Con la pausa per le nazionali l'attenzione in casa Roma è tutta per la giornata di domani, quando all'Olimpico andrà in scena la Festa della Famiglia per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto. Il match contro il San Lorenzo ha fornito anche l'occasione per incontrare in udienza privata Papa Francesco. Un'esperienza che di certo rimarrà impressa nei giocatori giallorossi. "E’ stata una gran bella emozione, molto forte - racconta Stephan El Shaarawy ai microfoni di Roma Tv -. Io lo avevo già incontrato quando andammo con la Nazionale Italiana per l’amichevole contro l’Argentina, è stato un grande onore. E’ una persona molto umile con un grande cuore. Per l’iniziativa di domani ci ha ringraziati, non sarà importante il risultato, ma colgo l’occasione per invitare tutti i tifosi giallorossi e non solo per dare un contributo importante a queste persone che hanno vissuto questa tragedia terribile".
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El Shaarawy: “Dobbiamo ripartire dalla Samp, l’Europa League è un nostro grande obiettivo”
L'esterno giallorosso ha parlato anche dell'incontro in Vaticano con il Papa: "E' stato un grande onore, ci ha ringraziati per l'iniziativa di domani"
L'esterno giallorosso poi ha parlato anche del presente e del futuro della Roma.
Come si riparte dopo le partite con Porto e Cagliari?
"Subito dalla Sampdoria, partita difficilissima ma da lì dobbiamo ripartire. Si è chiuso il mercato, abbiamo la nostra rosa e dobbiamo cercare di concentrarci su ogni partita che facciamo, non siamo riusciti ad andare in Champions ma l’Europa League rimane un nostro grande obiettivo oltre al campionato. Cerchiamo quindi subito di ripartire facendo una buona partita e un buon risultato".
Quanto si è rinforzata la Roma?
"Abbiamo preso ottimi giocatori a livello internazionale che hanno fatto discretamente bene anche fino ad ora, anche se non ci siamo qualificati per la Champions. Avremo modo ora di preparare le cose al meglio, allenarci insieme e capire cosa non è andato bene in queste partite. Ci sono i presupposti per fare bene in questa stagione perché la squadra è forte e ha un potenziale davvero importante”.
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