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La sfortuna alle spalle, tra palestra e campo Maicon prepara la sua rivincita

(Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) Il campo l’aveva visto già sabato scorso, a Boston, quando aveva giocato gli ultimi 20-25 minuti della partita in famiglia.

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(Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) Il campo l’aveva visto già sabato scorso, a Boston, quando aveva giocato gli ultimi 20-25 minuti della partita in famiglia. Ieri, però, è tornato di nuovo a sentirne l’odore dell’erba, lavorando con il gruppo e provando la linea difensiva a quattro, quello che lo dovrà vedere protagonista sulla fascia destra. La rincorsa di Maicon verso il campionato parte da qui ed è tutta in salita, ma il brasiliano si sta arrampicando, con la speranza di arrivare presto in vetta e scollinare.

Potenziamento Fino ad oggi Maicon ha lavorato tantissimo in palestra, con lavori specifici di potenziamento muscolare e atleticizzazione. È il programma che gli hanno cucito addosso lo staff medico e quello tecnico della Roma, un cammino che dovrà permettergli di arrivare in forma in tempo per la fine del mese. Del resto, il brasiliano viene da un anno (il 2012) sfortunatissimo, iniziato con la lesione al menisco del ginocchio destro all’Inter e proseguito con la serie di infortuni (il primo al tendine d’achille) che l’hanno tormentato nell’avventura al Manchester City. Fisicamente è a posto, non è sovrappeso come qualcuno pensava fosse ed ha un entusiasmo contagiante (bastava vedere come sorrideva quando a Boston, a fine allenamento, si è messo a firmare autografi ai bambini del Global Premier Soccer).

In campo Adesso si tratta di accelerare di nuovo e Maicon smania dalla voglia di farlo, tanto che è lo staff a doverlo tenere a ancora a freno, rallentandone la voglia. Fosse per lui, giocherebbe già adesso, considerando che dal punto fisico sta bene. E non è detto comunque che non accada proprio stanotte, quando contro il Toronto FC Rudi Garcia potrebbe decidere anche di fargli giocare una mezz’ora, se non un tempo intero. Considerando il valore (basso) degli avversari, è il test ideale per permettergli di riprendere confidenza con il campo e di fare dei passi avanti nell’ ambientamento con la squadra. Più difficile, invece, vederlo in campo il 10 agosto contro il Chelsea. Ci sono quattro giorni di lavoro in più, è vero, ma anche un avversario differente. E la rincorsa di Maicon va a tappe, verso l’inizio del campionato.