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E’ un Dzeko mai visto: numeri da capogiro per trascinare la Roma

L'impatto del bosniaco in questa stagione è impressionante: quando segna la Roma vince. I 15 gol su 19 partite lo mettono tra gli attaccanti più prolifici d'Europa

Valerio Salviani

“Se avessi potuto scegliere un attaccante, avrei preso Dzeko”. Esordiva così Spalletti all'alba del suo secondo mandato da allenatore della Roma, quando il bosniaco era un caso che sembrava perso. I fatti con il tempo gli hanno dato ragione: 15 gol in 19 partite stagionali di cui 4 doppiette e una tripletta (nessun attaccante italiano ha segnato così tante marcature multiple), 11 gol nelle ultime 10 che l'hanno reso inamovibile in uno dei migliori attacchi d'Europa, numeri alla mano. Edin, in questo inizio di stagione, è riuscito a fare meglio di attaccanti molto più quotati e considerati, come Aguero, DiegoCosta, Lewandowsky, Suarez e mister 96 milioni Higuain. Solo Messi e Cavani hanno segnato di più.

DIESEL – Più che un cigno (come suggerisce il suo soprannome), Edin è una fenice. La sua capacità di rinascere nelle seconde stagioni è ormai teoria comprovata. “Si sente più sicuro, è tignoso, si sente più a casa sua ora” spiega Spalletti. Di certo il ritorno del tecnico toscano è stato fondamentale per la sua rinascita, ma già dai tempi di Teplice Edin faceva registrare evoluzionisorprendenti: con la squadra ceca è passato dai soli 3 gol della prima stagione ai 13 della seconda. Con il Wolsburg l'impatto del secondo anno è ancora più netto. Dalle sole 8 reti dell'anno d'esordio è volato a 26 in quello successivo formando, insieme a Grafite, la coppia gol più prolifica d'Europa e regalando ai Lupi della Sassonia quello che, ad oggi, resta l'unico campionato della loro storia. A Manchester la storia non cambia. Gli sceicchi spendono ben 35 milioni a gennaio per portarlo a casa, ma Edin si fa vivo solo sei mesi dopo segnando un gol ogni due partite e aiutando i citizens a conquistare il titolo nazionale 44 anni dopo l'ultima volta (andando a segno anche nella partita decisiva contro il QPR).

DZEKO-DIPENDENZA – Probabilmente una trasformazione così però non la immaginava neanche il più ottimista dei tifosi. Edin, ad oggi, è il giocatore più decisivo della squadra. Quando lui non segna, la Roma, Bologna escluso, non vince. In ognuno dei 9 match di quest'anno, nei quali i giallorossi hanno pareggiato o perso, Dzeko non è pervenuto. Al contrario, quando gioca, se il suo nome appare sul tabellino dei marcatori per Spalletti sono 3 punti. Un impatto devastante.