Le polemiche fuori dal villaggio. Rudi Garcia nella conferenza stampa pre Roma-Sampdoria difende De Rossi che, per quell'errore a centrocampo che contro la Fiorentina giovedì scorso ha propiziato il gol dell'avversario, è stato abbondantemente criticato da una parte della tifoseria giallorossa. Più di Astori dopo lo svarione contro il Palermo di due mesi fa, più di De Sanctis dopo la papera nel primo tempo Roma-Sassuolo dello scorso 6 dicembre, più di Ljajic che proprio tre giorni fa contro i viola ha fallito un rigore che in quel momento della gara poteva rivelarsi decisivo per riaprire la partita, e così via. A Daniele De Rossi, figlio di Roma che si è guadagnato un posto nella scenografia della Curva Sud delle grandi bandiere giallorosse della storia in occasione del derby di quest'anno, sembra che si possano perdonare solo poche cose. Quasi niente. E nell'inveire contro di lui non manca mai il riferimento all'ingaggio. Garcia ha voluto porre un freno a quest'ondata di critiche ribadendo che De Rossi è un campione e che lo sarà non solo fino a giugno, nonostante continuino a pervenire tentativi di avvicinamento a lui da parte di club della MLS (Major League Soccer). Un campionato, quello americano, in cui comunque al numero 16 non dispiacerebbe affatto giocare (a fine carriera) come dichiarò nel corso dello Slideshow di cui fu protagonista su Roma Tv. In merito, allora, disse: "Quando ti affacci in questi panorami, in un professionismo che tocca livelli anche più alti ti rendi conto quanto siamo piccoli rispetto agli americani. Lo sport americano è qualcosa a cui noi dovremmo attingere molto, le tournèe sono molto faticose ma dovrebbero aiutarci a capire cosa c'è dietro allo sport americano. Ho delle piccole fisse da quando sono giovane, mi piacerebbe vivere in America, sono cose con le quali cresci e più vai avanti e dici perché no?".
news as roma
Garcia con De Rossi: “Un campione. Ha solo sbagliato un passaggio”. Su Totti: “Sembra recuperato” – VIDEO
Alla vigilia di Roma-Samp, Garcia: "Mi fido sempre dei giocatori che ho a disposizione. Non intendo gestire nulla, intendo mettere in campo una squadra per vincere senza pensare nemmeno per un secondo a giovedì. Questo è il mio approccio alla gara"
Futuro a parte, domani contro la Samp De Rossi non ci sarà a causa del trauma distorsivo alla caviglia destra che lo costringe ai box. Garcia però conosce il suo valore all'interno dello spogliatoio giallorosso e del panorama calcistico nazionale: "Daniele è uno dei migliori giocatori italiani, un grande campione - ha detto il tecnico - ? ancora giovane e sa fare tutto. Ha sbagliato un passaggio e si è infortunato in quell'azione, può succedere. Ma ai miei occhi non cambia nulla. Resta un giocatore importante che ci aiuterà nel futuro, e non parlo solo per questa stagione".
Da un romano a un altro. Francesco Totti ieri, dopo palestra e fisioterapia, era tornato in campo per svolgere un lavoro differenziato, mentre oggi ha svolto l'intera rifinitura insieme ai compagni. Buon segno questo che ha portato Garcia ad inserirlo nella lista dei convocati per la sfida di domani sera. "Totti ha fatto oggi il primo allenamento con noi, ma lo ha fatto al 100 per cento e sembra aver recuperato - ha ammesso Garcia - Conto su di lui, come conto su tutti gli altri. Io preferisco sempre avere tutta la rosa a disposizione, piuttosto che averne metà fuori. Domani avremo le soluzioni per avere una squadra competitiva". Salvo sorprese, il capitano dovrebbe partire dalla panchina, visto che in attacco le soluzioni, anche se 'leggere', non mancano. Sempre per quanto riguarda il reparto offensivo Garcia ha assicurato che Doumbia "ora sta bene, sta migliorando sotto tutti i punti di vista, abbiamo ricominciato quasi da capo la preparazione fisica e piano piano sarà utilizzabile", e invece Ibarbo "tornerà in gruppo martedì, dopo la Sampdoria, e sarà una risorsa in più".
QUESTIONE DI LEADERSHIP - "Non c'è solo l'allenatore a spingere la squadra, ci sono anche i leader sul campo. Keita è un esempio di questo, non solo per le reti segnate. Non è che si pareggia in dieci contro la Juve senza leadership sul campo, non è che a Firenze, con i problemi avuti nel primo tempo, pareggiamo ugualmente senza leadership in campo. Soprattutto dopo il rigore sbagliato". Alla base di ogni risultato positivo ci deve essere un gruppo solido, e nei momenti più delicati a fare da collante può non bastare la personalità di chi è sempre con la squadra ma siede in panchina: l'allenatore. Per questo Garcia ha fatto riferimento ai leader in campo ed alla loro importanza nel riuscire ad imprimere nei compagni la spinta necessaria ad agguantare un risultato soddisfacente. Garcia ha citato Keita ma sa che le cose migliori arrivano quando sono tutti gli uomini in campo a dare il loro meglio. Un po' il succo delle dichiarazioni post Fiorentina-Roma di Nainggolan. Anche quelle parole del belga hanno fatto discutere "solo un pochino?" ha chiesto con ironia Garcia alla stampa presente in conferenza. Ieri è arrivata la precisazione da parte del centrocampista, oggi il tecnico ha voluto chiudere l'argomento così: "E' il compleanno di qualcuno di voi oggi? No? Allora vi auguro un buon 'non compleanno'. Ecco, quella di Nainggolan è una 'non-vicenda', allo stesso modo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA