Florenzi, il tutto fare giallorosso

(di Roberto Golino) Alessandro Florenzi, classe '91, è considerato una delle sorprese positive di questo felicissimo inizio di stagione giallorosso. Il ragazzo di Acilia è al suo secondo anno in serie A; l'esordio, infatti, è avvenuto lo scorso anno sotto la gestione Zeman e un po' ingiustamente è stato attribuito principalmente al metodo di lavoro del boemo, il rendimento più che sufficiente dell'ex-capitano della Primavera nella scorsa stagione. In realtà, Florenzi, è uno di quei giocatori che ruba l'occhio a qualsiasi allenatore; vuoi per la sua capacità di adattarsi a giocare in qualsiasi parte del campo, vuoi per la generosità che lo contraddistingue in termini di sacrificio. Con queste premesse, non poteva non accorgersi di lui Rudi Garcia; il tecnico, che ha cambiato per l'ennesima volta il ruolo all’istrionico centrocampista. L'allenatore francese lo vede come esterno di attacco e lo ha schierato in quella posizione in tutte e tre le partite disputate in campionato. Le prestazioni del motorino giallorosso hanno dato ragione al tecnico ex-Lille: in quella posizione, Florenzi, è andato in rete già in due occasioni. In entrambi i casi, le marcature sono state realizzate lontano dallo stadio Olimpico; la prima contro il Livorno, l'ultima, nella sfida del Tardini. In totale, il Jolly romanista, ha calciato sei volte verso la porta avversaria, per una percentuale realizzativa del 33,3%. Buona, anche la mira di Florenzi: come riportano i dati dell'OPTA, la percentuale dei tiri che hanno centrato lo specchio della porta recita 66,7%. Non sarà un funambolo il numero 24 della Roma; infatti, su tre tentativi, Florenzi non è mai riuscito a saltare l'uomo. Il talento di scuola Roma ha altre caratteristiche e allora ecco evidenziati i 57 passaggi riusciti sui 72 effettuati.