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Giovani e Big per la nuova Roma: ecco la ricetta di Sabatini

(di Mirko Porcari) – Il futuro, guardando all’immediato ed alla possibilità di crescita in prospettiva: la Roma deve diventare il giusto mix di calciatori giovani e campioni affermati, una squadra che possa garantirsi il giusto...

Redazione

(di Mirko Porcari) - Il futuro, guardando all'immediato ed alla possibilità di crescita in prospettiva: la Roma deve diventare il giusto mix di calciatori giovani e campioni affermati, una squadra che possa garantirsi il giusto ricambio generazionale nel corso delle stagioni.

Si fanno ipotesi e si sdoganano nomi più o meno conosciuti, il calciomercato comincia adesso e la nuova proprietà non vuole farsi trovare impreparata.

 

GIOVANI - Walter Sabatini, quando si tratta di talenti da ricercare nel mondo, punta forte sulla rete di osservatori e collaboratori sparsi ai quattro angoli del globo: Kolarov, Kjaer e Pastore, tanto per citare i più noti, sono stati colpi da genio del settore. Pagati poco e cresciuti in fretta, acquisti buoni sia per il bilancio che per le ambizioni delle società. Nella Roma si è sempre cercato di "imitare" modelli più evoluti di "scouting" ma grazie ad un settore giovanile da sempre tra i più floridi non si è mai sentita la necessità di ampliare il meccanismo di ricognizione dei baby fenomeni. Tra gli obiettivi che si è prefissata la nuova dirigenza c'è proprio quello di costruire una filosofia basata sul talento fatto in casa: scovare le nuove leve nei diversi continenti e dare loro la possibilità di affermarsi ad alti livelli, sognando l'esplosione di big come i vari Messi, Xavi e, perchè no, Totti e De Rossi. Questo progetto, è ovvio, abbraccerà le stagioni a venire, per adesso ci si muove su giocatori già "rodati", con all'attivo esperienza anche di livello internazionale: l'ex diesse del Palermo vorrebbe subito Erik Lamela del River Plate, fantasista classe 1992. Strapparlo agli argentini non è cosa facile, ma la Roma può contare sulla voglia del calciatore di cimentarsi nel calcio italiano. Il cartellino si aggira intorno ai 7 milioni di Euro, ma è noto come il prezzo possa lievitare sostanzialmente quando ci si trova a trattatre in Sudamerica. Nel Boca Juniors, invece, si osserva con molta attenzione lo sviluppo di Leandro Daniel Paredes, centrocampista offensivo dal futuro assicurato: 16 anni e classe da vendere, una scommessa che aprirebbe la strada al nuovo corso giallorosso verso lo stile "Barcellona".

Superlavoro anche in Europa: con l'annunciato addio di Philippe Mexes, la copertura della zona centrale della difesa è diventata una vera e propria priorità. Caccia all'affare, dunque, ma il panorama del vecchio continente offre calciatori già abbastanza affermati: Neven Subotic non può certo considerarsi una scoperta, lo dicono il cartellino (12 milioni per portarlo via dal Borussia Dortmund) ed il curriculum di tutto rispetto costruito tra un eccellente rendimento in Bundesliga e la continuità raggiunta con la maglia della Nazionale Serba. Difficile, dunque, che si possano investire tanti soldi per una riserva (a patto che nella nuova stagione si parta con la coppia Juan-Burdisso) ed ecco che si fanno strada le candidature di Otamendi, Kjaer e Astori: il primo è considerato l'erede di Walter Samuel ed al Porto ha confermato quanto di buono fatto intravedere nel Velez Sarsfield. Il danese Kjaer è un pupillo di Sabatini e, dopo il biennio palermitano, l'avventura nei tedeschi del Wolfsburg sembra essere arrivata al capolinea. La possibile retrocessione del club aiuterebbe una trattativa che parte da una base di 7 milioni di Euro, anche in questo caso sarà determinante il parere del danese, rimasto legato alla figura del suo mentore in rosanero. Davide Astori, classe 1987, è in comproprietà tra Cagliari e Milan: c'è chi scommette che il suo cartellino potrebbe rientrare nell'affare Mexes come "indennizzo minimo" per l'acquisto a parametro zero del francese, ma dei tre "papabili" è sicuramente quello più abbordabile.

Nell'ottica dei rinforzi a centrocampo, è sempre d'attualità il nome di Marko Marin, jolly del Werder Brema: potrebbe essere lui il primo acquisto di DiBenedetto, soprattutto se dovesse concretizzarsi la ventilata ipotesi di cessione del francese Menez. Dall'Inghilterra, in queste ore, si parla anche di Sandro Ranieri Guimarães Cordeiro, noto semplicemente come Sandro: la vetrina della Champions League ha mostrato la grinta e la classe di un mediano "vecchio stile" già in orbita Seleçao e vero prediletto del selezionatore Mano Menezes. Passaporto comunitario e prospettive di crescita enormi, il contratto con il Tottenham scadrà nel 2014, per portarlo in Italia si parte da una base di 12 milioni di Euro.

 

BIG - Campioni per sognare. Subito. La necessità di riscattare una stagione che rischia di vedere la Roma fuori dall'Europa che conta alimenta la volontà di rifarsi subito: Gigi Buffon è il numero uno nel cuore dei tifosi, la sicurezza dopo tempi fatti di turn over e incertezza tra i pali. L'avventura nella capitale lo stuzzica, il rapporto con la Juventus si è raffreddato piano piano, diventando gelido nell'ultimo periodo; nonostante le smentite di rito si continua a trattare sottotraccia ed il suo nome è tutt'altro che improponibile per la porta giallorossa. Il pacchetto arretrato, con la partenza di Mexes, potrebbe trovare una valida alternativa nell'esperienza di Diego Lugano: l'uruguaiano è da sempre nel mirino dei giallorossi, in passato è stato molto vicino a trasferirsi a Trigoria ma gli eventi hanno sempre rimandato ogni discorso. Questa potrebbe essere la volta buona, un affare da pochi milioni di Euro per un calciatore dal sicuro rendimento. In stand by Luisao del Benfica: i lusitani sono piuttosto scettici di fronte all'eventualità di veder partire il proprio capitano ed i 12 milioni richiesti inizialmente alla Roma hanno fatto registrare una decisa frenata nel corso della trattativa. L'attualità di questi giorni si chiama Javier Pastore: l'argentino sta vivendo un momento difficle nel Palermo ed un suo addio non appare più un'ipotesi tanto remota. Zamparini ha detto di non essere intenzionato a cederlo, ma la volubilità del presidente rosanero potrebbe essere accentuata da un'offerta irrinunciabile: molto dipenderà dall'evolversi del caso Menez ("Resto alla Roma? Non lo so...) e dalle decisioni che prenderà Mirko Vucinic ( il montenegrino aveva già chiesto di essere ceduto durante il calciomercato invernale), fatto sta che immaginare il fantasista accanto a Francesco Totti non può che accendere l'ambiente romanista.