Ecco le parole di Rudi Garcia in sala stampa alla vigilia di Lazio-Roma.
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Garcia: “Vogliamo vincere. Noi più forti della Lazio, lo dice la classifica. Reja deve ricordarsi che siamo anche educatori” (AUDIO-VIDEO)
Ecco le parole di Rudi Garcia in sala stampa alla vigilia di Lazio-Roma.
E' una settimana che Reja sta provando un modulo differente, per mettersi a specchio rispetto alla Roma, un 4-3-3. Si aspetta questa novità con la Lazio? Cosa è cambiato nella Lazio, rispetto alla gara di andata, con la gestione Reja?
“L'importante è saper giocare contro una squadra che gioca a cinque dietro o a quattro, per noi non cambia nulla. Dobbiamo trovare le soluzioni per dare problemi all'avversario, come sempre facciamo contro chiunque, e fare attenzione ad alcuni punti forti o alcuni giocatori pericolosi della squadra avversaria. Ma non è il caso solo di questa gara, è sempre così".
Vedendo la classifica la situazione sembra abbastanza chiara. Siete obbligati a vincere per distanziare il Napoli e rimanere vicini alla Juventus. Può essere una pressione in più dal punto di vista psicologico?
“No è una buona pressione. Preferisco essere secondo e fare in modo di vincere la partita, solo per prendere i tre punti. Ed è così ogni partita di campionato"
All'andata disse una frase, che finì su tutti i giornali e televisioni: "Il derby non bisogna tanto giocarlo, quanto vincerlo". Adesso è passato un girone, la Roma ha stupito tutti e raccoglie tantissimi consensi. E' ancora convinto solo di questo? Qualcuno dice che sarà una Roma che dovrà onorare il calcio e la Lazio giocherà di rimessa.
“Il bello del calcio è che non sappiamo prima della partita cosa succederà. Non penso al risultato. Noi volgiamo vincere prendere i tre punti ed andare avanti in campionato perchè siamo su una striscia veramente interessante. La squadra ha tanta voglia di andare avanti. E' solo questa voglia, questa cosa di dare tutto nel campo. Per fortuna sarà solo la seconda partita. Sul piano fisico saremo bene. Adesso conta solo vincere. Se lo facciamo col nostro gioco giocando bene sarà molto meglio, ma quello che importa è prendere i tre punti, solo quello"
Le piace la Roma la squadra favorita per vincere?
“Quello è il gioco che fa la gente, la stampa. La classifica dice che siamo secondi allora normalmente bisogna vincere. Ma è una partita che dobbiamo giocare, c'è un avversario di fronte, sarà una partita difficile. Noi abbiamo delle qualità, le dobbiamo mettere tutte sul campo. Ancora lo dico, ho fiducia in questa squadra che sa fare di tutto, sa giocare contro tutti i moduli di gioco avversari, tutte le maniere di giocare degli avversari. Se aspetta l'avversario, se è una squadra schierata che gioca con le ripartenze. Noi abbiamo tutte le chiavi. Ma dopo avere tutte le chiavi bisogna fare il lavoro sul campo, questo mi aspetto dalla mia squadra"
Lei si sente di dire che la Roma è più forte della Lazio?
“A che serve dire questa cosa? Solo vedendo la classifica questo dice tutto. Dice che la Juve è prima, dice che la Roma è seconda. La classifica riflette sempre il campionato. Quello che conta è soprattutto dopo la stagione qualificarci per la Champions, per l'Europa, non dobbiamo dimenticarlo. Per andare avanti abbiamo bisogno di vincere, di fare più punti possibile. Per questo io vedo questa partita come un'altra di campionato. Dobbiamo fare in modo di vincere questa partita perchè sarà un bel segnale per gli altri, che siamo ancora pronti per andare avanti, che abbiamo tanta voglia, che è difficile giocare contro la Roma. Punto, solo questo".
Mettendo da parte l'aspetto emotivo della partita, questo è un derby molto importante per la classifica della Roma che in 4 giorni si gioca il derby e la possibilità di restare incollata alla Juventus e la Coppa Italia. Se adesso le offrissero come contratto firmerebbe per un secondo posto e la vittoria della Coppa Italia, lei accetterebbe?
“Per fortuna non esiste questo contratto, e non ho bisogno di scegliere Io scelgo di vincere domenica questi 3 punti in cmpionato, dopo alle 5 e un quarto ci sarà tempo di pensare a questa partita di ritorno a Napoli. Ma per adesso tutti concentrati sul campionato E' tutto normale”.
Poco fa Reja ha detto che si accontenterebbe anche di un pareggio? A lei ovviamente solo i tre punti?
“Reja è lo stesso che ha detto la cosa di vedere di buon occhio un infortunio di un romanista, no? (ironico ndr). Non dobbiamo dimenticare che oltre ad essere allenatori siamo anche educatori. Se un allenatore dice questa cosa pubblicamente, che può dire nello spogliatoio prima della partita? Che rompa una gamba? Che ammazzi uno? Io chiedo due cose per questa partita. Primo, che l'arbitro il sig. Orsato sia molto attento a tutti i duelli e a tutti i contrasti perchè io non voglio vedere un mio giocatore infortunato. E seconda cosa ancora più importante, chiedo che le due tifoserie tifino la loro squadra e niente di più. perchè sarà importante che tutto andrà bene nelle tribune. Noi giochiamo sempre per vincere, conta solo questo. Quello che dicono gli avversari, è responsabilità loro. Noi giocheremo per vincere perchè abbiamo 3 punti in vista in classifica”.
Mi interessano le condizioni di Miralem Pjanic, visto che da un po' ha questo ginocchio che gli dà fastidio.
"Va molto meglio. Come lo gestisco, migliora molto. E' molto vicino al 100%, più di prima. E' una buona notizia perchè non solo abbiamo questa gara, ma altre due nella prossima settimana"
Per lei è tifoso solo chi fa il bene della sua squadra? Visto che col Napoli, per alcuni cori che si sapeva non dovevano esserci, giocherete due gare senza curve.
“Io vedo solo il lato sportivo. E' una assenza enorme questa sanzione delle due curve non solo per una partita, ma per due. Ma preferisco che sul piano amministrativo risponda la società Mauro Baldissoni su questo punto. Perchè è una cosa veramente molto importante che non si risolve oggi in una frase. Ci sono molte cosa da fare su questo, ma al momento la legge è così. Quello che non mi piace è giocare senza le curve, sul piano sportivo è una cosa brutta e non aiuta la squadra sicuramente”.
Visto che lei dice di essere un allenatore ambizioso, comincia a sentire il derby anche come una sua sfida personale? Quanto è importante per lei continuare vincere i derby qui a Roma?
“L'importante per me è continuare a giocare per vincere le partite. L'ambiente è differente, ma il risultato è lo stesso ci sono solo tre punti. Io voglio che la mia squadra giochi questa partita come fa di solito, sempre con ambizione e con entusiasmo, questo sarà importante”.
All'andata avete messo la chiesa al centro del villaggio. Adesso cosa dovete fare?
"Niente solo bisogna vedere la classifica. Basta vedere la classifica per vedere che questa cosa è reale".
Gervinho quando è arrivato è stato accolto con un po' di scetticismo. Addirittura si diceva fosse stato pagato troppo, e che è arrivato a Roma solo perchè lo voleva Garcia. Cosa si sente di dire adesso?
"Lui è così, soprattutto quando è in gran forma ed ha la fiducia dell'allenatore e dei compagni. Ora è in forma ma bisogna lasciarlo tranquillo. Fa sempre le cose per la squadra non per sè. Il suo gioco è saltare l'uomo andare in profondità, giocare coi compagni. Non solo ha la capacità di fare gol, ma soprattutto di dare problemi all'avversario ed avere le occasioni da gol. Fare assist, quando entra in area è difficile difendere contro di lui senza fare rigore. Questo Gervinho è quello che conosco, che ho fatto debuttare a Le Mans e che ha vinto con me la doppietta in Francia. Penso che lui può migliorare ancora, ma ha già migliorato da inizio stagione. Lavorando e lavorando tanto, non c'è niente da fare che lavorare di più"
La partita di andata era carica di significati, lo ha detto anche lei più volte. Che significato ha questo derby per lei e come viene vissuto dalla squadra?
"Sì, è differente perchè all'inizio aveva tutta questa carica soprattutto del tempo tra l'anno scorso e questo inizio di stagione. Se uno a Roma non sapeva cosa era successo la fine della scorsa stagione, allora questo non ha nè la radio, nè la tv, nè internet. Così ho capito velocemente che l'inizio di campionato era importante ma soprattutto questa quarta giornata era per me la possibilità di andare avanti in modo molto più positivo. Adesso ci sono 21 partite già giocate. L'approccio della gara è totalmente differente sul piano psicologico soprattutto. Ma non cambia nulla perchè dobbiamo rimanere umili, in campionato può succedere di tutto. Ma quello che vogliamo tutti nello spogliatoio è che succeda una vittoria della Roma e niente di più".
L'unica occasione in cui Maicon ha giocato due partite in quattro giorni ha riportato una lesione ai flessori della coscia. Oggi è pronto a disputare due partite in poco tempo?
“Oggi è differente. Allora aveva solo tre giorni tra le due partite. Oggi ci sono 4 giorni, allora per me va bene non solo per lui ma anche per tutti gli altri”.
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