Il tecnico della Sampdoria Ciro Ferrara parla, nella consueta conferenza stampa pre-partita, alla vigilia di Roma-Sampdoria: "Non scorre buon sangue con Zeman.
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Ferrara : “Zeman ha leso la mia immagine e quella della Juventus quando ero calciatore”
Il tecnico della Sampdoria Ciro Ferrara parla, nella consueta conferenza stampa pre-partita, alla vigilia di Roma-Sampdoria: “Non scorre buon sangue con Zeman.
Durante i miei 20 anni da calciatore Zemanha rilasciato dichiarazioni che hanno leso l'immagine del sottoscritto e della Juventus e questo, anche per l'impegno che con i miei compagni mettevo in campo, non lo posso accettare".
Prosegue Ferrara: "E' la prima volta che affronto Zeman come tecnico però non c'è nessun senso di rivalsa nei suoi confronti".
"Tissone ha avuto un problema e resta a casa con Poli e Maxi. Eder ha recuperato in pieno e sarà della partita, così ve lo dico subito". Sgombera il campo Ciro Ferrara, e la conferenza stampa la comincia con una notizia. Alla vigilia della trasferta di Roma il tecnico blucerchiato fa il punto della situazione. Tra avversari, attualità e turn-over. "Abbiamo delle assenze e dobbiamo trovare soluzioni diverse - prosegue -. Sinceramente nell'undici può cambiare qualcosina, ma non ci saranno stravolgimenti, l'ossatura resterà la stessa. Faremo ancora un allenamento domattina e voglio valutare bene se tutti hanno recuperato nella maniera giusta".
Un giudizio sulla squalifica di Maxi López?
"Maxi sa benissimo il mio pensiero. Ha commesso una sciocchezza e resterà fuori. Gli ho parlato, quello che avevo da dire l'ho detto direttamente a lui. È la prima volta che la Procura Federale squalifichi un giocatore per un motivo del genere, noi abbiamo la sfortuna che la porta dell'arbitro capiti proprio di fronte all'uscita del tunnel. Immagino che non sia la prima volta che capiti una cosa del genere, ma Maxi ha sbagliato e pagherà".
Quella dell'"Olimpico" può essere una partita-chiave per voi e per le vostre ambizioni?
"Test impegnativi ne abbiamo già avuti diversi. Al termine delle partite col Siena e col Pescara ho letto commenti che in qualche modo sminuivano i nostri risultati. Poi domenica vado a casa e mi accorgo che il Siena batte l'Inter e che il Pescara ha pareggiato a Bologna. Non esistono partite facili: la prima può perdere contro chiunque e i punti che abbiamo conquistato sono figli di gare che dimostrano la forza della Samp. Detto questo, domani andiamo ad affrontare una squadra con obiettivi diversi dai nostri: lottano per i vertici, per lo Scudetto mentre il nostro obiettivo è risaputo".
La Roma arriva a questa gara senza aver giocato a Cagliari. Uno svantaggio per voi?
"Questo non è dipeso da noi né da loro. Ci sarebbe piaciuto poterla giocare nelle stesse condizioni, ma voglio pensare che non sia questo il problema. Sappiamo che loro hanno riposato e dobbiamo accettare questa situazione".
Che Roma si aspetta?
"Bisogna vedere se recupera De Rossi, Totti ha già recuperato. In ogni caso la Roma ha alcuni giocatori di livello mondiale, in più possiede giovani di qualità come Destro e Florenzi, che io conosco molto bene. È una squadra che sposa l'ideale del proprio allenatore, il modo di giocare che lo ha reso famoso. Per noi, sulla carta, è una partita proibitiva. Ma lo era anche quella con il Milan. Andiamo lì per giocarci le nostre carte, le nostre possibilità e per metterli in difficoltà nelle loro lacune. Ci sarà pressione, ma non possiamo solo subire. Si subirà di sicuro, però abbiamo gente che ha gamba e può far male nel momento in cui si riconquista il pallone".
De Silvestri e Poulsen restano finora due oggetti misteriosi. Cosa manca loro per poter ritagliarsi uno spazio?
"Misteriosi lo sono per i media o per il pubblico. Per il sottoscritto le idee sono chiare: in questo momento abbiamo trovato un assetto ed è giusto mantenerlo. Lollo deve farmi vedere di meritare il posto in squadra, deve farmelo vedere durante gli allenamenti; per Simon vale il discorso della settimana scorsa, ha ancora bisogno un po' di tempo".
Può essere arrivato il momento per Renan?
"Il momento è di tutti, non è facile tener fuori dei ragazzi. E per questo devo fare i complimenti a coloro che sono quattro partite che non sono ancora scesi in campo e non hanno avuto le soddisfazioni che meriterebbero".
Come vive questo momento positivo? C'è il rischio di creare false aspettative?
"Intorno alla squadra non ho notato questo. Lo noto da parte della stampa. Io sinceramente vado in giro e gli stessi tifosi hanno sempre un profilo basso, si rendono conto della situazione. Non alziamo l'asticella perché non è quello il nostro percorso. Mi sembra di ripetermi troppo spesso: oggi per curiosità guardavo la classifica di Serie B, eravamo 16 punti dietro Pescara e Torino. Non abbiamo vinto il campionato. Siamo entrati dalla porta secondaria, quella dei playoff, e questo non va dimenticato".
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