Chi si accontenta non gode. O come cantava Ligabue: chi s'accontenta gode così così. Certe notti le trascorri a pensare a quanto successo il pomeriggio precedente, a come poteva andare, a come si voleva andasse e a come quella precisa cosa è andata. La Roma poteva andare a -1 dalla vetta, voleva accorciare questa distanza, ma così non è stato ed il distacco resta di tre punti. E ci ha pensato Ljajic a non far sì che diventasse di quattro lunghezze. Una vittoria interna contro il Sassuolo poteva valere virtualmente cinque punti, i tre conquistati e i due persi dalla Juventus la sera prima al Franchi. Il rimpianto inevitabilmente c'è da parte della Roma, ma potrebbe essere condiviso anche dai bianconeri ai quali sarebbe bastato un gol ai viola per allungare ulteriormente. Ma i ragionamenti a posteriori nel calcio contano poco e quello di ieri era un treno dei desideri che la Roma ha perso. Il campionato non è certo finito, è stato ribadito ieri nel post partita, e forse, è auspicabile, un altro treno così passerà. E dovrà essere preso a tutti costi. Di Roma-Sassuolo restano un sorriso amaro, la prima doppietta in giallorosso di Adem Ljajic, la prestazione maiuscola di Alessandro Florenzi e il botta e risposta del giorno dopo tra Peluso (secondo il quale i due gol di ieri della Roma erano irregolari) e Nainggolan che risponde all'ex bianconero con un "Scusa se mi permetto, ma parli pure? Non ho parole..". Resta anche la reazione della Curva Sud che dopo il doppio Zaza ha gonfiato il petto e ha continuato a incitare i suoi intonando "Forza Roma". Restano anche gli applausi dei giocatori in direzione dei tifosi e, come dopo il Bayern Monaco, invece del 'Grazie Roma' poteva riempire l'Olimpico un nuovo inno, un 'Grazie Roma..nisti' dedicato ai quasi quarantamila presenti ieri allo stadio. Tifare Roma, si potrebbe anche intonare come un noto ritornello in questo caso testimone di una fede, è un vizio che nessun romanista vuole smettere mai; e forse in momenti come questi si riconoscono quelli veri e mossi dalla passione più pura. Da mercoledì si riconosceranno anche gli uomini veri, i veri lupi quelli affamati di gloria e di vittorie che torneranno (per la terza volta consecutiva) all'Olimpico e non dovranno mancare all'appuntamento con l'Europa. Gli ottavi di Champions League sono un traguardo tanto insperato (ai tempi del sorteggio) quanto proficuo, soprattutto dal punto di vista economico. Il passaggio di turno equivale ad un tesoro di oltre dieci milioni di euro che arriverebbero nelle casse della Roma a ridosso della sessione invernale di calciomercato. Serviranno per intervenire sul mercato, appunto, e magari per trattenere Strootman a Roma.
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Dopo la delusione Sassuolo, la cura ottavi. Castan sempre meglio: ora è a casa
Non servirà certo ad avvicinare la Juve, ma una vittoria contro il Manchester City potrà dare nuova linfa alla Roma dopo il deludente pareggio contro il Sassuolo che ha lasciato i bianconeri a +3
CASTAN E' A CASA, LA ROMA PREPARA IL CITY -Dopo quattro giorni dall'intervento cui si è sottoposto per rimuovere il cavernoma, Leandro Castan è tornato a casa. Non è passata una settimana dall'operazione, come inizialmente pronosticato, e con un anticipo di tre giorni il brasiliano ha lasciato la clinica. E' tornato in famiglia dunque e ha comunicato a tutti questo momento attraverso il suo profilo Twitter dove ha pubblicato una foto che lo ritrae insieme al fratello. "Sono già tornato a casa dopo quattro giorni grazie a Dio", la frase che ha accompagnato la foto. "Il calciatore Leandro Castan - si legge nel bollettino diramato dalla società - visto il buon decorso postoperatorio, nella giornata odierna ha lasciato la Clinica ed è tornato a casa dove effettuerà un periodo di riabilitazione. Una TC di controllo ha evidenziato la completa asportazione del cavernoma. Le condizioni cliniche sono molto buone e il recupero neurologico è progressivo".
La Roma intanto oggi era già a lavoro per preparare il prossimo impegno, datato mercoledì 10 dicembre, contro un City alle prese con diverse assenze ma con ottime alternative pronte a scendere in campo. A Trigoria i titolari di ieri hanno svolto un lavoro di scarico all'interno della palestra, mentre chi non ha disputato la gara si è dedicato ad una sessione di allenamento con focus sul possesso palla e sulla forma fisica e, per finire, una partitella a campo ridotto. Torosidis ed Ucan hanno svolto un lavoro differenziato in palestra, ma il terzino greco è sulla via del ritorno in campo, probabilmente in occasione della prossima trasferta di campionato contro il Genoa terzo in classifica. Contro gli inglesi, invece, è Maicon si prepara a tornare dal primo minuto.
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