"Dobbiamo fare in modo che l'Olimpico torni ad essere una cassaforte". Dopo aver raccolto appena due vittorie interne dallo scorso novembre a oggi (con Inter e Napoli), Rudi Garcia sprona la sua Roma a ritrovare quel feeling perduto con lo stadio amico. Da domani alla fine del campionato, d'altronde, la formazione giallorossa giocherà davanti al proprio pubblico quattro partite su cinque. Ecco quindi che il bottino di punti raccolto in casa peserà in maniera determinante nel testa a testa con la Lazio per l'accesso diretto alla Champions League. Col Genoa, però, sarà fondamentale anche l'appoggio del pubblico, e di quella Curva Sud nuovamente piena dopo aver scontato la squalifica per gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito.
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Garcia: “L’Olimpico torni ad essere la nostra cassaforte. Serve il sostegno dei tifosi”
Dopo aver raccolto appena due vittorie interne da novembre a oggi, il tecnico sprona la Roma a ritrovare quel feeling perduto con lo stadio amico e chiama i tifosi. "Se saranno numerosi e ci sosterranno avremo una forza in più"
Garcia lo sa bene, e per questo chiede apertamente una mano agli spalti dell'Olimpico: "Se domani i nostri tifosi saranno numerosi e ci sosterranno avremo una forza in più. A loro dico di incoraggiare la squadra, soprattutto nei momenti difficili". Insomma, tutti uniti per raggiungere l'obiettivo secondo posto, sulla falsariga di quanto scritto da Totti un paio di giorni fa. "Avete letto tutti le dichiarazioni del mio capitano. Ha perfettamente ragione sul fatto che dobbiamo rimanere tutti concentrati sull'immediato, sul quotidiano, sulla partita che arriva - sottolinea Garcia -. Sappiamo di giocarci la Champions. Francesco ha espresso parole da capitano per rimanere uniti e la penso allo stesso modo". Per sapere se Totti (che oggi ha fatto un appello per sostenere il Nepal "colpito da un terremoto spaventoso") sarà in campo col Genoa dal primo minuto, dopo la panchina col Sassuolo, si dovrà invece attendere la distinta con le formazioni ufficiali: "Per noi il capitano è importantissimo. Poi l'ha detto lui: che inizi o non inizi non cambia nulla. Io valuterò la nostra forza e quella dell'avversario, e domani farò le mie scelte per la formazione titolare". A contendere il ruolo da attaccante centrale al numero 10 c'è infatti Doumbia, che con un «colpo di fucile di testa» (copyright Garcia) si è sbloccato a Reggio Emilia.
"Ha bisogno di giocare per essere giudicato, ma lo abbiamo preso per fare gol e col Sassuolo ha risposto nel migliore dei modi" le parole del tecnico sull'ivoriano, prima di tornare sul tema bomber sì-bomber no: "Se è meglio avere un centravanti vero piuttosto che 5 attaccanti da 5 gol ciascuno? Ovviamente se qualcuno porta Cristiano Ronaldo, lo prendiamo e ci prendiamo i suoi 30-40 gol a stagione. Quando non si ha un bomber così è meglio avere 5-6 giocatori che fanno 5 gol. Il problema di quest'anno è che i nostri attaccanti devono fare di più in termine di numeri, di gol e assist. La risposta, come si è visto a Sassuolo, sta arrivando". A Garcia la prestazione della Roma nel turno infrasettimanale non è dispiaciuta: "Siamo stati solidi, non abbiamo concesso quasi niente, e abbiamo fatto 3 gol con meno tiri del solito. Nel calcio è così: l'efficacia è molto importante". L'obiettivo adesso è ripetersi col Genoa: "È una squadra che sta lottando per qualificarsi in Europa, conosciamo la loro forza. La cosa che non sappiamo è la condizione atletica delle due squadre visto che sarà la terza partita in una settimana e farà caldo alle 12.30".
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