(La Stampa - G. Buccheri) Il primo sondaggio fu opera di Giuseppe Marotta: l’ad bianconero bussò alla porta del patron del Cagliari Massimo Cellino nel gennaio di due anni fa, ma la sua fu una ritirata immediata e strategica davanti alla domanda di circa 20 milioni per il via libera alla cessione di Radja Nainggolan.
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La riserva mondiale più cara, Roma è già ai piedi di Nainggolan
(La Stampa – G. Buccheri) Il primo sondaggio fu opera di Giuseppe Marotta: l’ad bianconero bussò alla porta del patron del Cagliari Massimo Cellino nel gennaio di due anni fa, ma la sua fu una ritirata immediata e strategica davanti...
Da allora, il calcio italiano si è messo in fila per corteggiare il centrocampista belga di origini indonesiane: così l’Inter, il Milan, il Napoli e, all’improvviso, la Roma, ultima della lista, ma, da ieri, felice sposa con il ragazzo di 25 anni dai mille tatuaggi.
Nainggolan è un giocatore giallorosso. Lo è per una cifra complessiva di 9,5 milioni di euro solo per la metà (3 già versati nella casse sarde, gli altri 6,5 da versare a giugno), ma lo è, soprattutto, perché sbarcare a Trigoria è stata la volontà del giovane belga fin da quando l’interessamento giallorosso è diventato qualcosa di più.
«Ho scelto il numero di maglia 44. Perchè? A Cagliari avevo il 4, qua era già occupato: ho voluto raddoppiare la cifra visto che a Roma dovrò raddoppiare le forze per fare bene...», le prime parole di Nainggolan romanista, mentre all’uscita dall’aeroporto di Fiumicino più di cento tifosi della Roma urlavano «Radja feccè sognà...». Ora che l’affare è fatto (per l’ormai ex cagliaritano il debutto sarà già domenica prossima contro il Genoa vista la squalifica di De Rossi), sullo sfondo restano la gioia della Roma made in Usa e le mani vuote dei corteggiatori mandati fuori giri. Nainggolan ha trovato la sua nuova dimora fino al 2018, durata del nuovo contratto appena firmato, e il mercato dei nostri club può cancellare il suo nome e guardare altrove. Nelle ultime settimane un filo sottile sembrava unire i quartier generali delle più quotate società del nostro campionato: senza provare a strappare il sì di Cellino prima e Nainggolan dopo appariva inutile pensare a rinforzare le truppe.
Già detto dell’interesse della Juve, è di questi tempi il vero pressing nei confronti del centrocampista belga. L’Inter era ad un passo, o almeno così si faceva credere, perchè il nuovo patron nerazzurro Thohir è indonesiano come lo è di origini Nainggolan. Il Milan aveva effettuato il sorpasso in attesa del sì all’operazione di Silvio Berlusconi, poi l’offerta di Aurelio De Laurentiis, il no al Napoli del giocatore e lo scatto della Roma sul traguardo. Chissà quale interesse avrà suscitato oltreconfine la folle corse italica all’ex cagliaritano. E, ancor più, chissà cosa avrà pensato in queste ore il tecnico della nazionale belga Marc Wilmots, che di Nainggolan ha fatto a meno durante l’avventura, molto positiva, del Belgio nelle qualificazioni ai prossimi Mondiali in Brasile e che del centrocampista fresco giallorosso sembra intenzionato a fare a meno anche per la spedizione a Rio de Janeiro (4 sono le presenze di Nainggolan con la maglia belga, mai titolare, zero le reti realizzate).
Nainggolan è a Roma. I tifosi leggono dentro all’acquisto come ad una prova di forza della proprietà americana per rilanciare le quotazioni scudetto dopo il rovescio di Torino. «Sono felice, è quello che cercavo... », sorride il giocatore più corrteggiato.
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