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Garcia: “Non abbiamo più tempo da perdere. Dobbiamo dare tutto” – AUDIO

L'allenatore giallorosso in conferenza stampa: "Domani dobbiamo ritrovare la fiducia e l'intensità della partita di andata. Non ho alcun dubbio sul fatto che la squadra darà il proprio meglio"

Jacopo Aliprandi

Se è vero che da qui in poi sono tutte finali, le prossime due partite saranno le partite fondamentali per continuare a sperare nel secondo posto, minacciato dai “cugini” biancocelesti. Contro l’Inter e il Sassuolo, in sette giorni, la Roma si gioca il proprio futuro. Il suicidio calcistico che si sta delineando per i giallorossi in questa stagione deve fermarsi e dare spazio a sette match di orgoglio, cominciando dalla difficile gara contro i neroazzurri di Roberto Mancini, anche loro in crisi, ma con il fattore campo dalla loro.

Spesso però la squadra di Rudi Garcia ha fatto meglio fuori casa che all’Olimpico, e lo dimostrano i numeri: nel 2015 sono 15 i punti conquistati lontano dalla Capitale contro i soli 8 in casa. “Il fatto di essere competitivi in trasferta ci deve dare fiducia”, commenta il tecnico transalpino che sprona i suoi ad avere un atteggiamento simile a quello mostrato nella gara d’andata nella quale i giallorossi vinsero per 4 a 2: “L'intensità la dobbiamo mettere domani al Meazza, ne avremo bisogno. Contro l'Inter vengono sempre fuori partite belle ma difficili. L'importante sarà avere l'atteggiamento mostrato a Cesena, contro il Napoli e a Torino. Andremo in trasferta contro qualsiasi squadra per vincere. Per questo però dobbiamo mettere l'intensità come nel match d'andata”.

Replicare i buoni risultati delle ultime partite, ma non l’atteggiamento mostrato nello scorso turno contro l’Atalanta, nel quale i giocatori erano sembrati privi di ogni stimolo. “Ho parlato alla squadra il giorno dopo e sanno cosa mi aspetto da loro. Sono determinatissimo e loro lo saranno altrettanto. Hanno lavorato intensamente questa settimana ma – prosegue Garcia - adesso bisogna tradurre in campo quello che hanno fatto in questi giorni. Atteggiamento di squadra, spirito di squadra e tanta solidarietà. Il problema non è sbagliare ma ci deve essere sempre un compagno che aiuta chi sbaglia, e sarà così. Entriamo nell'ultima via del campionato e non abbiamo tempo da perdere”.

Non c’è tempo da perdere quindi, la fine del campionato si avvicina e la squadra deve essere concentrata esclusivamente sulle prossime partite, e su nient’altro: “Per il momento conta solo essere concentrati sulla partita di domani. Parlare di mercato, dei giocatori e dei tweet di qualcuno non serve a niente ora. Dobbiamo mettere la testa sulla partita che arriva e sul finale di stagione, poi avremo tempo per parlare di altre cose”. Magari anche del futuro di uno dei giocatori maggiormente criticati nella partita contro i bergamaschi e, in generale, nel corso del campionato: “Ho parlato con Iturbe, e gli ho detto che è stato il migliore in campo nelle partite precedenti a quella contro l’Atalanta. Non deve perdere la fiducia, è un giocatore importante per noi e sta migliorando tanto. Avremo bisogno di lui da domani fino alla fine della stagione. E' molto migliorato, succede di sbagliare una partita”.

Grinta e corsa domani sera. Perché il tempo dei rimpianti deve finire, il secondo posto deve essere raggiunto per dare almeno una soddisfazione ai tifosi che hanno affrontato questa stagione come una vera e propria “passione”. Da domani, contro i neroazzurri, i giocatori dovranno guadagnarsi la riconferma e dimostrare di meritare questa maglia. “Testa bassa e pedalare”, per salvare il secondo posto, per non dover ricominciare tutto da capo il prossimo anno, ma ripartire da qualche certezza, come la qualificazione alla Champions League.

Ecco di seguito le parole di Rudi Garcia in conferenza stampa:

Contro l'Inter all'andata la Roma ha realizzato 4 gol, ci sono i presupposti per vedere una squadra come quella?

All'andata la Roma aveva giocato con molta intensità e tanta fiducia. L'intensità la dobbiamo mettere domani al Meazza, ne avremo bisogno. Giocare contro l'Inter è come sempre sarà una partita bella ma anche difficile. La parola d'ordine è "atteggiamento", quello mostrato a Cesena, contro il Napoli e a Torino, per mostrare che facciamo di tutto per questa partita. Come al solito andremo in trasferta per vincere. Per fare questo però dobbiamo mettere l'intensità come nel match d'andata.

Gervinho e Pjanic sono arruolabili per domani?

Si, ho parlato con loro e la discussione ha confermato la mia impressione: sono al 100%.

L'Inter nel derby meritava di vincere. Che idea si è fatto del lavoro di Mancini?

E' una squadra che ha tanti giocatori importanti, di qualità: sappiamo dove andiamo. Dopo c'è da dire che con il ritorno di alcuni giocatori anche noi abbiamo ritrovato delle forze importanti. Ci saranno delle scelte da fare ma più scelte difficili avrò e meglio andrà la squadra. Si alza la concorrenza e per ognuno aumenterà la voglia di fare del loro meglio. Su questo punto sono contento di ritrovare alcuni giocatori. Non dico che sono importantissimi ma è sempre meglio avere delle scelte e i giocatori avendo la concorrenza miglioreranno psicologicamente.

Un suo commento tecnico sulle semifinali di Champions League? Ritiene il Bayern favorito? E la Juve?

Parlerò anche dell'Europa League, perché per fortuna il Napoli non incontrerà la Fiorentina. Questo sarebbe stato il sorteggio peggiore per le due squadre italiane. Almeno avremo tre chance di andare in finale. Per il calcio italiano sarebbe bene che almeno uno delle tre squadre vada in finale. Sulla Champions, le ultime quattro squadre sono le più forti d'Europa.

Dopo l'Atalanta era molto arrabbiato. Questa settimana le è servita per calmarsi?

Ho parlato alla squadra il giorno dopo e adesso sanno cosa mi aspetto da loro. Abbiamo soprattutto lavorato sulla partita di domani ovviamente. Io sono determinato, determinatissimo e loro lo saranno altrettanto. Hanno lavorato questa settimana intensamente ma adesso bisogna tradurre in campo quello che hanno fatto in questi giorni. Prima cosa è l'atteggiamento di squadra, lo spirito di squadra e poi tanta solidarietà. Il problema non è sbagliare ma ci deve essere sempre un compagno che aiuta chi sbaglia, e sarà così domani. Entriamo sul rettilineo finale del campionato e non abbiamo tempo da perdere.

Rimanendo su questo punto, se la sente di garantire che nelle ultime sette partite non si vedrà l'atteggiamento visto contro l'Atalanta?

Soprattutto quando usciamo da tre partite buonissime sul piano della concentrazione e della determinazione com'era prima dell'Atalanta, vuol dire che un corretto atteggiamento lo sappiamo assumere e lo possiamo ritrovare subito. Non abbiamo tempo da perdere, questa è la base ma non basta: dobbiamo anche esprimere del gioco in campo. La base è quella ma non dobbiamo farci prendere dall'obiettivo e da ciò che c'è in gioco. Dobbiamo concentrarsi sul gioco, sulla partita stessa e dare tutto. Poi a fine partita, se avremo dato tutto, non avremo nessun rimpianto. Quando abbiamo fatto così durante la stagione abbiamo avuto la ricompensa di un risultato positivo alla fine della partita.

Nel 2015 la Roma ha ottenuto 15 punti in trasferta e solo 8 in casa. Lei che spiegazioni ne dà? Sulla carta le prossime due partite sono favorevoli alla Lazio, ma giocando la Roma in trasferta, forse la situazione è positiva anche per i giallorossi?

In trasferta siamo competitivi. Ora non serve parlare delle partite in casa perché adesso giocheremo in trasferta e la prossima di nuovo fuori contro il Sassuolo. Il fatto di essere competitivi in trasferta ci deve dare fiducia: solo questo. Almeno sulla trasferta appoggiamoci a quanto di buono abbiamo fatto perché in trasferta sappiamo come fare.

Inter e Roma sono in un momento simile dal punto di vista societario. Chi ne esce meglio nel prossimo futuro?

Io dell'Inter non posso parlare, sono l'allenatore della Roma e posso parlare solo della Roma. L'Inter è ovviamente un grande club, con un grande palmarès. Noi da quando è arrivato il presidente abbiamo ambizioni ed per questo che sono qua: continueremo a lavorare sul club e sulla rosa cercando di fare meglio ogni stagione. Per il momento però conta solo essere concentrati sulla partita di domani, perché parlare di mercato, dei giocatori e dei tweet di qualcuno non serve a niente. Dobbiamo portare tutta la nostra concentrazione sulla partita che arriva e sul finale di stagione, poi avremo tempo per fare bilanci e per parlare di altre cose. Non voglio che i giocatori non devono perdano nemmeno l'un per cento di concentrazione, che deve stare tutta sulle prossime partite.

Ieri Balzaretti ha parlato degli stimoli che lei è riuscito a dare dopo la finale di Coppa Italia persa contro la Lazio. Pensa che quest'anno i suoi stimoli non siano stati recepiti dalla squadra?

Bisogna chiedere ai giocatori, su questo non c'è nient'altro da dire. Io sono sempre lo stesso: spingo sempre la squadra, amo i miei giocatori e so cosa possono fare. La classifica ora dice che siamo terzi a pari merito con i secondi, che rimangono sette partite e che c'è ancora tutto da fare. Serve allora che io continui a dare gli stimoli e che i giocatori si stimolino tra di loro. Di Balzaretti posso dire solo che da quando è tornato è stato molto positivo e che carica la squadra. Veramente il suo ritorno allo spogliatoio ha fatto molto bene perché abbiamo un giocatore in più molto motivato. Lui sa che essere ancora un giocatore della Roma dopo 18 mesi di stop è una cosa bellissima. Questo atteggiamento positivo mi piace, io sono sempre positivo.

Iturbe ha vissuto una settimana particolare, i fischi dell'Olimpico dopo la partita con l'Atalanta..Come sta a livello mentale? Secondo lei si può recuperare per questo finale di stagione?

Ho parlato con lui e gli ho detto che è stato il migliore in campo nelle partite precedenti: Napoli, Torino... Può sbagliare una partita, non deve perdere la fiducia, è un giocatore importante per noi e sta migliorando tanto. Avremo bisogno di lui da domani fino alla fine della stagione. Lui da sempre il meglio, è' molto migliorato, può succedere a chiunque di sbagliare una partita, anche ai più forti in Europa.

Nonostante la classifica e il momento non eccezionale, per i bookmakers è favorita l'Inter. Sta cambiando la percezione del valore della Roma?

Non posso farci nulla su questa cosa né mi importa. Mi importa l'atteggiamento della squadra, il fatto che loro credono in loro stessi. Non ho alcun dubbio sul fatto che la squadra fino alla fine della stagione, darà il meglio. Tu fai il nostro mestiere, il nostro è restare concentrati sulla partita di domani.