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Il calcio al tempo della crisi fra tv e gli stadi mezzi vuoti

(Repubblica.it – F.Bianchi) – Calcio e tv, un binomio, soprattutto in Italia, indissolubile. Senza i soldi dei diritti televisivi i nostri club sarebbero ridimensionati e poco potrebbero fare a livello internazionale.

Redazione

(Repubblica.it - F.Bianchi) - Calcio e tv, un binomio, soprattutto in Italia, indissolubile. Senza i soldi dei diritti televisivi i nostri club sarebbero ridimensionati e poco potrebbero fare a livello internazionale.

Il 19 agosto la Lega di A si riunisce in assemblea straordinaria e discute, oltre che del contratto dei calciatori (la partenza del campionato è a rischio, come si sa) anche del bando d'asta dal 2012 al 2015. I club sperano di portare a casa circa un miliardo di euro dalle tv, vendendo meglio i diritti anche all'estero: ma non sarà una cosa facile con l'aria che tira. Intanto alcuni tifosi della Roma, tramite l'Airc 1971 (centro coordinamento Roma Club), hanno protestato perché hanno dovuto pagare dieci euro per vedere l'amichevole di Valencia. La gara infatti è stata trasmessa in pay per view. I tifosi della Juve di euro ne hanno dovuti pagare cinque, mentre anche le gare amichevoli del Palermo e del Napoli sono state vendute a dieci euro. La Supercoppa italiana fra Inter e Milan come noto si è giocata a Pechino, e i tifosi sia minilanisti che interisti hanno dovuto rinunciare alla trasferta. Seguire la propria squadra è sempre più costoso, soprattutto in tempi di grave crisi. E i club cercano di fare cassa. La Roma ha deciso di mandare la gara di Valencia in pay per view per non favorire una piattaforma od un'altra (Sky e Mediaset) e anche perché era basso il prezzo di offerta per i diritti della gara in chiaro. E Sky ha fatto pagare dieci euro per vedere la gara perché l'ha considerata fra quelle di fascia top. Anche la partita di ritorno della Roma con lo Slovan sarà in pay per view. E' un momento di transizione importante: sta nascendo la nuova Roma su nuove basi. Non è semplice anche se Tom DiBenedetto, e il suo staff, hanno le idee chiare. Ma basta vedere come sono crollati in questi ultimi anni a Roma, anche sul fronte Lazio, sia abbonati che paganti. I motivi? Tantissimi. L'offerta della tv è uno dei motivi del calo, non l'unico. In altre città (vedi Milano e Napoli) gli spettatori allo stadio sono, più o meno, sempre gli stessi. All'Olimpico ci sono ampi vuoti: non è colpa dello stadio. E' sempre lo stesso. Sono i tifosi che sono scomparsi. La Roma ha ottimi rapporti con Petrucci e ha appena fatto un accordo. La Lazio no: Lotito insiste, ora ha oltre 700.000 milioni debito, probabile che il Coni, presto gli faccia, un'altra ingiunzione di pagamento. Si può andare avanti così?