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Di Francesco: “Il responsabile sono io, ho sbagliato modulo”

LaPresse

Le parole del tecnico giallorosso al termine del match contro il Milan

Redazione

Il tecnico della Roma Eusebio Di Francesco è intervenuto ai microfoni dei giornalisti al termine del match contro il Milan.

DI FRANCESCO A SKY

Perdere così fa ancora più rabbia.

Anche con l'Atalanta abbiamo regalato un tempo. Nel secondo tempo la squadra è cresciuta, peccato per il gol c'è stato un errore con una scelta di De Rossi che invece di accorciare è scappato indietro. Ci è mancata lucidità e freschezza mentale.

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La difesa a tre?

Quando si fanno delle scelte sono per dare più sicurezza alla linea difensiva. Nel primo tempo facciamo male, poi cresciamo e questo ci deve far riflettere. Le scelte che ho fatto non hanno portato i frutti che volevo, i risultati si accettano come vengono.

Il primo aspetto in cui la squadra deve migliorare?

Nella fase difensiva non siamo più compatti, non diamo la sensazione di solidità che c'era. Dall'inizio abbiamo lavorato su certe cose con quelli che ci stavano l'anno scorso, ma sbagliamo troppe scelte. Ci sono particolari che vanno curati, nella partita ci manca lucidità e per questo ho voluto una linea più compatta. Nel primo tempo non siamo stati bravi ad aggredire e questo non ci ha aiutato.

I problemi di gioco?

Spesso dipende dalla lucidità sia fisica che mentale. Nel primo tempo attaccavamo poco la profondità. Nel secondo tempo poi abbiamo espresso manovre più abituali.

Oggi sono scomparse le ali, come mai?

Volevo mettere un attacco più fisico con Schick. Under preferivo metterlo durante la gara, il sistema di gioco però non ha dato le scelte giuste. Ho sbagliato la scelta

Schick e Dzeko?

Meglio a 3. Mi dicono che devono giocare insieme, si devono affinare tante cose ma non dipende solo da loro. Se andiamo al cross due volte c'è qualcosa che non va, dovevamo mettere qualche cross in più per sfruttare le loro capacità fisiche.

Dzeko sbuffava un po'.

Non è positivo, è giusto richiamare i compagni ma a volte ci si deve mettere a disposizione. L'ho notato anche io, ma non l'ha fatto in maniera plateale.

DI FRANCESCO A ROMA TV

La Roma rispetto allo scorso anno subisce di più.

La scelta del primo tempo era dettata anche da questo e non è stata risolutiva, perché la Roma ha subito comunque. Nei primi tempi siamo andati male, è una questione fisica e mentale.

Cosa ha detto alla squadra negli spogliatoi?

Abbiamo fatto molto meglio, aggredendoli meglio. Eravamo arrivati pochissimo al cross nonostante le due punte, l'esperimento del primo tempo non ha dato i frutti che avrei voluto. Nel secondo tempo avevamo ripreso la partita, avevamo fatto quasi il 2-1. Poi l'ingenuità sul gol che gli ha permesso di vincere la gara.

Sa dove intervenire? Ha le idee chiare?

Ho provato delle cose per capire la situazione. La cosa più importante dev'essere la crescita della squadra, anche dal punto di vista fisico. Come mai partiamo sempre male? Con l'Atalanta eravamo 4-3-3, non dipende dal modulo. Andiamo a compromettere le partite, poi deve emergere un po' più di esperienza, si poteva portare a casa un risultato positivo nonostante la non grande giornata.

Cosa chiedeva alla squadra nel primo tempo? Hanno quasi rinunciato a giocare...

Con la palla andavamo tanto in orizzontale, prima o poi la palla nel palleggio sterile la trovi. Volevamo sfruttare l'ampiezza per arrivare al cross o attaccare la profondità. Ho messo una squadra che queste caratteristiche le ha perse e ci appiattivamo con i sette giocatori, siamo stati troppo passivi. Nel finale del primo tempo abbiamo fatto un po' meglio, prima mi era piaciuta pochissimo.

Se Karsdorp non avesse avuto problemi, avrebbe optato per altri cambi?

Era una partita in equilibrio, volevo dare continuità alla squadra che stava facendo bene. Era la soluzione più giusta, si può contestare la partenza della squadra. I processi? Siamo abituati a prenderli anche quando le cose vanno un pochino meglio, il responsabile sono io.

DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA

Questa sconfitta sta sulle fasce? Verso il finale…

Non penso che la partita si sia determinata solo nel finale, abbiamo avuto anche noi una grossa opportunità con Dzeko. Abbiamo fatto una grossa ingenuità sul gol preso, la linea era messa anche bene, i centrocampisti sono scappati all’indietro, loro avevano dei giocatori in fuorigioco ma c’è stato un inserimento a questo ha permesso loro di trovarsi in linea e far gol. Il discorso delle fasce è relativo, nel primo tempo abbiamo sofferto ugualmente la squadra ha espresso molto meno di quanto poteva esprimere. Ho dovuto levare Karsdorp perché era arrivato e non giocava da tanto tempo, mentre anche Schick era un pochino stanco. Abbiamo subito un po’ la loro freschezza ma avevamo avuto anche noi la palla per poter far gol. La differenza l’ha fatta l’episodio, che fa parte del calcio, lo prendi e lo metti da parte.

La partita che aveva preparato era questa?

Il Milan me l’aspettavo così ma la mia squadra no. Il Milan sapevo come avrebbe affrontato la partita, io avevo cambiato qualcosa per dare certezza alla squadra ma non ho non ho avuto le risposte che avrei voluto specialmente nel primo tempo. Ci appiattivamo troppo e non accorciavamo sugli avversari. Avevamo sette uomini in linea e questo non ci permetteva di salire o di essere maggiormente aggressivi in avanti. Quello che abbiamo provato non è venuto. Nei primi tempi manchiamo di determinazione, non so se è una questione fisica, la prima cosa che mi sto domandando con i miei collaboratori è perché abbiamo delle partenze a rilento mentre nel secondo tempo cresciamo.

Si discute molto sulla collocazione di Pastore. Vi siete parlati?

Cerco di mettere i calciatori per farli rendere al meglio. Lui può giocare in tanti ruoli, ha grandi qualità tecniche. Oggi non era brillantissimo. Deve entrare senza palla e deve darmi quel qualcosa in più.

Amarezza più per la prestazione o per il gol?

Ci poteva stare anche il pari, loro hanno fatto più di noi dal punto di vista del gioco. Per la partita che ha fatto non hanno rubato niente. Potevamo anche vincere per come si era messa la partita.

La Roma è una squadra nuova. È una squadra che deve crescere o inizia a preoccuparsi?

Deve assolutamente crescere, devo avere grande equilibrio. Non possiamo permetterci di partire sempre ad handicap. Siamo all’inizio e tutto è recuperabile. Bisogna fare tutti qualcosa in più.

Ha provato a cambiare sistema di gioco. Fazio e Manolas non si ritrovano…

La linea è rimasta quella. Hanno fatto anche delle ottime cose a 4 ma dobbiamo lavorare su alcuni meccanismi. Non si smette mai di lavorare. Mandiamo troppe volte al tiro le squadre avversarie. Avevo Karsdorp che faceva la prima da titolare anche. La scelta fatta non mi ha dato ragione ma l’ho fatta a fin di bene. Il Milan nel primo tempo ha fatto molto meglio di noi. Siamo stato molto ingenui.

Stasera la squadra non si è mai ritrovata: 26 tiri a 6. Poi sul nervosismo, Dzeko ha fatto un gesto…

Non ce l’aveva con me ma con un compagni. Può succedere qualche discussione. Dobbiamo pensare a giocare e alla partita. È successo anche in passato di dare una scossa e questa volta non mi è riuscito. Il risultato alla fine determina i giudizi. Mi prendo i giudizi negativi.