Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, ha rilasciato queste dichiarazioni a Radio Anch'io lo sport su Radio Rai 1: «Testa a testa Juve-Roma per il titolo? Le indicazioni dicono questo, il fatto di avere totalizzato 9 punti in 3 partite dimostra che sono due formazioni di alto livello qualitativo e agonistico. Saranno sicuramente serie candidate alla vittoria dello scudetto».
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Juve, Marotta: “Per lo scudetto sarà solo una lotta con la Roma. Troppo potere a Lotito è pericoloso”
"Testa a testa Juve-Roma per il titolo? Le indicazioni dicono questo, il fatto di avere totalizzato 9 punti in 3 partite dimostra che sono due formazioni di alto livello qualitativo e agonistico", le parole del dg
Sul cambio di panchina: «C'era uno scetticismo molto diffuso, perché cambiare un allenatore che ha vinto 3 scudetti di fila confezionando record su record poteva anche creare un contraccolpo negativo. Invece bisogna sottolineare i grandi meriti di Allegri, che non è certo uno sconosciuto. Ha già vinto uno scudetto al Milan e fatto bene nelle sue precedenti esperienze con Cagliari e Sassuolo. È un tecnico vincente che aveva le competenze per lavorare con la Juve».
A chi domanda cosa sceglierebbe fra un trionfo in Champions League e il quarto scudetto di fila, Marotta risponde: «Entrambi, ma se dovessi scegliere direi la Champions perché è qualcosa di talmente straordinario che lo rincorrerei volentieri. Sono contento del gruppo messo a disposizione di Allegri, che può rispecchiare in pieno il nostro obiettivo di lottare per vincere il campionato ed essere competitivi in Europa, dove comunque ci sono corazzate di spessore maggiore rispetto alla nostra. Ma anche lì ce la dobbiamo giocare con grande motivazione».
Infine la risposta sul potere di Lotito: «Lotito può dire quello che vuole, può dare risposte personali e non mi offendo di certo. Ma rimango del mio pensiero e di sicuro posso dire che la mia affermazione relativa a Lotito è che ritenevo pericoloso accentrare un potere su una persona sola. C'è la possibilità di crescere con il coinvolgimento di tutte le componenti, all'interno delle quali ci sono fior di dirigenti e di presidenti che possono avere un ruolo importante», sottolinea Marotta.
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