Ecco le parole di Fernando Gago in conferenza stampa oggi a Trigoria.
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Gago: “Voglio restare alla Roma, ma non dipende solo da me. Suarez? E' uno che può fare la differenza”(FOTO)
Ecco le parole di Fernando Gago in conferenza stampa oggi a Trigoria.
"Mancano delle partite importanti che dobbiamo vincere, sappiamo quanto sia importante giocare in Champions. Dobbiamo procedere partita dopo partita, in difesa è normale commettere degli errori, ci sono dei problemi. Miglioreremo. E' un processo lungo, dopo sei mesi è difficile assimilare un modo di giocare così complesso".
Hai sempre giocato in top club, adesso sei in una squadra non di prima fascia. Che sensazioni hai?"Ho avuto la fortuna di giocare in grandi club, ora sono qui alla Roma che è una squadra che ha un fascino speciale. Qui ha giocato Batistuta, in Argentina è molto seguita. C'è un grande ambiente, ora devo finire bene l'anno poi vedremo. Per me giocare qui non è un problema, ma un grande onore"
Tu hai vissuto la cultura madridista, ora respiri la cultura barcelonista con Luis Enrique e i suoi metodi. Sono due mondi così distanti e diversi?"Ogni club ha una sua identità, è difficile fare paragoni. Sappiamo che il Barça gioca col possesso palla, il Real è più diretto. In fondo è il bello del calcio avere filosofie diverse, quel che conta è come si traducono in campo"
Vuoi restare alla Roma?"Si certo, non ho nessun problema. Certo, non dipende solo da me ma anche da Roma e Real Madrid"
Pensi che Suarez possa essere utile alla Roma?"Lo conosco da molti anni, è un giocatore molto forte che può fare la differenza. Da qui ai prossimi mesi ci saranno molte voci di mercato. Per ora è un giocatore del Liverpool".
La sensazione è che ti piaccia più fare l'intermedio che il centrale. E' realmente così?"Io giocherei anche in porta, io mi alleno ogni settimana per dare il mio contributo alla squadra. Ho quasi sempre giocato davanti alla difesa, in nazionale ho fatto l'interno. E' un ruolo che mi piace, che offre soluzioni e alternative al mister".
E' più facile che l'Argentina vinca il prossimo mondiale o la Roma il prossimo scudetto?"Nel calcio nulla è prevedibile. Spero che possano realizzarsi entrambe le cose. Se sarò qui il prossimo anno, farò tutto il possibile per vincere lo scudetto. Ma facciamo un passo alla volta".
Te e altri giocatori siete abituati ad alti palcoscenici. Non disputare la Champions il prossimo anno sarebbe un fallimento?"Quando sono venuto qui, il mio obiettivo era vincere lo scudetto. Ora siamo in corsa per un posto in Champions, la matematica ci dice questo. Spesso i risultati dipendono dal tempo che serve per raggiungere un'intesa e un affiatamento. Procediamo un passo alla volta, siamo una squadra molto giovane. Col giusto mix di giocatori esperti potremo crescere in fretta".
Quali sono i punti forti della squadra e quali giocatori bisognerebbe comprare il prossimo anno?"Abbiamo una rosa molto buona. Non mi piace guardare troppo lontano, guardare al prossimo anno. Ci sono giocatori già consacrati e giovani dal futuro brillante. Tutte le decisioni competeranno ad allenatore e dirigenti, loro dovranno capire cosa manca e dove migliorare. Il progetto deve andare di pari passo con i risultati".
Hai affrontato da avversario sia il Barcellona che il Milan. La differenza tra le due squadre dipende solo da un rigore?"Non mi piace parlare di squadre in cui non gioco. Ovviamente ho visto la partita perché mi piace seguire il calcio anche in tv. Non so se ci sia una grandissima differenza, sono due grandi squadre, giocano diversamente. Non è certo un rigore a far la differenza, è stata comunque una bella partita".
Il suo collega Masiello ha ammesso di fare un autogol volontario. Cosa ne pensa della vicenda del calcioscommesse?"Sono sincero, non ho mai vissuto nulla del genere. Non solo al corrente di questa vicenda, ho sentito qualcosa ma non leggo molto la stampa sportiva. E' qualcosa che fa molto male al calcio e allo sport in generale".
Sei un centrocampista di qualità ma hai segnato poco in carriera. Perché? "Posso migliorare, questo è certo. A me piace crescere partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. Ho spesso giocato in posizione più arretrata, ora gioco più avanti e ho qualche occasione in più".
C'è il rammarico per i derby persi ed altre partite non brillanti contro squadre sulla carta inferiore. C'è una partita che vorresti rigiocare?"Tutte le partite sono difficili, da qui in avanti giocheremo otto finali. Non importa se giochiamo contro il Milan o contro il Lecce, dovremo mostrare sempre la stessa determinazione. Domenica si è visto un cambio di atteggiamento della squadra, che è riuscita a ribaltare il risultato rimanendo fedele al proprio gioco".
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