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Enrique: “Real-Barcellona? Imperdibile, tiferò Barcà”. I giocatori giallorossi invece sono divisi

La Juventus, almeno per 90′ minuti, può attendere. Domani sera una parte dello spogliatoio della Roma si metterà davanti al televisore per assistere al ‘Clasicò di Spagna tra Real Madrid e Barcellona.

Redazione

La Juventus, almeno per 90' minuti, può attendere. Domani sera una parte dello spogliatoio della Roma si metterà davanti al televisore per assistere al 'Clasicò di Spagna tra Real Madrid e Barcellona.

In primis Luis Enrique, uno dei pochi eletti a poter dire di aver indossato sia la 'camiseta blancà sia la maglia blaugrana: «È una partita imperdibile, la vedrò sicuramente. E tiferò Barca al 100%». Dopo le cinque stagioni a Madrid vissute dal 1991 al 1996, 'Luchò ha infatti trascorso in Catalogna ben undici anni, di cui otto da calciatore e tre da tecnico del Barcellona 'B'. Con gli scarpini ai piedi ha collezionato la bellezza di 32 apparizioni nel 'Clasicò (13 col Real, 19 col Barca), vincendone 12 (altrettanti i pareggi e solo 8 le sconfitte), e realizzando anche cinque reti (una sola con le merengue, le restanti quattro coi blaugrana). Insomma, un vero e proprio esperto della sfida che infiamma gli spalti del Camp Nou e del Santiago Bernabeu.

 

A tifare per la squadra di Guardiola, però, non saranno solo Luis Enrique e i suoi collaboratori. Pronto a sintonizzarsi sul match per sostenere Messi e compagni anche Bojan Krkic che, fino a pochi mese fa, condivideva lo spogliatoio con la 'pulcè argentina. L'attaccante ex Barca, a differenza del tecnico della Roma, non ha mai avuto un feeling particolare con la supersfida del calcio iberico: dal 2007 al 2011, infatti, ha affrontato i madridisti appena quattro volte nella Liga (disputando un solo 'Clasicò da titolare con Rijkaard in panchina), senza mai iscrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori. «Mi piace l'approccio e la politica del Barcellona, ma l'anno vissuto a Madrid non si dimentica, per questo tiferò Real» è invece il punto di vista di Franco Tancredi, preparatore dei portiere alla 'Casa Blancà durante la gestione Baldini-Capello del 2006-07, conclusa poi con la vittoria della Liga. «Le due squadre ormai sono sullo stesso piano, il Real ha ridotto il gap- l'opinione di Tancredi -. Alla fine saranno le sfumature a decidere la partita». Partita che il direttore generale Baldini guarderà in tv nonostante l'invito ufficiale del Real spedito assieme ai biglietti d'ingresso per la tribuna d'onore. Troppo ravvicinato, infatti, il delicato impegno di campionato contro la Juventus per volare a Madrid, anche se per poche ore. E dalla Capitale seguiranno il 'Clasicò anche gli argentini Fernando Gago e Gabriel Heinze, entrambi con un passato in maglia merengue. Il centrocampista, prima di incrociare sulla propria strada Josè Mourinho, era un habituè della partitissima: dal 2006 al 2009, passando per Capello, Schuster, Juande Ramos e Pellegrini, ne ha giocati ben sei, di cui cinque da titolare. Con l'avvento dello 'Special Onè, invece, zero presenze. Zero come la voglia di Cicinho di mettersi in poltrona col telecomando in mano per osservare i suoi ex compagni del Real Madrid: «Il Clasico? Non m'interessa, non lo vedrò». Cristiano Ronaldo dovrà farsene una ragione. (ANSA)