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Dottor Brozzi: “E’ positivo che si intervenga chirurgicamente su Castan”

"Dalla facilità della penetrazione ed esportazione dipende la prognosi successiva. Più è posteriore e più diventa difficile raggiungerla. Mi auguro che questo ragazzo ogni bene, e che sia solo un problema superficiale perché sarebbe tutto...

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E' intervenuto ai microfoni di Retesport il dottor Mario Brozzi, in passato medico della Roma, in merito all'intervento chirurgico a cui Leandro Castan dovrà sottoporsi a breve. Queste le sue parole:

Quali sono i tempi di recupero del ragazzo?

“Nella mia vita professionale non mi sono mai imbattuto in problematiche simili. Le lesioni vascolari cerebrali vanno sempre prese con le pinze. Sono quelle patologie “occulte” perché non visibili con le metodiche normali, per cui la loro prognosi è migliorata molto da quando è nata la risonanza magnetica.

Sono lesioni vascolari della fossa posteriore, questa tra l’altro è sottotentoriale cioè nella parta bassa del cervello, più comune a dare sanguinamenti. L’operazione chirurgica è adatta, soprattutto per un calciatore.

Il recupero dipende dal buon dio, dove ha dislocato questa malformazione, sé superficiale o se è profonda, se è anteriore o posteriore, questo lo sa solo il chirurgo. Dalla facilità della penetrazione ed esportazione dipende la prognosi successiva. Più è posteriore e più diventa difficile raggiungerla. Mi auguro che questo ragazzo ogni bene, e che sia solo un problema superficiale perché sarebbe tutto più facile e agevole. Il cervello non è un muscolo che dove tagli tagli il problema sarà la cicatrice, il problema è che ogni volta che lo tocchi, che lo scavi è un trauma. Più è esterno più non tocchi le strutture nobili del cervello. Se è più esterno devi andare a toccare dei tessuti delicati del cervello e potresti provocare un danno al soggetto. Già la scelta del chirurgo è importante, bisogna trovare dottori di alta competenza.”

Ci sono dei parametri per capire quanto tempo ci vuole per tornare alla vita di atleta?

“Dipende sempre dalla sede della lesione. Che lui faccia il postino o faccia il calciatore dipende sempre se poi starà al cento per cento e se ci saranno problemi post chirurgici. Il fatto che si intervenga chirurgicamente lo interpreto positivamente, se hanno dato parere positivo vuol dire che il problema è dislocato in un punto di accesso favorevole, altrimenti non si imbatterebbero in questo lavoro.”