Gervinho è stato oggi protagonista di un'intervista esclusiva rilasciata a Roma Channel, il canale tematico giallorosso. Queste le parole dell'attaccante ivoriano:
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Gervinho: “Garcia sa dare fiducia ai suoi giocatori. Il derby? Intensità ed emozione ma è importante che la Roma lo porti a casa”
Gervinho è stato oggi protagonista di un’intervista esclusiva rilasciata a Roma Channel, il canale tematico giallorosso. Queste le parole dell’attaccante ivoriano:
Benvenuto.
Ciao a tutti (in italiano ndr).
Sei arrivato da poco più di un mese. Come ti trovi a Roma e con i nuovi compagni?
Sono contento di essere a Roma e di far parte di questo gruppo. E' un mese e mezzo che sono qui, mi trovo bene, mi hanno accolto tutti bene. C'è anche la mia famiglia qui, ho trovato casa sto bene.
Londra e Roma. Grandi città, ma hai notato delle differenze?
Si parla di due bellissime città. Le culture sono diverse però da quando sono arrivato qui sono molto contento.
Sei riuscito a capire la grandezza di Roma?
La città non la conosco benissimo ma ne ho sentito parlare tanto. Per quanto riguarda il club, lo conoscevo già, ho un amico che la seguiva dall'Africa perciò ho avuto l'opportunità di seguirlo prima di arrivare qui.
Cosa ti piace fare fuori dal campo?
Non sono uno che fa tante cose. Mi piace stare a casa con la mia famiglia, stare con i miei bambini. Mi piace giocare alla Playstation e ogni tanto guardo i video delle mie partite per poter migliorare per le partite successive. Ma in generale una vita tranquilla.
Viaggiate tanto con la squadra. Cosa ti piace quando sei fuori?
Nell'hotel durante il ritiro non c'è niente da fare. Guardo un po' il computer, sento la mia famiglia. Anche prima di andare a dormire sono le cose che di solito faccio.
Le tue prime impressioni sulla Serie A.
Ho appena iniziato, è difficile adesso avere un'impressione precisa. Ogni campionato alla fine è uniforme all'altro anche a livello tattico, gli arbitri sembrano proteggere i calciatori. Il calcio inglese è un po' più veloce, quello francese un po' più attento a livello tattico. Quello italiano, alla fine avrò impressioni più dettagliate.
Che ricordi hai dell'esperienza al Lille con Garcia?
Ho dei bellissimi ricordi, del club e di chi ci lavorava. Per quanto riguarda Garcia, magari all'inizio è stato un po' difficile ma alla fine è riuscit0 a creare un gruppo forte, un ambiente familiare e con quella squadra siamo riusciti a vincere campionato e coppa. Ho dei buonissimi rapporti ancora con alcuni dirigenti del Lille e spero di poter ripetere questo anche qui.
Qui a Roma sei il giocatore che conosce di più Garcia. Che allenatore è?
Si lo conosco da tanto tempo. Ho giocato con lui al Lemans nel Lille e non è più la stessa persona che era prima. A livello professionale è molto progredito. Sulla sua personalità: lui ha la capacità di dare fiducia ai giocatori e fuori dal campo è anche una persona molto simpatica, quando lavora è molto rigoroso.
36 gol nel Lille tra campionato e coppa. Pensi di poterti ripetere anche qui?
Avrei potuto farne di più. Spero e penso di poter fare meglio qui a Roma. Sto lavorando duramente davanti alla porta per migliorare questi numeri. Potremmo vincere qualcosa, festeggiare tutti insieme, ballare come pazzi e poter festeggiare qualcosa che vinceremo qui a Roma.
Ti aiuta in fase realizzativa il fatto che voi attaccanti cambiate posto durante la partita?
E' un tipo di gioco che mi aiuta e mi piace molto. Questo fatto può mettere davvero in difficoltà i nostri avversari che si trovano spiazzati nel vedere un giocatore che dalla destra o dalla sinistra cambia posizione e va al centro.
Obiettivi con la maglia della Roma?
Raggiungere qualche trofeo con la maglia della Roma.
Anche andare in Brasile con la maglia della tua Nazionale e giocare di nuovo un Mondiale..
Per me la cosa principale è concentrarmi sulla Roma. Se farò bene con la Roma sarà più facile unirmi alla mia Nazionale.
Cosa significa vestire la maglia della Nazionale?
E' un grandissimo orgoglio. Ho avuto la fortuna di iniziare con la Nazionale abbastanza giovane. Esserne parte mi riempie di orgoglio. A me come ai miei compagni.
Il tuo bilancio di queste prime gare?
È molto positivo, sia quando ho iniziato dal primo minuto sia quando sono entrato a partita in corso. Non voglio focalizzarmi su me stesso, la cosa importante è integrarmi con la squadra e poterla aiutare passo passo. Abbiamo vinto tre partite, il bilancio non può essere che positivo.
Stai imparando a conoscere i tuoi compagni, dove può arrivare questo gruppo?
È un gruppo di qualità, ho iniziato ad ammirarlo fin dalla partita di Washington contro il Chelsea. C'è grande qualità, è importante per me far parte di questo gruppo. Ora va tutto bene ma arriveranno i momenti di difficoltà e in quei momenti avremo bisogno di unirci e del supporto dei tifosi.
Sarà il tuo primo derby. Ne avete parlato?
Non ne abbiamo ancora parlato ma so già quali sono le attese. Prima dell'inizio del campionato i tifosi già ne parlavano. Ho disputato in passato alcuni derby, sia a Lille che a Londra ma questo probabilmente è il più sentito. Non dobbiamo ripetere gli errori passati, è una gara importante e da vincere per noi.
Tecnicamente che partita sarà?
L'intensità di gioco sarà davvero alta, con molte occasioni ed emozionante. Una cosa importante sarà l'ambiente dentro lo stadio. Spero i tifosi ci stiano dietro al massimo ma la cosa importante è che la Roma poi porti a casa la partita.
Roma vive il derby in maniera particolare, qual è il tuo messaggio per i tifosi?
Chiedo solo il massimo supporto e incoraggiamento da parte dei tifosi. Noi da parte nostra daremo il massimo per una gara che alla fine credo porteremo a casa. Forza Roma!
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