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Doumbia è già a Roma, Gervinho si infortuna e potrebbe anticipare il rientro

Doumbia è già rientrato nella capitale: nessun allarme, Garcia ha chiamato il ct della Costa D'Avorio ed ha ottenuto il rientro anticipato dell'ex CSKA. Sabato prossimo il Napoli: De Laurentiis fissa premio Champions per i suoi da 3 milioni

Guendalina Galdi

Domani inizierà la settimana che condurrà alla sfida casalinga contro il Napoli. Dopo due giorni di riposo, domani la squadra, qualche nazionale escluso, tornerà a Trigoria per proseguire la preparazione in vista di questo impegno. Ci sarà anche Seydou Doumbia. L'attaccante ivoriano è rientrato ieri a Roma, dopo aver giocato il secondo tempo dell'amichevole contro l'Angola, e domani si allenerà insieme ai compagni. Ad ottenere questo rientro anticipato è stato Rudi Garcia che, prima che Doumbia e Gervinho partissero per la Costa D'Avorio, con una telefonata al ct della nazionale africana ha chiesto di poter riavere l'ex CSKA prima del previsto. Ha chiesto e gli è stato dato. Permesso accordato e Doumbia domani dunque sarà a disposizione dell'allenatore francese che probabilmente ha intenzione di schierarlo, dal primo minuto o a gara in corso si vedrà, contro il Napoli. Per il connazionale Gervinho invece il rientro è previsto per martedì. Nel corso dell'amichevole contro la Guinea Equatoriale però, l'esterno giallorosso si è infortunato (problema alla coscia) ed ha dovuto lasciare il campo. Rientro anticipato anche per lui? Per ora nulla di certo, nelle prossime ore verrà valutata questa opzione, in ogni caso lo staff medico della Roma è sempre in contatto con le equipe sanitarie delle nazionali, altrimenti resterà tutto come previsto con il suo ritorno a Roma fissato per dopodomani.

Per il resto mancano all'appello ancora Manolas e Torosidis (a Roma domani), Ljajic (stesso discorso dei greci), ed infine Pjanic, Nainggolan e Florenzi, condizioni fisiche permettendo, che torneranno soltanto mercoledì.

ROMA-NAPOLI, VOGLIA DI CHAMPIONS - Roma-Napoli infiammerà il pranzo pre pasquale. La formazione di Rudi Garcia è seconda, ad un punto dalla terza, la Lazio che sabato sarà ospite del Cagliari. La quarta piazza è occupata dalla Sampdoria (48 punti), la quinta dal Napoli, ad una lunghezza dai blucerchiati. Ma nonostante gli azzurri di Benitez abbiamo sul collo il fiato della Fiorentina di Montella distante solo un punto, il Napoli non rinuncia al sogno Champions per la prossima stagione. Il patron partenopeo vuole che la sua squadra entri nella massima competizione europea dalla porta principale, ovvero secondo posto. Il terzo è sinonimo di preliminari, fase che proprio il Napoli questa stagione non è riuscito a superare 'precipitando' in Europa League da agosto. Il presidente De Laurentiis, per spronare i suoi a raggiungere l'obiettivo, ha fissato un premio Champions da dividere tra giocatori, allenatore e staff tecnico che si aggira intorno ai 3 milioni di euro. Premio garantito, però, solo in caso di raggiungimento del secondo posto, altrimenti dovranno attendere l'esito degli eventuali preliminari.

ASTORI: "L'ATTACCO E' IL PUNTO FORTE DEL NAPOLI" - Da buon difensore, Davide Astori si preoccupa della fase offensiva dell'avversario di turno. In questo caso si tratta del Napoli: "Il loro punto di forza è la fase offensiva: il Napoli ha giocatori straordinari in attacco. Nonostante ciò non gioca in modo spregiudicato, dato che sfrutta molto le ripartenze, aspettando l’avversario piuttosto che fare la partita. Hanno poi davanti dei giocatori che alla prima occasione, al primo metro lasciato libero, ti puniscono". La vittoria di Cesena, prima della sosta, ha permesso ai giallorossi rimasti a Trigoria di lavorare serenamente e di vedere la fine del tunnel dei risultati negativi che ha afflitto la Roma da inizio 2015: "La vittoria del Manuzzi ha cambiato sicuramente la nostra rotta nel senso che avevamo bisogno di un risultato decisivo per ripartire e per avere più consapevolezza nei nostri mezzi, che sono importanti - ha ammesso Astori nell'intervista rilasciata ad Asroma.it - Da qui a fine stagione quel successo ci potrà dare una mano a vivere una gara complessa come quella che ci aspetta sabato col Napoli. Quello di De Rossi è stato un gol fondamentale perché ha cambiato, non dico la forza del gruppo che c’è sempre stata, ma il momento negativo che aveva forse leggermente intaccato la percezione della nostra reale forza. Cosa ha significato per me venire alla Roma? E' stato un salto importante dopo aver passato le precedenti sei stagioni a Cagliari, ambiente in cui gli obiettivi stagionali erano ovviamente diversi. Qui nella capitale personalmente è stato un inizio molto bello, perché ho giocato delle partite in una competizione come la Champions e anche il campionato era partito nel migliore dei modi. Poi ci sono stati un paio di infortuni che hanno rallentato questo processo di inserimento ma credo che, tolta qualche singola prestazione, la giudico una stagione positiva, anche perché siamo al secondo posto in classifica dopotutto. Dimostreremo ancora, come del resto abbiamo già fatto più volte in questi mesi, che la nostra è una rosa di alto livello. Personalmente posso solo dire che questi ultimi due mesi saranno fondamentali per cercare di ottenere il riscatto da parte del club: darò, come sempre, il massimo".