Quella di stasera sarà l'ultima partita sulla panchina del Napoli per Luciano Spalletti, arrivato a un traguardo storico come lo scudetto in azzurro. Per parlare dell'allenatore di Certaldo,gazzetta.it ha intervistato Juan, ex difensore della Roma che oggi fa parte dello staff tecnico del Flamengo:"Sono stato contento che Spalletti abbia vinto lo scudetto con il Napoli. Un successo davvero straordinario. Perché in Italia si sa che ci sono tre club più potenti economicamente che stanno a nord. Vincere a Roma o a Napoli è molto più difficile”. Non solo, perché il brasiliano è più che sicuro: “Spalletti è il miglior allenatore che abbia mai avuto nella mia carriera. Da lui ho imparato tanto. E ho apprezzato anche i miglioramenti. Perché da quando è andato via la prima volta, quando tornò nel 2016-17 in giallorosso mostrò un gioco ancora più moderno. Segno che sa evolversi continuamente. Come ha fatto anche col Napoli. Degli azzurri mi ha colpito soprattutto un aspetto: non solo hanno giocato un ottimo calcio di livello internazionale, ma hanno avuto una costanza di rendimento mostruosa. Questo lo rende uno dei migliori tecnici in assoluto. E ora non sarà facile per il Napoli sostituirlo. Al tempo stesso, conoscendolo, so che è uno che dà tutto per la squadra e alla fine di una stagione così intensa avrà bisogno di staccare. Un riposo che merita e giustamente la città - una piazza molto calda - lo ha applaudito. Merita Luciano questi risultati”.
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Juan: “Spalletti è il miglior allenatore che abbia mai avuto”
L'ex difensore non dimentica il periodo meraviglioso alla Roma con il tecnico toscano: "Anche quando è tornato ha mostrato un calcio ancora più moderno"
Ora appunto il problema del Napoli sarà sostituirlo: “Non sarà semplice per De Laurentiis trovare un tecnico che dia continuità al lavoro di Spalletti. Luis Enrique poteva essere la scelta più logica, ma mi pare che lo spagnolo voglia fare altre scelte. Lui nel tempo ha maturato un calcio diverso da quello italiano, al Barcellona. Ma anche il gioco di Spalletti è di assoluto livello internazionale. Perché sa portare i difensori nel centro del gioco, partecipando alla costruzione. Adesso il presidente dovrà cercare un colpo a sorpresa per non far rimpiangere Spalletti”.
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