(di Mirko Porcari) - Quante volte in questa stagione abbiamo sentito parlare di “gara decisiva” oppure “bivio” o ancora “partita fondamentale”.
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La Juve per il futuro. Luis: “Andiamo a vincere”
(di Mirko Porcari) – Quante volte in questa stagione abbiamo sentito parlare di “gara decisiva” oppure “bivio” o ancora “partita fondamentale”.
Tante, troppe. Soprattutto se si pensa a come siano andate a finire le prove d’appello a cui la Roma è stata periodicamente chiamata a rispondere: domani a Torino la Roma si gioca il futuro, nel vero senso della parola, perché il sogno Champions non è mai stato così vicino e ad una manciata di minuti alla fine del campionato non sono ammessi ulteriori passaggi a vuoto.
“PAREGGIO? MAI…” – La battaglia è iniziata. Almeno a parole. Luis Enrique non si accontenta del pari, rilanciando la “proposta” della squadra e respirando l’aria delle grandi sfide: “Sarà molto stimolante giocare contro la prima in classifica in uno stadio come il loro. Se firmerei per un pareggio? No, mai…preferisco dare tutto per vincere.” La speranza è quella di non dover assistere all’ennesima prova incolore di una Roma svuotata caratterialmente: “Spero che non ci siano scivoloni ma non posso garantirlo, quello che so è che i ragazzi sono abituati a giocare partite di questo livello.”
Dopo tanto tempo, si ripropone il “toto-luisito”, indiziati principali Daniele De Rossi (“dove si esprime meglio è a centrocampo nel ruolo di regista”) e Fabio Borini ( “Non sta al cento per cento” l’ammissione dell’asturiano che però ha inserito l’ex parmense nella lista dei convocati): il primo potrebbe ritrovare Kjaer nell’ormai consueta coppia difensiva, il secondo scalpita per assaporare di nuovo il campo ma la concorrenza in attacco è davvero spietata, dove in tre (Boja, Lamela e, appunto, Borini) si giocano una maglia vista l'intoccabilità di Francesco Totti (per lui sarà probabilmente l’ultimo “faccia a faccia” con Alex Del Piero) e Pablo Osvaldo.
Intanto c’è chi, con la solita buona dose di ottimismo, ha giocato la gara “via social network”: “Andiamo a vincere, prendiamo i tre punti a Torino” la previsione di Simon Kjaer alla vigilia di un testa a testa che lo vedrà di fronte ai vari Vucinic e Pepe; non si sa chi ci sarà accanto a lui: in settimana Luis Enrique ha mischiato le carte provando spesso Daniele De Rossi al centro della difesa ma tutto fa pensare che allo Juventus Stadium si punterà sull’esperienza di Gaby Heinze e sulla sapiente copertura in mediana del centrocampista di Ostia.
NERVI – Nel week-end del suo nome nell’ambito del calcioscommesse (“Sapeva della combine tra Siena e Novara” ha sentenziato Filippo Carobbio, suo ex giocatore nelle file dei toscani), Antonio Conte mostra muscoli e nervi tesi durante la conferenza pre-Roma: “Se vogliono destabilizzarci hanno trovato duro” la premessa dell’ex tecnico del Bari, impegnato a lavorare sulla concentrazione della sua squadra e su un ambiente alle prese con una perenne sindrome di accerchiamento. “Ci sta che dall’esterno continui ad arrivarci di tutto, me lo aspettavo.” Mentre l’allenatore sguaina la spada, dal campo arrivano alcuni dubbi: Fabio Quagliarella lamenta ancora un dolore all’adduttore, nonostante la presenza dell’attaccante campano tra i convocati, in preallarme ci sono Borriello e Matri; in difesa ballottaggio tra Lichtsteiner e Caceres.
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