Il derby non si gioca, si vince e poi si festeggia. E’ accaduto questo ieri in un locale di Ponte Milvio dove si sono incontrati a sorpresa dirigenti e giocatori della Roma. In un tavolo infatti erano presenti il presidente Pallotta, il d.g. Baldissoni, il d.s. Sabatini, il responsabile organizzativo Tempestilli e quello della sicurezza Gombar. Presenti pure Zanzi e Tacopina, che hanno riservato altri tavoli. Pochi minuti dopo sono giunti alcuni giocatori che con stupore hanno riconosciuto i membri dello staff dirigenziale e del cda: c’erano Dodò, Ljajic e Jedvaj, raggiunti più tardi da Benatia, Pjanic, De Rossi, Borriello, Strootman e Gervinho.
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La Roma festeggia a Ponte Milvio
Il derby non si gioca, si vince e poi si festeggia.
Tanti stranieri, ma in cucina ha vinto la tradizione italiana: gnocchi, paccheri alla sorrentina e spaghetti alle vongole i primi più gettonati, filetto e tartare invece hanno spopolato tra i secondi. E la Lazio? Dopo aver perso il derby nel pomeriggio, alcune vecchie e nuove glorie - da Favalli a Corradi, passando per Fiore e lo squalificato Mauri - trovandosi in quel preciso momento in quel ristorante si sono pure dovuti sorbire in silenzio il brindisi finale sulle note di ‘Grazie Roma’.
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