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Giallo, rossi e… verdi

(asroma.it/membership – T. Riccardi) Il presente è sotto gli occhi di tutti: una classifica da zona Champions League e una squadra

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(asroma.it/membership - T. Riccardi) Il presente è sotto gli occhi di tutti: una classifica da zona Champions League e una squadra solida che in campo impone il suo gioco un po’ ovunque. L’avvenire è tutto da scrivere, ma viste le basi create in questo campionato non è assurdo pensare che la Roma possa continuare sulla diretta via intrapresa. A sottolineare questa sensazione, inoltre, c’è un dato statistico difficilmente confutabile: la squadra di Garcia – tra le prime cinque del campionato italiano – è la rosa più giovane per età media ed è quella che ha utilizzato più giocatori nati dopo il 1990. Ovvero, under 25 su cui costruire le fortune future.

Dodò, Romagnoli, Strootman, Pjanic, Florenzi, Destro e Ljajic sono i 7 ragazzi che hanno superato almeno i 300 minuti di presenze in campo. Vale a dire, più di 3 partite intere disputate in Serie A. Non entrano in questa particolare graduatoria Jedvaj e Federico Ricci che fino ad oggi hanno collezionato rispettivamente 8 e 11 minuti. Dei nomi sopra elencati, Romagnoli è il più giovane, nato nel 1995. Il secondo è il brasiliano Dodò del ‘92. Subito dopo, i tre del ‘91: Florenzi, Destro e Ljajic. Degna pure la rappresentanza dei ‘90: Pjanic e Strootman. Non ha mai esordito in campionato, invece, il portiere polacco Skorupski (1991), impiegato solo in occasione dell’ottavo di finale – gara unica – di Coppa Italia contro la Sampdoria. D’altronde, l’intendimento della proprietà americana era proprio quello di puntare sulla linea verde per mantenere una certa competitività negli anni.

Filosofia leggermente rivista nell’ultimo mercato estivo per raggiungere risultati più sull’immediato, ma non abbandonata come dichiarato dal Direttore Sportivo, Walter Sabatini nella conferenza stampa del settembre 2013: “Abbiamo giovani come Destro, Romagnoli e Florenzi, in più abbiamo cercato di mettere uomini con caratteristiche precise: la personalità, il carisma, la forza di imporsi e di vincere le partite”. Mix – alla luce dei fatti – perfettamente riuscito. Guardando gli altri quattro top club del nostro torneo, la capolista Juventus è la formazione più in là con gli anni per età media (29.3) e con il solo Pogba del ‘93 tra le nuove proposte. La carta d’identità del Napoli, terza forza, recita 27.5 anni e ha in Rafael (‘90), Ghoulam (‘91), Jorginho (‘92) e Insigne (‘93) i rampanti anni Novanta. Di poco più “verde” la Fiorentina (27.4), ma con meno elementi “novelli” in vetrina: Savic (‘91) e Matos (‘93). L’Inter, quinta in classifica, ha un’età media di 28.6 anni, con Juan Jesus (‘91), Kovacic (‘94), Taider (‘92) e Icardi (‘93).