Ghini: “L’appartenenza è il sale della vita del tifoso romanista. A Milano vorrei vedere la faccia di Mazzarri…”

Ecco le parole di Massimo Ghini intervenuto questa mattina ai microfoni della trasmissione Te la do io Tokyo  su Centro Suono Sport."C'è sempre stato un segno distintivo che è il nostro modo di essere tifosi...Siamo sempre stati morigerati, una tifoseria tranquilla (ride, ndr.). No, scherzi a parte, veniamo da qualche anno orrendo, tante insoddisfazioni e fregature. Quest'anno siamo partiti scettici ma poi per fortuna la vita ci stupisce. La nostra classica arroganza viene sopita da questo stupore.

Ho incontrato un amico laziale e l'ho trattato con quella grazia, eleganza e tenerezza che ci contraddistingue (ride ancora, ndr.).

L'altro giorno ero con mia figlia al centro e passeggiando ho incrociato una coppia: il marito mi ha fermato e mi ha detto 'a lupacchiotto!'. Io ho risposto: 'sempre!' Questa è la gioia, è la vita del tifoso romanista, il nostro senso di appartenenza.Forse sabato dovrei andare a Milano a vedere la partita, perché vorrei vedere la faccia di Mazzarri e qui mi fermo..."