news as roma

Cena di beneficienza Wind, Montali: "Nessun alibi, stagione fallimentare"(FOTO)

Tutti i giocatori della Roma sono chiamati questa sera a par­tecipera a una manifestazione di beneficienza organizzata dalla Wind, il main sponsor, presso una caser­ma della Polizia in Prati.

finconsadmin

Tutti i giocatori della Roma sono chiamati questa sera a par­tecipera a una manifestazione di beneficienza organizzata dalla Wind, il main sponsor, presso una caser­ma della Polizia in Prati.

La Roma scende in campo al fianco del progetto «10decimi. Mettiamo a fuoco la solidarietà» ideato dalla Wind per festeggiare i suoi primi dieci anni. L'iniziativa, partita un anno fa dal main sponsor della società giallorossa, e pensata per sostenere 11 Onlus che aiutano concretamente i bambini bisognosi nel mondo, proseguirà con una cena di beneficenza, con asta a seguire, per raccogliere fondi a favore delle onlus appartenenti al progetto.

A un anno di distanza dalla sua fondazione, il progetto «10decimi» ha già raccolto più di 100 mila euro, per aiutare concretamente i bambini in Italia, Ucraina, Filippine, Perù e Uganda.

Sin dalle prime ore del pomeriggio la strada è stata transennata per lascir posti liberi per il parcheggio degli inviati. Oltre ai giocatori sono attesi dirigenti della Roma ed i vertici di Wind Italia.

Durante la serata verranno battuti all'asta significativi oggetti forniti dalle società che partecipano all'iniziativa: grandi fotografie su tela che immortalano le azioni di gioco più belle di Totti e compagni, autografate dagli stessi calciatori e commentate da noti giornalisti del settore; oggetti personali dei calciatori dal grande valore emotivo

Ore 20.30: ecco le parole di Montali:

Sul colloquio con la squadra: “Si, stamattina ho parlato con la squadra, ma siamo qui per un altro motivo, per beneficienza. Siamo qui per parlare delle cose che facciamo bene fuori, non solo in campo. La Roma non è soltanto una squadra di calcio ma ha anche altri valori e partecipando a questa manifestazione lo dimostriamo”.

“Io sono uno che ha sempre parlato, che c’ho messo la faccia in qualunque momento. Dopo l’ultima partita ho deciso, forse è un po’ troppo sofisticata l’idea di usare la comunicazione come mezzo per far arrivare dei messaggi nella maniera come deve arrivare e ho detto alla squadra che le cose che dovevo dire le avrei dette loro senza dire niente prima, anche perché molte volte è meglio che i giocatori le sappiano prima dal diretto interessato e non attraverso i media o i giornali. Le cose quindi gli sono arrivate direttamente, senza altri filtri. Poi voi siete molto bravi, avete delle intelligence e sapete le cose”.

Il suo non parlare come momento di debolezza societario: “Ma per favore, io sono Montali e ho paura e preoccupazione di andare a parlare? Sono andato perché avevo proprio l’idea di fare una cosa mirata e di una gestione di squadra. Se andava in televisione si sarebbe saputo prima”.

Ritiro anticipato: “Non è questione di ritiro anticipato, è che se il Palermo vince la Coppa Italia dobbiamo fare due turni di qualificazione per la Coppa e quindi dovremmo cominciare il 28 di luglio e il ritorno il 2. Per questo saremo costretti a cominciare prima perché gli obiettivi sarebbero completamente diversi”.

Ultima giornata: “Intanto non mi è ancora passata la cosa di ieri. E se avessi parlato ieri dopo la partita si sarebbe capito in modo palese e diretto. Adesso abbiamo ancora l’opportunità di fare almeno un punto per andare in Europa League e poi alla fine della stagione tireremo le somme”.

Responsabilità dei giocatori, dirigenza? “Di queste cose stasera non parlo. Quando si ottengono i risultati non è solo di una persona il merito. Ci siamo dentro tutti, la stagione non è ancora finita e dopo la partita con la Samp faremo i conti. Stagione fallimentare? Credo proprio di si”.

Clima di smobilitazione: “Dovete fare il vostro lavoro a dare notizie in ogni situazione. Era squadra partita con altir obiettivi. Quello che ho chiarito con loro stamattina e che non ci siano alibi o scuse di nessun tipo, né società, né allenatore, nè sole o erba di Trigoria. Nessun alibi o scusa, se siamo così è perché ci siamo finiti noi ed è giusto che la gente lo sappia. Squadra non è soltanto la squadra che va in campo, ma anche quella che non ci va. Non solo responsabilità dei giocatori ma di tutto ciò che ruota intorno. Nuova proprietà? Arriverà presto”.

Ore 21: Entrano gli ultimi giocatori, una ventina di tifosi di fuori ad attenderli.

Dall'inviato di ForzaRoma.info presente sul posto