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Di Francesco: “Dodici giorni di ritiro sono pochi ma Zeman non lascerà nulla al caso”

Eusebio Di Francesco, ex calciatore giallorosso e neo tecnico del Sassuolo, è intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica “Te la doio Tokyo”, in onda su Centro Suono Sport.

Redazione

Eusebio Di Francesco, ex calciatore giallorosso e neo tecnico del Sassuolo, è intervenuto ai microfoni della trasmissione radiofonica “Te la doio Tokyo”, in onda su Centro Suono Sport.

 

 

Sassuolo, un impegno non da poco Hanno parlato di ridimensionamento quest’anno ma è una rosa solida e competitiva

Come vi collocate per questo passaggio? Loro erano partiti l’anno scorso per fare un campionato importante, quest’anno non faremo pazzie manterremo l’ossatura della squadra mettendo più giovani. Diventiamo gli outsider.

C’è stato il riscatto di Marquinho, è il nuovo Di Francesco? Ha ottime caratteristiche, ha il tiro più forte del mio, è un buon giocatore, ha dimostrato di avere ottime qualità.

Il primo anno di Zeman hai fatto 8 gol Ce se ne ricorda sempre dopo (ride ndr). In due anni ho fatto 12 gol, mi ha insegnato tantissimo, lui mi aveva dato la capacità di credere nelle mie caratteristiche sfruttando i miei tempi d’inserimento.

Gli allenamenti di Zeman Sarà impegnativo, il mister fa allenamenti diversi dai soliti, si farà molta corsa lunga, è una cosa mentale, la sera vai a dormire pensando a quello che farai il giorno dopo.

In quei due anni quanti giorni di ritiro facevate? Circa un mese, 4 settimane.

Quest’anno effettivi di ritiro ci saranno 12 giorni, può essere un problema? Non aiuta il suo modo di lavorare, ma non lascerà nulla al caso, si adatteranno gli altri a lui. Dodici giorni sono pochini un po’ per tutti, ci sono poi interessi diversi però.

Chi avrà il ruolo di mediano? Lui aveva detto che vedeva De Rossi più interno, per me comunque De Rossi, con noi lo faceva molto bene Di Biagio. Attualmente non vedo altri giocatori. Con il mister per facilitare anche le giocate di Totti bisognava correre tanto, questo dava modo di sviuluppare ottime manovre.

È difficile ottenere dal ds i giocatori che si vogliono? Più alto si va più c’è, più basso sei più ti devi adattare a questioni economiche. Io ho sempre fatto fatica come a Lecce.

Chi è l’allenatore bravo? Non puoi pensare di prendere Zeman e comprare giocatori da 4-4-2, è la società che si adeguerà alle scelte dell’allenatore.

Lo trova emozionato o cambiato Zeman? Gli anni aiutano, però le risposte mi sembrano sempre le stesse, è diventato più sensibile, il mister è di grande sensibilità, è una persona di cuore.

Roma-Inter 4-5, è stata un capolavoro pur perdendo? Sono uscito arrabbiatissimo, abbiamo creato tantissimo, loro hanno fatto 5 tiri 5 gol, però è stata una partita spettacolare per chi vedeva la partita non da tifoso.