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Garcia: “Più ci daranno fastidio, più lotteremo. I giocatori sono motivati per domani, vogliamo chiudere l’anno in bellezza” – AUDIO – VIDEO

Le parole di mister Rudi Garcia in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Milan

Jacopo Aliprandi

Dai fatti di domenica scorsa di Marassi, ai fatti di domani all’Olimpico. Tanti sono i temi da affrontare in conferenza stampa da un Rudi Garcia molto seccato per la squalifica subìta dal giudice sportivo in merito all’accusa di “tentato schiaffeggiamento” da parte di uno steward. Il tecnico ha dovuto anticipare il consueto appuntamento con i giornalisti alle 13, un quarto d’ora prima, proprio per poter parlare e contestare alla Corte sportiva d’appello i provvedimenti persi da Tosel riguardo il post partita di Genova, per far sì che il tecnico domani possa guidare i propri ragazzi dalla panchina. E domani c’è appunto il match contro la squadra di Inzaghi, rinvigorita dopo la vittoria di domenica sera contro il Napoli, ma carente di importanti pedine in difesa.

Sicuramente il tecnico transalpino non sottovaluterà una gara così importante, sia perché ieri la Juventus si è riportata momentaneamente di nuovo a +3 sui giallorossi vincendo a Cagliari, sia perché concludere la prima parte di campionato con una vittoria prima della sosta, darebbe sicuramente più stimoli e più grinta ai giallorossi per affrontare al meglio le prossime partite, a cominciare da quella del 6 Gennaio contro l’Udinese.

Ma le prime domande per il mister sono tutte legate alla vicenda del Ferraris. Garcia è evidentemente contrariato e amareggiato da questa decisione, tanto da commentare la notizia anche in modo molto sarcastico: “C’era una persona che non conosco ancora, che sembra essere uno steward. Gli ho dato una bastonata sul ginocchio, poi gli ho sparato al piede. A parte questo, nulla. Andremo oggi pomeriggio per il ricorso, ma ora non posso dire nulla. Ascoltatemi bene: più ci daranno fastidio, più lotteremo. Più sarà difficile, più lotteremo.” Si è parlato molto del presunto gesto del tecnico, si è parlato anche della squalifica ad Holebas per il gestaccio ai tifosi rossoblù, ma si è parlato pochissimo della bottiglietta lanciata dagli spalti e che ha colpito Strootman all’uscita dal campo: “In 18 mesi almeno due volte ci siamo sentiti in pericolo. Questo non può accadere in uno stadio. I primi che vanno protetti sono il direttore di gara e i giocatori e lo staff”.

Aprendo invece il capitolo Milan, il tecnico ordina massima concentrazione contro i rossoneri, perché la partita di domani potrebbe riservare delle insidie: “Hanno cambiato allenatore e alcuni giocatori, resta il fatto che è sempre il Milan. Chiunque ci sia davanti, non cambia nulla. Dobbiamo fare il nostro gioco, abbiamo dimostrato a Genova di fare un gioco di qualità, anche se dobbiamo migliorare l’efficacia davanti alla porta. La squadra sta bene sia sul piano mentale che su quello fisico, sono parametri che ci permetteranno di dare tutto. Vogliamo chiudere quest’anno con la bellezza della vittoria”. E sul suo connazionale ex Roma, Menez: “Lo conosco benissimo, è un giocatore di talento, è francese, ha fatto parte della nazionale. Ha delle giocate incredibili, è un giocatore imprevedibile, quando prende la palla non si sa mai cosa succederà. Dovremo essere bravi a fare in modo che non faccia una grande partita”.

La speranza quindi è chiudere in bellezza questa prima parte del campionato, andare a riposarsi con una vittoria e mettere sotto l’albero questi ultimi 3 punti del 2014, un anno che ha portato grandi soddisfazioni ai tifosi, alla squadra e anche all’allenatore, con la speranza che il 2015 possa portare la stessa passione e le stesse certezze che hanno accompagnato la prima era di Garcia: “Assolutamente sì, non cambia nulla. Siamo secondi in classifica, per ora a 4 punti dalla prima, faremo di tutto per tornare a -1, non cambia l’ambizione. Abbiamo tre competizioni da giocare, la cosa più importante è il campionato, perché è la strada più corta per tornare in Champions League, vogliamo vedere ancora grandi squadre in futuro all’Olimpico, magari un po’ meno grandi nel girone. Bisogna uscire da questa quarta urna e bisogna fare risultati in Europa, ora in Europa League”.

Massimo impegno per tornare a meno un punto dalla Juventus, con l’auspicio che i calciatori possano regalare quest’ultima gioia ai tifosi, e con l’augurio di poter vedere domani sera il tecnico giallorosso nella sua zona di competenza, la panchina dello stadio Olimpico, per far sì che il francese possa augurare a tutto lo stadio un buon Natale e un felice anno nuovo.

Ecco le parole di mister Rudi Garcia in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Milan:

Sono passati cinque giorni. Ci può dire cosa è successo nel tunnel a Genova?

C'era una persona che non conoscevo, forse uno steward, prima gli ho dato una bastonata sul ginocchio e dopo ho preso la mia pistola e questo è niente. Andiamo oggi pomeriggio per il ricorso, non posso dire niente sulla vicenda. Ma ascoltatemi bene: più ci daranno fastidio, più lotteremo. Più sarà difficile, più attaccheremo. Capitolo chiuso, per oggi, grazie.

Questa settimana si è parlato di Giudice Sportivo, di stadio e poco di Milan. Il pericolo maggiore di questa partita è che il Milan verrà a giocarsela a viso aperto? Perchè non ha nulla da perdere.

Ha buoni giocatori ma per noi è l'ultima dell'anno all'Olimpico in casa e vogliamo fare di tutto per mettere i 3 punti sotto l'albero di Natale della Roma.

Restando sul tema Milan: c'è una squadra già consolidata, la Roma al vertice da tempo, e una in costruzione, il Milan. E' questa la differenza al di là degli undici punti in classifica?

Hanno cambiato allenatore e alcuni giocatori ma rimane il fatto che è sempre il Milan, sempre una grande squadra, grandi giocatori. Ma noi chiunque ci sia domani davanti, per noi non cambia nulla. Dobbiamo giocare il nostro gioco. I giocatori sono molto motivati, l'abbiamo dimostrato a Genova con un gioco di qualità, anche se dobbiamo essere più efficaci sotto porta. Ma abbiamo dimostrato che la squadra sta bene sul piano fisico e mentale e sono parametri che ci permetteranno di dare tutto domani per l'ultima dell'anno. Vogliamo davvero chiudere l'anno con la bellezza di una vittoria.

Se dovesse essere confermata la squalifica di Holebas, punterà a sinistra su Cole o ci sono altre alternative che sta valutando?

Aspettiamo oggi pomeriggio per vedere se Holebas è squalificato o no, ma non mi mancano le soluzioni per questo posto. Chiunque giocherà lo farà bene, io ho totalmente fiducia nel giocatore che metterò terzino sinistro.

A Genova si è rivista la Roma in trasferta che non si vedeva da tanto tempo. Ora che non c'è l'Europa la squadra è più determinata, bella e concentrata in campionato?

C'è stata la frustrazione di non aver fatto l'exploit contro il Manchester City, infatti i giocatori sono stati bravi a essersi concentrati solo sul Genoa e a sfruttare l'occasione di tornare a -1 dalla prima in classifica. Poi abbiamo gestito benissimo la partita. Ma questa partita normalmente doveva finire con almeno 2 gol di scarto, anche di più. Ora dobbiamo mettere solo le stesse cose in campo domani con una squadra differente che è il Milan: giocare il nostro gioco, essere ambizioni non solo nella testa ma anche negli atteggiamenti.

E' vero che si sente accerchiato? Poichè questo è il paese dei grandi misteri, degli omissis, e se si, da chi? Poi cosa pensa di Menez?

La prima parte non è una domanda sullo sport, come le cose successe dopo la partita di Genova. Non h niente da dire su questo punto, non ho nessun avviso. Non mi interessa questa domanda. Menez lo conosco benissimo, è francese, ha fatto parte della nazionale, ha delle giocate incredibili, è imprevedibile e quando prende la palla non si sa cosa succederà e noi dovremo essere bravi a non fargli fare una grande partita domani.

Si è parlato di tante cose dopo Genova, dallo schiaffo al gesto.. L'unica cosa di cui non ho letto da nessuna parte è: che fine farà quello che ha lanciato la bottiglia? Perchè la bottiglia che ha lanciato a Strootman, se lo prende sulla testa, forse qualcosa combina. Dato che in Italia abbiamo biglietti nominativi e telecamere, steward, polizia, la stupisce questo? L'unica cosa veramente calcistica, consentire ai giocatori di giocare, tanto più in uno stadio. Noi parliamo di stadi nuovi, senza pista.. L'Italia si può permettere stadi senza pista?

Siamo lontani da questa cosa. Io sono qui da 18 mesi ma almeno due volte ci siamo sentiti in pericolo e questo ovviamente non ci può essere in uno stadio. I primi che vanno protetti sono il direttore di gara e i giocatori e tutto lo staff.

E' un anno e mezzo che è in Italia, è francese ed ha una cultura ed un'esperienza di vita diversa dalla nostra. Ora conosce il nostro calcio, pregi e difetti, e la nostra vita, il nostro mondo, la nostra città. Alla luce di tutto quello che sta succedendo, di Marassi, dai problemi con la giustizia sportiva dalla ricetrasmittente in poi, e quello che  sta vivendo oggi da cittadino romano in questo momento della sua vita per quello che accade nella nostra città con Mafia Capitale. Lei da francese, che idea si è fatto?

Avete un paese fantastico, è molto bello. Per questo non dobbiamo fare paragoni tra le cose che succedono nel calcio e quello che succede fuori dal calcio. Lo stesso in Francia. Non sono un dirigente o responsabile della buona organizzazione del calcio italiano. E' ovvio che ci sono delle cose da migliorare ma non è il mio compito. Mi devo solo adattare alle regole, anche se a volte mi sembrano un po' strane e vanno rispettate. Per esempio essere giudicato e condannato sportivamente a due giornate a causa di una dichiarazione di un non tesserato senza nemmeno essere stato sentito.. è una cosa che io non ho mai visto. Mafia Capitale? Cosa ho a che vedere con questa cosa?

lei prima ha parlato di attacchi e di fastidi. Cosa le hanno lasciato le parole di Nedved e le punzecchiate di Allegri che ha detto di non conoscerla?

Non ho sentito niente, e non so se è giusto dire questa cosa ma non me ne frega. Noi giochiamo contro il Milan non contro un'altra e voglio che tutti i miei giocatori siano concentrati solo su questo. E lo so che lo sanno, lo sono, e anche io lo sono.

Volevo sapere il suo stato d'animo. Ha la stessa speranza dell'anno scorso di poter vincere con la Roma?

Assolutamente sì, non cambia nulla. Siamo secondi in classifica, al momento a 4 punti dal primo. Non cambia nulla sull'ambizione e la voglia che abbiamo tutti di vincere titoli. Giochiamo in tre competizioni, la cosa più importante per me è il campionato perchè è anche la strada più corta per tornare a giocare la Champions League. Vogliamo tornare a vedere grandi squadre in futuro all'Olimpico, non nel girone. Forse saremo meglio nel sorteggio. Bisogna uscire dalla quarta urna e per farlo bisogna fare dei risultati in Europa. E sarà in Europa League per questa stagione adesso.

In questi due anni di Roma, ha la sensazione davvero che alla Roma venga riservato un trattamento particolare? Non soltanto nel rispetto delle regole ma anche sul giudizio di certi fatti che avvengono sul campo e fuori? E' trattata male?

Mi sembra che il nostro direttore generale si sia espresso a inizio settimana. Io non ho niente da aggiungere, io ho fatto un comunicato per quanto mi riguarda. Per il resto ha parlato il direttore generale per far conoscere il sentimento della Roma e basta.