"Quando un giocatore è a disposizione, io ho diritto di chiamarlo. Ieri sera alle 23.22 il medico della Juventus ha mandato un messaggio al nostro medico dicendo che tutti i giocatori stavano bene e che Giorgio aveva fatto riscaldamento".Cesare Prandelli, ct della Nazionale, durante la conferenza stampa al raduno della nazionale prima dell'amichevole contro la Spagna replica così sulla convocazione di Chiellini ad Antonio Conte, che lo aveva definito "poco educato e poco garbato".
news as roma
Italia, Prandelli: “Su De Rossi ho deciso io, non ho bisogno della tv”
“Quando un giocatore è a disposizione, io ho diritto di chiamarlo. Ieri sera alle 23.22 il medico della Juventus ha mandato un messaggio al nostro medico dicendo che tutti i giocatori stavano bene e che Giorgio aveva fatto...
In questi anni abbiamo avuto un rapporto con tutti gli allenatori, due anni fa abbiamo fatto il giro dell'Italia. Abbiamo dato la nostra disponibilità, i nostri medici sentono i medici delle squadre prima di una convocazione. A tutti gli allenatori che chiamano, ho sempre detto che ho il diritto di convocare un giocatore che vedo in campo o in panchina. La Juve si aspettava una telefonata? Mi aspettavo una loro chiamata".
Il ct ha affrontato anche il tema del suo futuro sulla panchina azzurra: "Non ho mai messo diktat. Ci incontreremo a metà marzo con la federazione, c'è una prospettiva nuova. C'è un pensiero importante", ha aggiunto Prandelli riferendosi alla prospettiva di avviare un nuovo "progetto" che vada al di là della panchina della selezione maggiore. Il ct potrebbe rinnovare il proprio contratto, ma solo a determinate condizioni: "Se c'è un progetto tecnico, che può salvare questo calcio, va condiviso da tutte le componenti. Lega e Federazione dovranno condividere questo progetto".
"Sono attaccato da tutti e questo mi piace - ha detto il commissario tecnico - Vuol dire che la federazione si fa rispettare. In questi anni la Nazionale sta diventando importante come una squadra di club. Stamattina in treno leggevo un libro, una persona davanti a me leggeva i giornali sportivi. Mi ha guardato e mi ha chiesto come faccio a rimanere sereno mentre mi attaccano tutti. Sono sereno perché decido dopo aver pensato molto", dice Prandelli.
Poi sul 'caso De Rossi' “Il codice etico? E’ un regolamento nostro, soprattutto la partita della domenica prima della convocazione sono io il giudice e se vedo gesti che non vanno bene non chiamo i giocatori. Su De Rossi ho deciso io, senza tv. I ragazzi hanno accettato il codice. Non voglio gesti folli in Brasile“
© RIPRODUZIONE RISERVATA