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Fenucci-day, e la piazza si spacca. Per Firenze Totti scalpita

(di Valerio Valeri) Senza dubbio quella di oggi è stata la giornata di Claudio Fenucci. L’amministratore delegato giallorosso, ex Lecce, in un’intervista esclusiva alla Gazzetta Sportiva ha parlato della situazione economica della...

Redazione

(di Valerio Valeri) Senza dubbio quella di oggi è stata la giornata di Claudio Fenucci. L'amministratore delegato giallorosso, ex Lecce, in un'intervista esclusiva alla Gazzetta Sportiva ha parlato della situazione economica della Roma, del fair play finanziario e della trattativa per il rinnovo contrattuale di Daniele De Rossi.

Le sue parole, su certi aspetti molto chiare, hanno diviso nettamente l'opinione pubblica – giornalisti e tifosi – che a seconda degli occhi con cui guardano il progetto americano hanno dato le loro interpretazioni. “Abbiamo ricevuto un'eredità finanziaria complessa – ha spiegato Fenucci - , la Roma nel recente passato ha vissuto al di sopra delle sue possibilità. Siamo in negativo e lo saremo per un po', l'obiettivo è andare in pari per il 2014, nel frattempo dovremo essere bravi a ridurre la rosa e ridurre il monte ingaggi, senza rinunciare agli investimenti su giocatori talentuosi e di prospettiva”. Trasparenza e sincerità, dunque, con una stoccata “soft” a chi aveva in mano le redini della società fino a meno di un anno fa. Su Daniele De Rossi, che dal 2 febbraio potrà siglare un accordo con qualsiasi altro club poiché in scadenza al 30 giugno prossimo, le parole sono poco differenti da quelle già pronunciate in occasioni precedenti: “C'è ancora differenza – risponde - , sicuramente non siamo ai dettagli finali. Vorremmo modulare il contratto in maniera tale che i primi anni ci permetta di essere in linea con la politica finanziaria che abbiamo iniziato”.Due argomenti scottanti che qualcuno ha interpretato così: la Roma non ha soldi e Capitan Futuro se ne andrà via. Uno di questi è Roberto Renga:“Da Fenucci una dichiarazione di povertà – scrive su Twitter la penna romana – e Daniele se ne andrà via. Perché avevano detto che si ricapitalizzava entro il 31 dicembre e adesso si allunga fino a febbraio?”. La realtà è che bisogna avere pazienza, mentre per quanto riguarda il numero 16 di Ostia la situazione è effettivamente pericolosa, e il rischio di perderlo anche a parametro zero è concreto.VERSO FIRENZE COL DUBBIO TOTTI-BORRIELLOAndando a scorrere i risultati tra giallorossi e viola negli ultimi venti anni, si verifica che il bilancio è assolutamente pari, con 5 successi a testa e 23 gol per entrambe. Più preoccupanti si fa il dato se limitato alle ultime cinque stagioni: solo un successo, nel 2010, grazie alla rete di Vucinic giunta a nove minuti dalla fine di una gara soffertissima. Nel frattempo, lasciando le statistiche, Luis Enrique prepara la squadra per l'incontro di domenica pomeriggio: Osvaldo non sarà convocato, Borriello sembra in forma e Francesco Totti, reduce da uno stop di quasi due mesi se escludiamo i pochi minuti contro il Lecce, scalpita per riprendersi la fascia di Capitano. Il numero 10 riceve anche una solenne dichiarazione d'amore: "Totti divinità intoccabile", si legge su uno striscione apparso fuori Trigoria. In Toscana l'aria che si respira non è più serena di quella romana: Delio Rossi è alle prese con qualche indisciplinato di troppo, tra cui il 24enne Alessio Cerci, ex romanista, che avrebbe usufruito di un permesso per andarsene in Spagna a fare cosa non si sa. Il tecnico non ha gradito, visto anche un precedente, e quindi il ragazzo di Valmontone dovrebbe rimanere a casa, anche perché non al meglio fisicamente. Squalificato Natali, i viola recuperano Jovetic, che confessa: “Il ritiro forzato non piace a nessuno”, mentre Valon Behrami ammonisce: “Non siamo ancora squadra. Intanto la Roma presenta un'iniziativa che potrebbe stuzzicare più di un tifoso, lo “Stadium Magic Box”, un pacchetto all inclusive con biglietto per la Tribuna Monte Mario Top, tanti gadget giallorossi e accesso al Top Match Club. Si parte dal 12 dicembre per Roma-Juve.IMPAZZA IL MERCATO Ormai è inevitabile, ogni giorno ce n'è una nuova sul fronte calciomercato. Con Burdisso fuori per 8 mesi e Kjaer out fino a gennaio, Walter Sabatini sta scandagliando ogni campionato alla ricerca di un sostituto, con un occhio anche per i terzini e un mediano. Gli indiziati maggiori sarebbero Breno, brasiliano del Bayern e Garay, argentino del Benfica, con il palermitano Matias Silvestre che potrebbe tornare in auge, nonostante sia in Sicilia da soli sei mesi. Damiao sembra in trattativa con la Juventus. In Serbia sono seguiti in quattro: Ivan Ivanov, bulgaro classe 1988, è al Partizan da quest'anno, già nazionale bulgaro. Aleksandar Miljkovic è un suo compagno, due anni più giovane, in quel club da 3 stagioni, ma si muove meglio sulla destra. Sinistro, invece, Aleksandar Lazevski, macedone di 23 anni, anche lui al Partizan. L'ultimo del poker balcanico è Lee Addy, nato ad Accra in Ghana nel 1990, difensore centrale bravo anche a sinistra, è quello che costa di più ed è in forza alla Stella Rossa.