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Garcia, l’uomo che non sbaglia una mossa

(di Alessio Nardo) Se li guarda, se li gode e alla fine, dopo il triplice fischio dell’arbitro di turno, li lascia festeggiare. Tutti insieme. Lui, Rudi Garcia, si limita ad un rassicurante sguardo di complicità rivolto alla curva. Poi via,...

Redazione

(di Alessio Nardo) Se li guarda, se li gode e alla fine, dopo il triplice fischio dell'arbitro di turno, li lascia festeggiare. Tutti insieme. Lui, Rudi Garcia, si limita ad un rassicurante sguardo di complicità rivolto alla curva. Poi via, dritto negli spogliatoi. A riflettere e ragionare sulle prossime mosse. Eccolo, l'uomo della svolta. Il francese intrigante che non sbaglia niente. Otto gare, otto vittorie, numeri da spavento. Merito alla squadra, ma anche a chi l'ha saputa costruire e forgiare sin dal ritiro estivo di Riscone. Rudi è irresistibile perché è semplice, pratico e pragmatico. Non stravolge mai nulla, non azzarda l'impossibile. Evita di stupire, di strafare. Scelte sempre logiche e fenomenale abilità nell'azzeccare ogni soluzione in corso d'opera. Come dimostrano i primi due mesi di stagione romanista, che andiamo (volentieri) a ripercorrere.

25/8/2013 - LIVORNO-ROMA 0-2

Rudi, privo dell'infortunato Kevin Strootman, punta su Bradley in mediana e sforna la mossa a sorpresa nel reparto offensivo: Borriello (in odor di partenza) titolare con Florenzi e Totti. Il centravanti napoletano s'impegna ma non è in grandissima forma. Appare lento, legnoso e poco brillante. Nella ripresa, al 60', prende il suo posto Gervinho. Totti si piazza al centro dell'attacco e la manovra acquisisce maggior velocità ed intensità. Forse per caso, forse no, arrivano subito i due gol della vittoria di De Rossi (65') e Florenzi (67').

1/9/2013 - ROMA-VERONA 3-0

Il tecnico francese propone per la prima volta la Roma titolare, con Strootman e Gervinho dal 1'. La squadra crea molto ma non concretizza, anche a causa della giornata non eccezionale di Florenzi. E' proprio l'esterno romano ad esser sacrificato ad inizio ripresa in luogo di Adem Ljajic. Il serbo spacca la partita, offre qualità e imprevedibilità al gioco giallorosso. Totti e soci si scatenano: nel giro di dieci minuti si va sul 3-0 con l'autorete di Cacciatore, il meraviglioso cucchiaio di Pjanic ed il siluro da fuori area dello stesso Ljajic.

16/9/2013 - PARMA-ROMA 1-3

Rispetto all'undici anti-Verona c'è solo una novità: Ljajic prende il posto dal 1' di Gervinho. L'ex viola non è in palla, sbaglia molto e la Roma (a causa dell'unica distrazione stagionale del reparto arretrato e di Castan in particolare) subisce al 37' il gol di Biabiany. Pareggia Florenzi ad inizio ripresa, poi ecco i cambi. Fuori Ljajic per Gervinho (54') e Florenzi per Marquinho (68'). La squadra, grazie al brio dei nuovi, segna con Totti (poi sostituito da Borriello) al 69' e guadagna un calcio di rigore all'85' con l'ivoriano ex Arsenal. Dagli undici metri la trasformazione è di Strootman.

22/9/2013 - ROMA-LAZIO 2-0

Primo test stagionale di una certa rilevanza sul piano psicologico. Nel derby parte l'undici titolare, ma qualcosa non va. Nei primi 45' sembra di rivedere la Roma del 26 maggio: lenta, bloccata, impaurita e senza idee. Serve una svolta, che arriva dalla panchina: al 51' Ljajic sostituisce Florenzi. Cambia tutto. La Roma, con più qualità, schianta la Lazio e segna con Balzaretti al 63' e lo stesso Ljajic, su rigore, in pieno recupero.

25/9/2013 - SAMPDORIA-ROMA 0-2

Garcia, a Marassi, tenta un abbozzo di turnover tenendo fuori dal 1' Totti, Florenzi e Ljajic. Spazio a Marco Borriello e Marquinho nel trio offensivo con Gervinho. A gara in corso spicca l'inconveniente Maicon, fuori per guai muscolari. Dentro Dodò con Balzaretti spostato a destra. I giallorossi non vanno aldilà di un tiepido predominio del campo. Marquinho non è in giornata (prestazione altamente negativa) mentre Borriello fatica a ricevere palle giocabili. Ci pensa Rudi: dentro Totti per l'ex Fluminense al 63'. La squadra ritrova equilibrio e ruggisce con Benatia al 65'. Nel finale c'è spazio anche per Florenzi (esce Borriello) e all'89' Gervinho fa 2-0 su assist del Capitano.

29/9/2013 - ROMA-BOLOGNA 5-0

Rudi rispolvera Torosidis, fuori a Genova per problemi fisici, e lo lancia dal 1' al posto di Maicon. Per il resto scende in campo la squadra titolare. La prestazione è spettacolare, meravigliosa, perfetta. Sblocca subito il risultato Florenzi, poi Gervinho e Benatia stordiscono il malcapitato avversario. Nella ripresa va ancora a segno l'ivoriano ed il pokerissimo, nel finale, è opera di un subentrante: Adem Ljajic, schierato al 64' proprio al posto di Gervinho.

5/10/2013 - INTER-ROMA 0-3

Big match temibile a San Siro contro i nerazzurri di Walter Mazzarri, imbattuti in campionato. Maicon non recupera, c'è di nuovo Torosidis. Stessa identica formazione iniziale del match col Bologna. La partita si risolve nel primo tempo con lo straripante show giallorosso: doppietta di Totti e tris in contropiede di Florenzi. Nella ripresa, Garcia sceglie Taddei per l'ammonito Pjanic (56') e Marquinho per il solito Florenzi (76'). Ottima anche la lettura della situazione dopo il rosso a Balzaretti. Entra Dodò all'81' (fuori Totti) e sorta di 4-4-1 finale con Marquinho a supporto del connazionale sull'out mancino.

18/10/2013 - ROMA-NAPOLI 2-0

Gara delicatissima e prime serie difficoltà per Garcia a partita in corso. Si fanno male prima Totti (al 32') e poi Gervinho (al 57'). Il tecnico gestisce meravigliosamente il momento di difficoltà ed azzecca tutto. Entra prima Borriello (preferito a Ljajic) che diventa uno dei protagonisti dell'incontro. Il modulo resta lo stesso: Pjanic, anziché avanzare alle spalle del centravanti (in un ipotetico 4-2-3-1), resta basso in mediana. Ed è proprio il bosniaco a prendere in mano centrocampo e partita, risultando decisivo anche nel tabellino marcatori. Obbligato l'ingresso di Ljajic nel secondo tempo al posto di Gervinho. Il 2-0 finale vuol dire fuga in classifica.