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Julio Sergio: “Dybala alla Roma ben venga, ma il club deve fare le sue valutazioni”

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L'ex portiere giallorosso parla anche delle voci sull'argentino: "Grande calciatore, ma non costa poco e bisogna vedere se rientra nel modo di giocare di Mourinho"

Redazione

Scudetto, Dybala, presente e futuro. Sono tanti i temi toccati dal Julio Sergio Bertagnoli, ex portiere della Roma intervistato da 'ilbianconero.com': "Ho aperto un’azienda e faccio il procuratore di calcio. Sono venuto in Italia per questo e ora mi trovo a Roma, dopo aver girato vari posti in Italia. Ho tanti amici qui e sono rimasto molto legato anche alla società", racconta Julio Sergio che nei giorni scorsi ha fatto anche visita a Trigoria, ricevendo l'affetto di Mourinho per la battaglia del figlio Enzo contro un tumore. Ecco le parole dell'ex portiere brasiliano:

Qual è stato il giocatore più forte che hai mai sfidato? "Sicuramente Del Piero. Soprattutto per il suo modo di calciare era quello che temevo di più. Ho avuto però la fortuna di sfidare tanti campioni come: Ibra, Pirlo o Cristiano Ronaldo. Ma ho avuto anche il piacere di giocare con altrettanti fenomeni tipo: Totti, De Rossi o Menez che, era uno che non è riuscito ad esprimere tutto il suo valore ma era davvero devastante".

Chi vedi favorita per lo Scudetto? "E’ difficile. Possono accadere degli sbagli come ha fatto l’Inter e tutto può cambiare. Se il Milan non se lo lascia scappare è favorita ma secondo me lo decideranno all’ultima giornata".

Da ex portiere, quanto può influire un errore come quello di Radu nella testa di un portiere? "Noi portieri non possiamo mai sbagliare. Lui deve solo essere tranquillo e riprovarci subito, alla fine tutti sbagliano se giocano e avere la testa giusta è la cosa fondamentale per un portiere. Siamo fortunati perché possiamo prendere la palla con le mani, ma non penso che se sbaglia un attaccante sia meno grave dell’errore di un portiere. Non possiamo giudicare un calciatore per un solo errore, un conto è che sbaglia con continuità e un conto è che accade raramente".

Pensi chi il ruolo del portiere si sia evoluto? "E’ il calcio in generale che è cambiato. Avere un portiere che ha anche la qualità di giocare con i piedi è importante. Dipende anche da come vuole giocare l’allenatore, ci sono quelli che riescono ad apprendere più velocemente e quelli che invece hanno bisogno di più tempo. Cruyff ha cambiato il calcio, Guardiola ha cambiato il calcio e se riesci a portare un’idea che in quel momento è vincente allora passi alla storia".

Credi che Szczesny sia all’altezza di ricoprire il ruolo da titolare nella Juve? "Lui ha fatto una delle cose più difficili per un portiere, ovvero quella di entrare dopo l’addio di una leggenda del calcio come Buffon e non ci riescono tutti. E’ un ottimo portiere e che dà grande affidabilità".

Prenderesti Dybala alla Roma? "Difficile dirlo. E’ un grande giocatore ma ci sono molte valutazioni da fare, non è un calciatore che costa poco. Bisogna anche vedere se rientrerebbe nel modo di giocare dell’allenatore. E’ un grande giocatore, se pensano che possa dare un contributo alla squadra ben venga".