e dovrò cambiare lavoro". Per fortuna questo sembra non sia necessario, visto che il calciatore sta espodendo mostrando tutte le sue potenzialità. In particolare, il ragazzo si è messo in luce già nel ritiro estivo, riuscendo ad essere sempre uno dei migliori nelle prove atletiche imposte dal tecnico Zdenek Zeman. Anche la leggenda giallorossa Giuseppe Giannini lo ha consacrato: "Lamela può essere il Totti di 13 anni fa", e il giovane argentino sta sicuramente studiando il suo capitano: "Totti ha cambiato il modo di giocare negli anni, da numero 10 è diventato un numero 9, un grande goleador". E probabilmente- sottolinea Eurosport - è la stessa strada che seguirà anche Lamela.
La Roma non potrà mai rimpiazzare Totti, è impossibile: lui è il più grande giocatore della sua storia e rappresenta molto di più di un calciatore. Ma in Lamela ha molto più che un giovane di belle speranze: è un eccezionale talento che può lasciare un segno nella storia del club come Volk e Amadei fecero molti anni prima di lui.
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