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Di Marzio: “In tre mosse Montella ha ridato anima al gruppo”

E’ un Gianluca di Marzio soddisfatto quello che commenta oggi la prima vittoria della Roma targata Vincenzo Montella. Il noto esperto di calciomercato parla a VirgilioSport della partita di ieri, partendo dalle considerazioni sul neo-mister...

Redazione

E' un Gianluca di Marzio soddisfatto quello che commenta oggi la prima vittoria della Roma targata Vincenzo Montella. Il noto esperto di calciomercato parla a VirgilioSport della partita di ieri, partendo dalle considerazioni sul neo-mister giallorosso.

"Non so se ieri a Bologna e' nato il "Guardiola italiano" ma l'esordio vincente di Montella sulla panchina della Roma mi ha colpito al di la' del risultato. La sicurezza del predestinato, la serenità trasmessa al gruppo, il coraggio di scelte rischiose (fuori Totti): in tre mosse, l'aeroplanino ha ridato un'anima alla Roma, di nuovo felice e vincente". Tanti particolari da segnalare, che il commentatore Sky ha detto anche:"La partita, quel taccuino improvvisato da riempire con gli appunti, alla Mourinho, quella richiesta continua di compattezza che la Roma  aveva perso per strada e ha ritrovato in una notte bolognese: ecco allora la linea difensiva alta, la squadra finalmente corta, il modulo che fu di Spalletti per ritrovare le certezze mancanti. E poi Pizarro, magicamente guarito da tutti i dolori, finalmente re di un centrocampo che l'ha visto spettatore per tre mesi, Ranieri non avrà sicuramente gradito l'improvvisa resurrezione. Freddo ma coinvolgente Montella, allenatore senza macchia e senza paura, che non ha esultato al gol di De Rossi ma ha approfittato di ogni pausa per qualche time out individuale dedicato a Mexes e Taddei, Burdisso e Borriello, parlarsi tanto per capirsi subito". Insomma una serata postitiva e già qualche paragone scomodo, o per meglio dire esagerato: "E' nata così la nuova Roma di Montella, e' nato forse un allenatore che farà molta strada, che ha preso il modulo da Spalletti, la mania di scrivere da Mou, il coraggio delle scelte da Capello, quello con cui litigava di più per le troppe panchine. E poi Guardiola: in questi giorni Montella sarebbe dovuto andare proprio a Barcellona per studiarlo, non ne ha avuto il tempo".