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Gli otto esuberi della Roma

(di Alessio Nardo) Tra ormai meno di un mese la nuovissima Roma americana inizierà ufficialmente la sua avventura. La squadra si dovrebbe radunare il 12 luglio a Trigoria, prima di trascorrere una decina di giorni a Riscone di Brunico per il...

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(di Alessio Nardo) Tra ormai meno di un mese la nuovissima Roma americana inizierà ufficialmente la sua avventura. La squadra si dovrebbe radunare il 12 luglio a Trigoria, prima di trascorrere una decina di giorni a Riscone di Brunico per il ritiro estivo (dal 16 al 26).

Fin qui la casella relativa ai 'nuovi acquisti' recita ancora un malinconico zero. Gli altri comprano (il Milan ha preso Mexés e Taiwo, la Juve s'è intascata Pirlo, Ziegler ed è vicina a Lichtsteiner, la Lazio ha indovinato il colpo Klose, il Napoli è ad un passo da Criscito), la Roma per ora guarda. I tifosi gradirebbero una sterzata, un ruggito d'orgoglio e qualità da parte del 'feroce' ds Sabatini. Ma c'è un ma, legato all'abbondanza spaventosa di una rosa da rifondare. Il concetto è a suo modo paradossale, ma si può sintetizzare: prima di poter comprare (molto), bisogna vendere (parecchio). O quantomeno liberarsi degli esuberi.

E di esuberi la Roma ne ha a iosa. Evitiamo di riferirci ai nomi eccellenti (Pizarro, Riise e Ménez potrebbero partire in caso di offerte convincenti, ma non vengono considerati 'intralci'), bensì parliamo di quegli elementi esclusi a priori dal progetto tecnico. In primis i due portieri, vecchi nemici destinati entrambi a far le valigie e salutare la Capitale: "Prenderemo un portiere", ha detto Sabatini. Messaggio eloquente: né DoniJulio Sergio soddisfano le esigenze del club, e di certo nessuno dei due è disposto a restare da 'vice'. Chi arriverà? Viviano è in vantaggio, ma occhio alle alte quotazioni di Stekelenburg. In ogni caso, bisognerà prima cedere i due brasiliani e non sarà facile. Lo sforzo maggiore (in entrata) dovrà esser compiuto per la difesa, orfana di centrali (Mexés, Loria e Guillermo Burdisso hanno detto 'ciao', Burdisso sarà out fino ad agosto per la Coppa America e Juan, a quasi 33 anni, non rappresenta più la certezza di un tempo) e in parte anche di esterni.

Dalla Spagna rientrerà un volto ben noto: Cicero Joao de Cezare, par amigos Cicinho. Contratto fino al 2012, bocciato da Spalletti prima e Ranieri poi, costantemente in panchina nel Villarreal di Garrido. Non sarà semplice piazzarlo, così come non sarà agevole la dismissione di tre 'desaparecidos' del centrocampo: Greco, Simplicio e Taddei. Il primo non viene considerato all'altezza dai nuovi dirigenti, nonostante la mini esplosione dell'ultima stagione. I due brasiliani sono out dal progetto tattico: nel 4-3-3 difficilmente troverebbero spazio un trequartista incursore (come Simplicio) e un esterno puro di centrocampo (come Taddei). Non costituirà un problema il ricollocamento del ghanese Barusso, di rientro dal prestito al Livorno. Il mediano africano vanta molti estimatori in Serie B (lo stesso Livorno vorrebbe confermarlo) e anche all'estero. Infine, addentrandoci nel reparto offensivo, c'è Stefano Okaka, per tutti 'Stefanino'. Non ha sfruttato la grande chance a Bari, finendo addirittura in panchina alle spalle del giovane norvegese Huseklepp. Il futuro non è a Roma, ma altrove. Sabatini, sul fronte cessioni, è chiamato a fare in fretta.