(Redazione ForzaRoma.info) Si accende la Roma di Zeman. I giallorossi tornano a vincere dopo cinque anni a Milano contro l’Inter e sul successo del Meazza c’è il marchio inconfondibile di Capitan Totti, che delizia la platea con due assist sublimi. Ottime prestazioni da parte di Florenzi, in rete al debutto da titolare, e di Osvaldo, sempre più bomber di questa Roma.
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Inter-Roma 1-3, le PAGELLE dei quotidiani: Totti incanta San Siro, ottimo Florenzi, Osvaldo solo gol d’autore!
(Redazione ForzaRoma.info) Si accende la Roma di Zeman. I giallorossi tornano a vincere dopo cinque anni a Milano contro l’Inter
IL MESSAGGERO a cura di M.FERRETTI
STEKELENBURG 7
Millimetrica l’uscita bassa (e spericolata) su Milito, solo soletto davanti a lui. Decisiva la parata sul destro rasoterra di Sneijder. La deviazione di Burdisso sul tiro di Cassano non gli lascia scampo. Reattivo su Guarin, nella ripresa. E poi nel finale sull’amico Sneijder.
PIRIS 6
Soffre le accelerazioni che dalle sue parti propongono in serie Nagatomo e Pereira. In avanti si vede poco o niente, forse un po’ troppo impaurito da San Siro. Cresce nella ripresa, a piccoli passi.
BURDISSO 7,5
Tampona tutto quello che può, anche il destro di Cassano che, impennandosi in maniera anomala, va a depositarsi alle spalle di Stek. Ci mette tutto se stesso e anche qualcosina in più. Complimenti.
CASTAN 7
Quando c’è bisogno, si fa sentire anche con il fisico. Molto attento nel tenere la linea alta, in tandem con Burdisso. Grande personalità. E Milito non si vede.
BALZARETTI 6
L’Inter non ha un esterno di ruolo, così può permettersi di viaggiare spesso verso la porta di Castellazzi, quasi sempre in combinazione con Totti. In fase difensiva fa il suo, prima dell’infortunio.
DE ROSSI ng
Comincia da intermedio a destra ma intorno alla mezzora è costretto ad uscire per un problema alla caviglia destra, figlio di una chiusura difensiva in scivolata.
TACHTSIDIS 6
Esordio in Serie A tenendo in mano le chiavi del centrocampo della Roma. Parte benino, poi sembra uscire dal gioco anche perché in fase di non possesso Sneijder non gli offre alcun punto di riferimento. Cresce vistosamente nella ripresa, affrontata con maggiore personalità.
FLORENZI 7,5
Comincia da intermedio di sinistra anche per fare a corse con Guarin e, partendo proprio da quella posizione, va a raccogliere un assist al bacio di Totti e segna, di testa, la sua prima rete in A. Uscito De Rossi passa a destra e rende in ugual misura, nonostante un errore imperdonabile a tu per tu con Castellazzi.
DESTRO 6
Fa a sportellate con tutti, si impegna in decine di scatti ma nella prima frazione, che gioca decentrato a destra, non mette mai paura a Castellazzi. Fa stare, comunque, con il fiato sospeso tutto lo stadio.
OSVALDO 7,5
Silvestre non gliene risparmia una, lui - lì al centro - fa parecchio movimento ma non arriva quasi mai al tiro. Clamoroso l’errore in avvio di ripresa su assist di Tacht; clamorosamente bello il gol con pallonetto in corsa. E da artista l’assist per Marquinho-gol.
TOTTI 8
Telecomandato il lancio sulla testa di Florenzi che, di fatto, non deve far altro che spingere il pallone alle spalle di Castellazzi. Canta e porta la croce, giostrando sulla sinistra. Da fantascienza la palla in verticale per Osvaldo-gol. Un esempio, per compagni e anche parecchi avversari. Immenso.
MARQUINHO 6,5
Rileva l’infortunato De Rossi e si piazza a sinistra, con Florenzi che passa dall’altra parte. Si dimentica sistematicamente Guarin, forse anche per andare a far gol su assist strepitoso di Osvaldo.
TADDEI 6,5
Per l’infortunato Balzaretti con gli stessi compiti: annulla Palacio.
LAMELA 5
Al posto di Destro dopo il gol di Osvaldo: fa di tutto per rovinare la festa della Roma.
CORRIERE DELLO SPORT a cura di R.MAIDA
Stekelenburg 7 - Riecco un grande portiere. E' fantastica l'uscita bassa su Milito: stavolta Bergonzi non lo espelle come aveva fatto due volte nello scorso campionato. Attento sull'amico Sneijder che gli spara addosso, reattivo sulla palla infida di Guarin.
Piris 5,5- Il lato debole della Roma è il suo, dove l'Inter picchia. La sensazione è di un calciatore che ancora deve imparare.
Burdisso 6,5 - Non meritava un autogol a San Siro, contro i vecchi compagni, perché nel complesso la sua partita è concreta e lucida.
Castan 7 - Morbido su Cassano nell'azione dell'1-1, ottimo in tutto il resto.
Balzaretti 6,5- E' il vero regista della squadra: quasi tutte le azioni cominciano dalla fascia sinistra, permettendogli di minacciare costantemente l'Inter. Lo ferma solo l'infortunio.
Taddei (11' st) 6,5- Entra bene nello spirito della partita.
De Rossi 6- Mezz'ora di sostanza più che di qualità. Poi si arrende al dolore di un contrasto durissimo con Pereira. Marquinho (31' pt) 7 - Incerto appena entrato, ammirevole nella ripresa. Fino al gol che è tipico dei triangoli zemaniani.
Tachtsidis 6,5- Non sconta la timidezza del debutto in serie A, su un palcoscenico dove fino a poche settimane non credeva di arrivare. Alterna giocate di qualità (splendido un passaggio filtrante per Osvaldo) a errori infantili.
Florenzi 7- Prima da titolare nella Roma, prima volta a San Siro. Ed è subito gol, con uno di quegli inserimenti da guerrigliero che l'avevano valorizzato in serie B. Buona anche la partecipazione al lavoro collettivo. Peccato per la svirgolata sul possibile 3-1.
Destro 5,5- Esordio pieno di spigoli: per la foga si fa ammonire nei primi minuti dopo tre falli. Non convince sulla fascia destra.
Osvaldo 7,5- Nei corpo a corpo non è secondo a nessuno, nella faccia tosta nemmeno: dopo due gol sbagliati ne inventa uno bellissimo, con lo scavetto proprio sotto ai tifosi romanisti. Aggiunge l'assist per il colpo del ko. L'espulsione di Bergonzi, con cui si era beccato anche mesi fa, è ingiusta.
Totti 8- Tenore alla Scala, supremo a San Siro, superbo a Milano: gli assist per Florenzi e Osvaldo sono le cose più banali della sua partita.
Zeman (all.) 8
- Caro Stramaccioni, lesson number one. La curva interista gli dedica uno striscione di elogi, la fortuna non lo assiste nel momento migliore (con l'uscita di De Rossi, il centrocampo diventa tutto nuovo), ma la Roma non perde mai il controllo di una partita che alla lunga si trasforma in una festa. Bentornato.
IL ROMANISTA a cura di D.GIANNINI
STEKELEBURG 7,5 - San Siro, come contro Lucio. L’uno contro uno, come nel derby. Ce ne sarebbe abbastanza per vedere i fantasmi. Li scaccia via con un’uscita perfetta, pallone pieno. Alla faccia dei dubbi, alla faccia di tutto. Ed è solo una parte della sua serata super. Para su Sneijder, para su Guarin, para fino alla fine, para tutto quello che c’è da parare!
PIRIS 6 - L’Inter nel primo tempo entra quasi solo da quella parte, e un motivo c’è. Soffre tanto, troppo, contro Nagatomo, contro Cassano.Va un po’ meglio nella ripresa. E’ appena piombato nel calcio italiano. E’ giusto aspettare che cresca, senza aspettare troppo tempo però.
BURDISSO 7,5 - Il piede ce lo aveva messo pure sul gol di Cassano e solo una sfortuna colossale ha fatto entrare quel pallone. Perché per il resto è stato perfetto: in anticipo, in recupero, sempre in sicurezza. Come se il passato (gli anni all’Inter e il tremendo ko al ginocchio) non esistesse. Il passato non esiste, per lui c’è solo il presente. Un grande presente.
CASTAN 7 - Alla fine ti rendi conto che si è notato poco. E se stai a San Siro contro l’Inter è un gran bel segnale. Nel senso che significa che i vari Milito, Sneijder, Cassano e Palacio non li ha mai sofferti. Anzi no, non si nota poco, si nota il giusto. Come quando uno contro due ferma Guarin, come quando entra duro su Cassano e non degna nessuno di uno sguardo. Con quella faccia un po’ da Jim Carrey, solo che quello fa l’attore, fa ridere. Lui no, lui è roba seria.
BALZARETTI 6,5 - In una Roma che ancora sta diventando squadra, che sta diventando grande, lui è una certezza. Quella che se butti un pallone sulla sinistra, sei certo che lui c’è, a scendere e salire, sempre coi tempi giusti. Si ferma e questo è un problema. Non resta che augurarsi che torni al più presto.
DE ROSSI 6,5 - Per arrendersi lui, vuol dire che quella gamba faceva veramente male. Prima aveva fatto una discreta partita, dopo ne ha fatta una anche grande. Soffrendo in panchina non per il dolore ma per la sua Roma.A esultare come ha fatto ogni tifoso, a festeggiare la Roma che vince a Milano. E tra 15 giorni si ricomincia...
TACHTSIDIS 7 - Esordio in Serie A, al Meazza, contro l’Inter. Potrebbero tremare le gambe. Le sue no, sono due colonne di marmo. All’inizio ha qualche piccolo passaggio a vuoto e sarebbe stato strano il contrario. Poi però è un crescendo, sempre col suo ritmo, un po’ carro armato e un po’ libellula, con quel tocco morbido morbido per Osvaldo, con quel pallonetto fuori mica di tanto. Mica male come inizio...
FLORENZI 8 - Se non avesse svirgolato quel pallone sarebbe stato da fargli un monumento. Si deve "accontentare" di essere il migliore, insieme al più grande della storia giallorossa, di una Roma che vince a San Siro contro l’Inter. Se hai mai sognato il suo primo gol in Serie A, doveva essere qualcosa del genere. E il bello è che sembra essere solo il principio di una lunga serie.
DESTRO 7 - Inizia che vorrebbe spaccare il mondo e invece prende un giallo per eccesso di foga. Ma è il segno di una voglia enorme di fare bene, di diventare un grandissimo. Con questa voglia arriverà lontano, perché il resto, i colpi, il tocco e il fisico ce li ha. Una classe pura, con cui se ne va in mezzo a tre, un istinto per le cose giuste, come quel cross che non passa per un niente. Buona la prima, anzi buonissima. Il futuro è suo.
OSVALDO 7,5 - Ci prova, ci riprova, sbaglia, risbaglia, non si arrende e alla fine fa il gol più bello, più importante, più alla Osvaldo. Un tocco meraviglioso e il viso che si illumina e con lui quello di tutti i romanisti. E sono due. Uno più bello dell’altro, per il terzo bisognerà aspettare un po’: la sosta più una partita che salterà per squalifica. Un peccato interrompere questo spettacolo.
TOTTI 8 - Luogo: Stadio Meazza. Minuto: 22esimo del secondo tempo. Florenzi dà a Tachtsidis, poi un bagliore. E’ lui, Francesco, luce a San Siro, quella vera. E una bella azione diventa sublime, diventa un gol meraviglioso, diventa la Roma che vince a Milano. Un assist divino, il secondo dopo quello "solo" perfetto per Florenzi. Due opere d’arte in una partita strepitosa. Come la sua carriera. Come lui.
ZEMAN 8 - E uno! La prima vittoria ufficiale della sua seconda avventura romanista. Difficile scegliere un luogo e un modo migliore per farlo. C’era poco di zemaniano contro il Catania? A San Siro c’è molto di più. Ci sono i movimenti, ci sono le emozioni, c’è lo spettacolo, ci sono i gol. C’è il calcio, c’è Zeman. Che poi sono la stessa cosa. MARQUINHO 7+ Vedi quel tiro strozzato che esce di tanto e fai giusto in tempo a pensare che ancora non si è visto il suo famoso sinistro, che lui si inventa quel gol che è tanto bello quanto difficile. Tanto per ricordare a tutti che in questa Roma c’è anche lui. Eccome se c’è!
TADDEI 7 Si fa male Balzaretti e i romanisti per qualche istante tremano. Giusto un attimo, quello che gli è necessario per piazzare il primo intervento. Perfetto, come tutti quelli successivi. Rodrigo contro un altro Rodrigo, Palacio. Ma alla fine ce ne è uno solo. Lui.
LAMELA 6 Venti minuti al posto di Destro, venti minuti per bruciare l’erba di San Siro. In teoria. In pratica 20 minuti sfruttati pochino.
IL TEMPO a cura di A.AUSTINI
Stekelenburg 6.5 Conserva il vantaggio con un'uscita perfetta su Milito.
Beffato dal tiro innocuo di Cassano deviato da Burdisso. Nel secondo tempo salva su Guarin. Burdisso 7 Passi in avanti, carattere distribuito dentro un reparto tutto da costruire, dà una grossa mano anche a Piris. Sfortunatissimo a deviare in porta il tiro di Cassano.
Castan 6.5 Fisico e personalità, mostra una buona intesa con Burdisso. Fa cose importanti senza dare nell'occhio.
Balzaretti 6 Padrone della fascia, costringe Zanetti a restare sulle sue e duetta alla grande con Totti e Florenzi.
Tachtsidis 6.5 Ha fisico e buone geometrie, non ha paura di sbagliare. Ogni tanto lo fa, ma sono tante le buone giocate.
De Rossi 6 Mezz'ora da intermedio in cui sembra liberato di un peso. Quando esce la Roma inizia a farsela sotto.
Destro 6 Entra fin troppo carico e si becca l'ammonizione. Da esterno riesce a puntare poco la porta.
Osvaldo 7 Si scambia spesso la posizione con Totti. Sciupa due occasioni, ma quando il capitano lo manda in porta fa la cosa più bella della sua partita. E aggiunge l'assist per il 3-1 di Marquinho. Il conto aperto con Bergonzi gli costa l'espulsione.
Totti 7 L'assist per il gol di Florenzi lo fa da esterno sinistro, dando ragione a Zeman. In quella zona e dai suoi piedi nascono le cose migliori della Roma. L'assist per il 2-1 è un altro zuccherino. Campione senza età.
Marquinho 6.5 Malino fino a quando non si inventa un gol impossibile.
Taddei 6.5 Blinda la fascia con sacrificio ed esperienza.
Lamela 6 Qualche sprazzo di luce ma deve fare di più.
Zeman 7 Il ritorno alla Scala del calcio è il più bello che potesse immaginare. Lì dove non aveva mai vinto con la Roma surclassa il giovane Stramaccioni con intepreti anche improvvisati. Il suo calcio già si vede.
GAZZETTA DELLO SPORT a cura di S.VERNAZZA
STEKELENBURG 6.5 Si vede poco, perché la Roma concede poco o niente all'Inter. Quando serve però c'è. Per esempio al 16' del primo tempo, in uscita bassa su Milito: gli interisti reclamano il rigore, ma Steke va secco sulla palla. Prestazione all'insegna dell'affidabilità.
PIRIS 5.5 L'anello debole della linea a quatto zemaniana. Nella seconda metà del primo tempo perde l'orientamento più di una volta. Nagatomo, Milito (quando l'argentino parte da sinistra) e persino Cassano gli creano angoscia. Si dia una mossa, rischia di perdere il posto.
BURDISSO 7 Unico neo la deviazione sul tiro di Cassano, ma quella si chiama sfiga. Per il resto il grande ex tappa falle di qua e di là e imbavaglia il connazionale Milito. A più di un interista sarà scattato il rimpianto: se fosse ancora nerazzurro...
CASTAN 6.5 Imputato numero uno sul gol di Cassano, perché fa girare FantAntonio, gli permette di allargarsi e di prendere la mira. E l'unica macchia di novanta minuti a grandi altezze. Strepitosa la scivolata che nega a Guarin la possibilità del 2-1 in principio di secondo tempo.
BALZARETTI 6.5 Finché l'infortunio non lo toglie di mezzo, si mette al servizio di Totti, ne sfrutta le sponde per le incursioni sulla fascia. Niente di travolgente, ma quanto basta per far sì che Zanetti resti ancorato sul fondo. Guarin a volte lo trapassa, ma non lo fracassa.
DE ROSSI 6 Lì per lì, quando esce perché azzoppato, striscia il pessimismo nelle fila giallorosse: perdere De Rossi a un'ora dalla fine, che rogna... La Roma però sopravvive alla fuoriuscita di Daniele, che nella prima mezz'ora ci aveva dato dentro per arginare certe Naga-incursioni.
TACHTSIDIS 6.5 Al centro del gioco, perché - Zeman dixit - il greco sa come servire i palloni in profondità, a tagliare la difesa avversaria.
E in effetti Tachtsidis qualche palla interessante la scolpisce. Soprattutto batte Gargano nel duello per la miglior regia.
FLORENZI 7.5 È l'uomo-ovunque, corre dappertutto ed è fantastico nell'inserirsi in area e battere a rete di testa per il gol dello 0-1. Lavora per 48, come il suo numero di maglia, senza distinzione di ruoli o posizioni. A volte te lo ritrovi a fare l'attaccante esterno.
DESTRO 5.5 Fuori ruolo, è questo il problema e il prezzo da pagare per trovare posto. Per quanto si impegni, non ce la fa a interpretare la parte dell'esterno d'attacco come il Boemo vorrebbe. Più volte cerca spazio al centro, nel suo habitat naturale.
OSVALDO 7.5 Ricapitolando: segna un gol bellissimo, degno dell'assist di sua maestà Totti. Un cucchiaio in corsa, a scavalcare Castellazzi. Si sdebita a suo modo, quando d'esterno rifinisce la palla per l'1-3 di Marquinho. Si spera che queste cose le rifaccia in Nazionale...
MARQUINHO 7 Deve sostituire De Rossi ed è roba da far tremare i polsi, ma il ragazzo venuto dal Brasile non si impressiona. Si sistema sul centro-sinistra e non molla la presa, contrasto per contrasto, fino all'apoteosi finale, il gol della sicurezza.
TADDEI 6 Al posto di Balzaretti, mette la corsa, che è poi la sua principale caratteristica, al servizio della comunità. Entra sul più bello, nel momento migliore, quando la Roma scaraventa l'Inter alle corde. A questo punto Piris deve guardarsi dal rientro in corsa del «vecchio» Taddei.
TOTTI 7.5 A quasi 36 anni smentisce chi ritiene che debba farsi da parte per dare spazio ai giovani. Sopravvive alle fatiche degli allenamenti zemaniani, dipinge calcio e regala due magie. La prima sotto forma di cross (0-1 di Florenzi), la seconda ha sembianze dell'assist perfetto (1-2 di Osvaldo).
ZEMAN 7.5 Attenzione al paradosso: questa è una delle squadre di Zeman meno zemaniane che si siano mai viste, perché gli esterni d'attacco non sono tali.
Uno è un centravanti (Destro), l'altro un fenomeno che se ne frega dell'età (Totti).
E però la barca va, eccome se va.
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