(di Mirko Porcari) - I sogni, ormai, li lasciamo ad altri. Adesso c'è da guardare in faccia la realtà:
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Il come e il perchè…
(di Mirko Porcari) – I sogni, ormai, li lasciamo ad altri. Adesso c’è da guardare in faccia la realtà:
che sia meno bella di come ci si aspettava è appurato da tempo, in una stagione che si sbriciola piano piano tra le mani dei tifosi restano pochi punti di riferimento a cui aggrapparsi per non cadere nello sconforto totale. In un salto nel passato, il derby potrebbe rappresentare la luce in fondo al tunnel: come qualche anno fa, quando ci si giocava tutto in 180 minuti, dalla supremazia cittadina al caffè mattutino al bar. All'epoca, però, c'era una povertà di base che riguardava le squadre ed i reciproci obiettivi: salvezza tranquilla per la Lazio, un piazzamento dignitoso per la Roma, niente di trascendentale, insomma. I tifosi andavano allo stadio consapevoli dei limiti tecnici e bastava poco per regalare soddisfazioni durature: una giocata inaspettata, un gol di rapina o un pareggio a reti bianche dopo una gara nel segno della sofferenza. L'attualità, invece, dipinge una Roma povera di spirito, composta da stelle e ottimi giocatori, colpiti (quasi tutti) da disaffezione cronica verso i colori giallorossi. Vincere il derby per salvare una stagione, corsi e ricorsi storici per capire che oggi è come allora: la differenza è tutta nel come e nel perchè, interrogativi nati dall'incertezza che si respira intorno a squadra e società. Come mai la Roma arriva alla sfida contro i cugini con la speranza di raddrizzare un campionato altrimenti anonimo? E perchè, dopo aver celebrato una rosa sulla carta fortissima, ci si trova a vagare nel buio, alla ricerca di un pizzico di carisma e di una buona dose di carattere? Ci sarebbe da prendere carte e penna, iniziando ad elencare tutti i fattori che hanno portato gli innamorati romanisti alla delusione prima e all'indifferenza quasi totale poi...Oltre i tre punti, dunque, c'è la "faccia" da mettere in campo, magari ricordandosi di avere un cuore qualche centimetro sopra il portafogli...
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