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La sorpresa? E’ brasiliana…

(di Mirko Porcari) – C’è tutto per un finale in grande stile: una storia in cui tutti gli elementi si intrecciano per regalare emozioni inaspettate, una rinascita in campo e nello spirito, un “bentornato” sotto i riflettori a...

Redazione

(di Mirko Porcari) - C’è tutto per un finale in grande stile: una storia in cui tutti gli elementi si intrecciano per regalare emozioni inaspettate, una rinascita in campo e nello spirito, un "bentornato" sotto i riflettori a spezzare un anno di anonimato.

Il rinnovo del contratto, è stato l’ultimo saluto dei Sensi a Rodrigo Taddei: la piazza che si interroga sulla necessità o meno di puntare ancora sul brasiliano, apparizioni con il contagocce a scandire quella che sembra la fine e il colpo di scena, prezioso quanto fragile, partorito dalla mente di Luis Enrique.

 

Nel turn over, spesso esasperato, sono in pochi ad avere il privilegio del posto fisso: neanche Totti, nella sua immensa grandezza, riesce a toccare con mano la sicurezza dei giorni migliori, ecco dunque la chance che viene data a tutti quanti. “Tu giochi terzino. A sinistra.” In ritiro, a Riscone di Brunico, i primi colloqui tra Taddei e l’asturiano avevano fotografato sguardi interdetti e domande sospese: all’inizio, credeva di non aver capito, rimandando l’adattamento mentale a quella nuova collocazione, la voglia e la necessità di assaporare il campo, però, chiedevano nel tempo uno sforzo divenuto quasi fisiologico.

Un percorso guidato, nel calcio votato all’attacco della nuova filosofia dello spagnolo,Taddei si è lasciato il passato alle spalle, guardando ad un nuovo modo di essere: a San Siro, contro l’Inter, la conferma di poter essere ancora da Roma, una serata tra mille difficoltà mentre il popolo giallorosso provava a prendere confidenza con l’imprevedibilità di Luis Enrique.

Lui a sinistra, Perrotta a destra, la vecchia guardia che si re-inventa: lo zero a zero con i nerazzurri non cancella i dubbi di inizio stagione ma consegna al tecnico due calciatori su cui poter contare a occhi chiusi, uno spirito di sacrificio che l’asturiano non fatica a riconoscere quale “elemento fondamentale, da prendere come esempio per tutti”. Ci sono gli allenamenti a confermare quanto di buono può offrire l’ex ala del Siena: abnegazione e professionalità, due ingredienti che permettono di accrescere la stima verso il ragazzo, a farne le spese è Josè Angel, uno dei fedelissimi dello spagnolo.

A Novara, in linea con i compagni, la prestazione di Taddei è in crescendo, contro il Lecce la gara è praticamente perfetta: spinta continua e tanta corsa, un assist vincente e giocate “vecchia maniera” che cancellano le ombre di una fase difensiva da rivedere. Stasera, a Udine, tutto fa intendere che ci possa essere un “tris” per Rodrigo: da sorpresa a certezza, il passo può essere più breve di quanto si pensi.