(di Guendalina Galdi)Nessuna partita, nessun risultato. Nessuna attesa, nessuna vigilia. Per la terza volta dall'inizio del campionato la Serie A si ferma e cede il posto alle Nazionali. Guardando al futuro, la ripresa è distante una settimana; sono invece nove i giorni che separano Roma e Cagliari dal tredicesimo turno di campionato. Intanto tifosi ed appassionati possono trascorrere questo fine settimana, impoverito dall'assenza della massima serie italiana, allietandosi non con il nostrano calcio giocato ma con l'altrettanto praticato 'calcio parlato'. E la dialettica a volte può portare a viaggiare nel passato.
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I giallorossi dalla Capitale alla Nazionale. L’Italia ritrova De Rossi; Gervinho e Maicon la maglia da titolare
(di Guendalina Galdi) Nessuna partita, nessun risultato. Nessuna attesa, nessuna vigilia. Per la terza volta dall’inizio del campionato la Serie A si ferma e cede il posto alle Nazionali.
Dal 26 maggio si dice sia cambiato tutto. Ma da inizio stagione si dice anche che oggi la Roma abbia avuto un calo nonostante sia imbattuta e sia detentrice di diversi primati. Comunque la si pensi quella data è lontanissima, nel tempo e nello spirito. Ed insieme a lei anche le precedenti stagioni della Roma americana. I 32 punti che la Roma di Garcia ha conquistato in queste prime dodici giornate, l'anno scorso li raggiunse alla 18esima, e la stagione prima ancora, quella sotto la guida di Luis Enrique, solo alla 20esima.
TUTTI PER UNO. TOTTI PER GLI SPAGNOLI - Indiscusso simbolo della città eterna al pari di un monumento, Francesco Totti riesce ad essere protagonista anche lontano dai campi di gioco. Sulle pagine del quotidiano iberico 'Marca' viene celebrato come uno dei più grandi rimpianti delle merengues. Quanti trofei avrebbe vinto indossando la camiseta blanca nessuno può dirlo, nemmeno 'Marca'. Ma quest'ultimo certamente ha la possibilità, alla quale non rinuncia e che più volte viene sfruttata da tutta la stampa internazionale, di ammirare, da lontano, e celebrare gesta, comportamenti e risultati di questo campione.
Alle spalle come al fianco di Totti, però, in questa Roma ci sono tanti altri elementi. Alcuni che calcano con lui i campi della penisola, altri che lo osservano dalla panchina per 90' per poi ritrovarsi con lui negli spogliatoi come sul terreno di allenamento. La Roma sembra essere un piccolo grande Leviatano. Rivisitato in chiave calcistica e con buona pace di Hobbes. Una creatura vivente ed unica, formata da tanti individui e senza i quali non potrebbe esistere, o comunque non sarebbe la stessa cosa. Una creatura con testa, cuore, polmoni e gambe che funzionano come un ingranaggio perfetto. In molti continuano a chiedersi come questa squadra riesca ad essere così ben assortita in campo e fuori. E tra chi riconosce meriti all'allenatore, chi a questo o quel giocatore, chi alla ritrovata solidità di un reparto in particolare, qualcuno continua a ritenere che l'artefice sia semplicemente il collettivo. Con tutte le sue componenti.
DALLA CAPITALE ALLA NAZIONALE -Prandelli ritrova De Rossi. O meglio De Rossi è molto vicino al ritrovare il suo posto nel centrocampo azzurro, ed a sostituire un nervoso Thiago Motta. Anche Maicon avrà nuovamente una maglia titolare nella formazione verdeoro. Stessa sorte per Gervinho che con la sua Costa D'Avorio parte dal 1'.
Dai rispettivi ritiri hanno parlato oggi Strootman e Bradley. I due nazionali hanno parlato, tra gli argomenti, del tecnico giallorosso ed hanno rivolto lui parole di stima, perchè ha creduto in loro e perchè ha idee ben chiare su come gestire uno spogliatoio. Idee che ha trasmesso a tutta la rosa. "Dal primo giorno ha fatto un grande lavoro per stabilire un modo di lavorare e un modello di formazione"ha affermato l'americano. "Rudi Garcia, mio allenatore alla Roma, ha lottato duramente per il mio arrivo. Ho voluto dimostrare subito che quello che valevo", invece, le parole dell'olandese. Gratitudine e riconoscenza.
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