Fenucci: “Ci ispiriamo ad una Roma vincente del passato. Ora Trigoria poi lo stadio nuovo”. Baldini: “Di Bartolomei ai giovani insegna serietà”

A margine della cerimonia di intitolazione del Campo A di Trigoria a Di Bartolomei il Direttore Generale della Roma Franco Baldini e l'Amministratore Delegato  Claudio Fenucci si sono intrattenuti con alcuni cronisti tra i quali l’inviato di ForzaRoma.info.

FENUCCI “E’ stata una giornata toccante nel ricordo di chi ha rappresentato il capitano di una Roma che ha per prima rotta il monopolio dei club del nord, una Roma vincente di cui Ago era una massima espressione. L’idea di intitolare a lui il campo della Primavera è nata per ricordare Agostino nella casa della Roma e dare un senso di continuità tra la Roma vincente del passato e la Roma del futuro rappresentata dai giovani, una potenzialità del Club che come è successo con Francesco e Daniele legame con il suo popolo.

La nuova proprietà cerca di ripartire dalle radici storiche della Roma? Il collegamento con la storia è la forza di ogni popolo direi. Per noi è un momento importante per chi in passato ha rappresentato una Roma vincente e forte e a loro ci ispiriamo. Speriamo di riuscirci ma ce la metteremo tutta. Poi ripartiamo dalle strutture, cominciando dal rinnovamento di Trigoria per poi arrivare allo stadio un pilastro fondamentale nella strategia non dei nuovi proprietari ma dei custodi della Roma

BALDNI “Se non Di Bartolomei chi potevamo riportare a Trigoria? Ho sempre sentito un rispetto assoluto nei confronti di Di Bartolomei e bisogna valorizzare chi nel tempo si è meritato questo rispetto. Di Bartolomei ai giovani insegna serietà, lo spirito di dedizione e anche il non prendersi sul serio. Agostino al di là della faccia seriosa usava una bella dose di autoironia. I tifosid ella Roma si legano in modo particolare a chi ha speso qualcosa o tutto per la Roma. Ci si lascia sempre in due mai da soli, ma l’affetto nel cuore della gente non può disperdersi. Ci aspettavamo tutto questo affetto dei tifosi per Di Bartolomei. Più che chiederci il perché non era stato fatto prima ci siamo chiesti come farlo. E questo credo che può bastare…”