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Garcia confessa: “Roma piazza difficile, ma sogno di vincere” – VIDEO. Montella: “Temo il loro orgoglio”

"Finchè i giocatori mi seguono, finchè ascolteranno le mie parole, devo assecondare il mio sogno di vincere qui. Sono venuto per questo, voglio vincere a Roma" afferma il tecnico giallorosso

Redazione

"Il giorno in cui capirò di non essere più un plusvalore per il club, in cui sentirò di non essere utile a ottenere vittorie, risultati e trofei, mi farò subito da parte". Rudi Garcia non fa marcia indietro, e conferma che non sarà "mai un peso per la Roma", come aveva detto dopo la sconfitta con la Samp, il punto più basso della sua gestione giallorossa. Il tecnico, tuttavia, spera di uscire dal momento di crisi in cui è piombata la squadra già domani sera nel ritorno degli ottavi di Europa League con la Fiorentina per rilanciare le ambizioni di un gruppo che - assicura - può ancora dire la sua da qui a fine stagione. "Sembra che lottiamo per la salvezza, che siamo già fuori da tutto, ma domani vogliamo centrare i quarti", ricorda il francese, disposto a salutare tutti solo quando capirà di non avere più in mano lo spogliatoio. "Finchè i giocatori mi seguono, finchè ascolteranno le mie parole, devo assecondare il mio sogno di vincere qui. Sono venuto per questo, voglio vincere a Roma dopo aver sognato di farlo - spiega -. Con questa squadra, in questa piazza che forse è la più difficile del mondo, penso sia ancora possibile vincere".  "Perchè dico che a Roma è così dura? Ora non è importante parlarne, conta solo la squadra e la gara di domani. A fine anno poi parleremo di tutto, o forse è meglio all'inizio della prossima stagione" aggiunge quindi Garcia prima di sottolineare di non essere il tipo che getta la spugna: "Mi conoscete male se pensate che mi arrendo al primo momento di difficoltà. Questo è il primo, e spero ce ne saranno tanti altri in futuro, ma ovviamente non più in questa stagione perchè abbiamo già avuto abbastanza problemi. Sino all'ultimo minuto dell'ultima partita di campionato io ci sarò e sosterrò i giocatori. A fine stagione poi faremo i conti, come sempre".

Insomma, per discutere di futuro si aspetteranno i primi di giugno. Adesso è tempo di fatti. "Ho totale fiducia in tutti i giocatori, la squadra deve sapere che non è tutto da buttare. Torneremo a vincere se avremo carattere e orgoglio, ma soprattutto se giocheremo bene - la ricetta di Garcia per uscire dal tunnel -. Non sono uno che si fa prendere dall'euforia quando le cose vanno bene e non cado mai nel pessimismo o catastrofismo quando vanno male. Sono sempre misurato, per questo sono tranquillo e sereno. Dopo la pioggia viene il sole, ma lasciate tranquilli i giocatori perchè loro mettono tutto in campo e devono avere la testa tranquilla. Mi prendo io tutta la colpa".

Colpa che a dire il vero l'ambiente ha equamente suddiviso su proprietà, dirigenza, tecnico e squadra. I fischi piovuti dagli spalti dell'Olimpico però devono aver preoccupato i giocatori meno esperti dello spogliatoio romanista, tanto che un senatore come Keita non si è fatto troppi problemi nel chiedere il sostegno dei tifosi: "Domani senza il loro aiuto sarà più difficile vincere, e quindi faccio un appello: non abbandonateci, sosteneteci e aiutateci. Per un giocatore è più difficile giocare bene quando è fischiato, o contestato". "Questo è il momento più difficile della stagione, ma il calcio è così, è fatto di alti e bassi - le parole del maliano -. I campioni nel momento della difficoltà alzano la testa, continuano a lavorare per cambiare le cose e già da domani possiamo cambiarle ottenendo la qualificazione".

Vincenzo Montella non si fida della crisi della squadra di Rudi Garcia, e in vista del ritorno degli ottavi di Europa League mette in guardia la Fiorentina  "La Roma dispone di grandissimi calciatori, anche sul piano morale, ed è sempre seconda in classifica. Credo molto nell'orgoglio dei giocatori giallorossi, purtroppo...Dovremo essere bravi a fare la nostra partita, senza farci condizionare. Ambiente favorevole per noi? Non credo, i tifosi romanisti sono sempre stati vicini alla Roma nei momenti difficili, li conosco e so quanto sono appassionati". Pronto alla sfida anche Borja Valero che spera di bissare il 2-0 dello scorso febbraio in Coppa Italia: "Dobbiamo cercare di ripetere quella gara, far passare i primi minuti in cui la Roma metterà tanta intensità, e poi far uscire il nostro gioco che ci può permettere di fargli male. Non ho mia vinto niente e la voglia di vincere un trofeo in viola è tanta".