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Gaffe, errori dialettici e i malumori a Trigoria: i cinque passi della rottura tra Petrachi e la Roma

Marco Prestisimone

Che non fosse predisposto a comunicare davanti a microfoni e telecamere i dirigenti dentro Trigoria l'avevano capito, ma l'ulteriore conferma arriva il giorno della conferenza di presentazione di Ibanez, Carles Perez e Villar, che diventa il momento per lo sfogo di Petrachi. Che ne ha per tutti. La stampa, accusata di calunniarlo "perché non prendo caffè con nessuno", e Friedkin, con cui Pallotta era in trattativa per la cessione: "Ho spiegato ai calciatori che potrebbe succedere qualcosa, come potrebbe non accadere nulla. Non pensate che arriva Paperon de Paperoni e compra chissà quali giocatori". Da Houston una reazione non è arrivata, ma immaginarla non è compito arduo. Quella conferenza a Trigoria non piace a nessuno, soprattutto alla dirigenza che non voleva rendersi complice di cadute di stile di questo genere e prende le distanze dall'intero contenuto dello sfogo.

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